I disturbi del sonno come il russamento, le apnee notturne ( in particolare la più frequente apnea ostruttiva nel sonno) costituiscono un importante e sottovalutato problema sociale.
Nel filmato troverete una "introduzione" ai disturbi del sonno e sulle sue problematiche che andremo ad approfondire nei video a seguire.
Il russamento può essere primario, benigno, parafisologico, oppure patologico.
Il russamento primario (primary snoring) è, entro certi limiti, l’espressione di parziale ostruzione, fisiologica (o non patologica), nel sonno, delle alte vie aeree con produzione di rumori vibratori, inspiratori. Esso va distinto dallo stridore che pure inspiratorio, possiede altre caratteristiche acustiche (timbro alto e “stridulo”) e che può essere presente anche nella veglia e si origina dalla laringe.
La causa principale è rappresentata dall’ipertrofia adenotonsillare, ma anche obesità, infezioni respiratorie, anomalie neurologiche, macroglossia, poliposi nasale o il fumo passivo possono favorirlo. Comunemente si tratta di un fenomeno benigno, autolimitantesi nel tempo, anche se può essere il sintomo sentinella di UARS o OSAS
Sindrome delle aumentate resistenze delle prime vie aeree (UARS)
Si definisce UARS un anomalo aumento delle resistenze delle prime vie aeree nel sonno che porta ad un incremento dello sforzo respiratorio con frammentazione del sonno, in assenza di apnee o ipopnee o anomalie degli scambi gassosi; clinicamente risulta associata a russamento, sonnolenza diurna e disturbi comportamentali.
Nella prima infanzia si presenta con sonno irregolare associato a terrore notturno, sudorazione profusa, succhiamento del pollice, posizione “maomettana” nel sonno (ginocchia flesse sotto la pancia con regione glutea in alto), storia di infezioni respiratorie ricorrenti, respiro orale, iperattività, ansia, difficoltà a mantenere l’attenzione.
Nelle età successive ai sintomi notturni citati si associano sonnambulismo e bruxismo. In particolare si accentuano i disturbi della vita di relazione: scarso rendimento scolastico, sonnolenza in ambiente tranquillo e scarsa attenzione diurna, aggressività, atteggiamento assente, apatico, che può indurre il sospetto che il ragazzo faccia uso di droghe. Non va trascurata nella indagine anamnestica, un’eccessiva difficoltà a risvegliarsi al mattino con perdita delle prime ore di lezioni scolastiche.
Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno, OSAS
L’OSAS è associata a vari sintomi notturni come russamento, sonno irregolare e agitato, movimenti paradossi toraco-addominali, episodi di cianosi e di dispnea che, nelle forme conclamate della malattia, possono esitare in vere e proprie crisi di apnea, con riduzione della saturazione dell’ossiemoglobina e/o presenza di ipercapnia. Spesso al risveglio, i pazienti presentano facile irritabilità, sono disorientati o confusi, hanno secchezza delle fauci e talora cefalea.
Numerosi sono i fattori predisponenti all’OSAS come: ipertrofia adenotonsillare, sindromi genetiche e dismorfismi facciali, (anomalie del palato, ipoplasia facciale e mandibolare), edema della mucosa nasale, polipi nasali, corpi estranei, tumori nasofaringei, ascessi retrofaringei, infiltrazioni tessutali (o mucopolisaccaridosi), lesioni cerebrali e dei nervi cranici.
Certamente l’ipertrofia adenotonsillare di fatto costituisce nel bambino la causa più comune di OSAS: la riduzione del calibro delle vie aeree superiori (naso, orofaringe, ipofaringe) comporta un aumento delle resistenze cui fanno seguito il collasso delle strutture orofaringee e l’apnea. Anche la faringe risulta abnormemente ristretta.
Inoltre si osserva frequentemente un aumento del volume delle parti molli attribuibile al ripetersi di flogosi (o di origine allergica). Possono influire sulla pervietà delle prime vie aeree la poliposi nasale, anche se attraverso differenti meccanismi patogenetici, l’obesità, l’esistenza di uno stato atopico e il fumo passivo. Anche le dimensioni delle strutture ossee dello splancnocranio sono abitualmente ridotte nei bambini con SDB.
Sindrome da ipoventilazione centrale congenita (CCHS)
In questa sindrome rimane intatto il controllo volontario della respirazione, nonostante la perdita della capacità di controllo automatico centrale per inadeguato funzionamento dei chemorecettori.
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Негізгі бет 1 DISTURBI DEL SONNO: RUSSAMENTO, APNEA NOTTURNA
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