“Il silenzio è l’attenzione fissa su Dio. Quello che importa è la rinuncia interiore alla voce e al rumore del mondo, la capacità di trascenderlo: il silenzio interiore è una delle ‘morti’ al mondo per ascoltare la voce di Dio. Ma se un piccolo rumore è sufficiente a distrarci, significa che l‘attenzione al mondo è ben desta dentro di noi. Basta che uno entri in chiesa durante la santa messa, e tutti si voltano; vuol dire che nessuno sta veramente pregando.”
“C’è un modo di mangiare, di atteggiarsi e di vestirsi che sono pagani, e al contrario c’è un modo di mangiare e di bere che è Cristiano, improntato alla sobrietà. C’è un modo di vestirsi cristiano, improntato alla modestia, c’è un modo di atteggiarsi che è Cristiano improntato al concetto che il corpo è tempio dello spirito Santo. Anche l’esteriorità ha il suo valore perché quello che abbiamo dentro lo esprimiamo di fuori, siamo esseri umani visibile fatti di anima e di corpo e quasi sempre il corpo è il linguaggio dell’anima.”
“Non serve a nulla la penitenza se non si mortifica la volontà con l’obbedienza. La penitenza delle penitenze è la mortificazione della nostra volontà, del nostro punto di vista della pretesa di essere noi a scegliere. Senza l’obbedienza la penitenza esteriore non è nulla!”
Seguono i detti di Padre Arsenio il Grande.
Dal libro “Lotte e tentazioni dei Padri del deserto” di Padre Livio
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Негізгі бет 4^)“Fuggi gli uomini!”Arsenio obbedì. La radicale vita dei Padri del deserto
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