Batteria Angeli fu realizzata nel 1889 lungo le Mura di Porta Murata, e più precisamente sul Bastione Porta Angeli. L’opera sfrutta lo stesso modello utilizzato nelle altre Batterie. La sua guarnigione era distaccata periodicamente dalle Caserme San Benigno.
L’accesso è lungo via alle Mura di Porta Murata, tramite un cancello che mantiene l’inferriata originaria, superato il quale ci troviamo nel cortile interno. Qui si affacciano l’antico magazzino d’artiglieria, con il magazzino “a polvere” debitamente protetto. Nello stesso cortile vi sono anche i due recenti fabbricati che ospitavano, durante il secondo conflitto mondiale, il "Comando 4° Gruppo Contraerei" (come attestava una targa oggi purtroppo andata persa) e la mensa sottufficiali con gli alloggi.
Aggirando questo cortile, una rampa in salita si dirige verso il terrapieno della linea di fuoco, raggiungibile scavalcando un ponticello, sul quale erano sistemati 8 obici da 28 GRC (Ret), che difendevano lo specchio d'acqua antistante il porto. Le quattro postazioni, armate con due pezzi ciascuna, erano separate dalle riservette, mentre alle estremità della linea di fuoco erano posti i cilindri metallici del telemetro.
Dal “Magazzino a polvere”, tramite carrelli su rotaie, il materiale era trasportato lungo il corridoio a cielo aperto. Qui si aprivano numerosi magazzini di munizionamento, oltre ai locali dei carrelli elevatori, tramite i quali era possibile rifornire i pezzi d’artiglieria sulla linea di fuoco.
L'opera è sempre stata utilizzata dall'Esercito fino all'ultima guerra, come Batteria con alcuni pezzi da 76/45 e sede del "Comando 4° Gruppo Contraerei".
Batteria Angeli è stata occupata fino oltre il 1959 da alcune famiglie di senza tetto. Oggi, di proprietà del Demanio dello Stato, è chiusa ed abbandonata, per cui non è visitabile. Le varie concessioni probabilmente non hanno avuto molti riguardi per le antiche strutture
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