Tratto da un programma andato in onda il 23/01/2017. Viene ripercorsa sinteticamente la storia de "Il viaggio di G. Mastorna" film che Federico Fellini non riuscì a fare per una serie di strani "segni" e "coincidenze" negative, dietro alle quali - molto più di quanto viene detto e supposto qui - c'era di mezzo la "regia" di Gustavo A Rol. A lui si accenna a partire dal minuto 15:32, qualificato come "sensitivo", termine assolutamente riduttivo al quale i giornalisti pare non siano in grado di rinunciare, non avendo o una conoscenza sufficiente del personaggio, o schemi di riferimento più adeguati estrapolati eventualmente dalla storia delle religioni ("Maestro spirituale illuminato" è ciò che lo definisce in termini occidentali).
Rol voleva essenzialmente che Fellini cambiasse il finale del film, che giudicava pessimistico, e voleva che il regista lasciasse invece spazio alla speranza (che per Rol era una certezza) di una dimensione oltre alla morte piena di Luce e Amore.
Qui basti citare un estratto da una intervista telefonica a Rol del giornalista Bruno Quaranta per un articolo su "La Stampa" del 03/11/1993:
-
«Una prova che Rol non boicottò Il viaggio di G. Mastorna?
"Eccola: mi permisi di apportare una variante al finale. Ma procediamo con ordine. La storia. Un aereo precipita. A bordo vi è un direttore d'orchestra. Lui e gli altri passeggeri non si accorgono di essere morti. Si affannano a cercare i telefoni per tranquillizzare i familiari. Un'illusione in breve frantumatasi. A Mastorna porgerà la cruda verità una compagna occasionale, accostata in una casa di piacere: 'Sei morto'.
L'epilogo? Il direttore d'orchestra, liberato ormai della morte dell'incubo che è, si ritrova in un grande teatro. Il soffitto si squarcia, appare un cielo di un colore inedito, fondale di una folgorante primavera. È facile immaginare come Fellini avrebbe reso per lo schermo la parabola di Mastorna: stupendamente.
(...)
"...a Mastorna la morte doveva venire rivelata diversamente, non da una donna di facili costumi. Fu qui - avverte Rol - che sentii fortissimo il desiderio, quasi un ordine, di reinventare il finale. Lo apprezzò pure Marcello Mastroianni, giunto a trovarmi sospinto, chissà, da Federico. Glielo lessi, spalancò le braccia, entusiasta: "Sarebbe una gloria immensa per Fellini"».
-
Sul rapporto Rol-Fellini è stato detto molto poco fino ad ora, e comunque gli aneddoti riferiti in questo breve documentario sono solo una piccola minoranza rispetto a quelli che Fellini ebbe occasione di raccontare.
Sul "Mastorna" non si dice nulla di nuovo rispetto a quanto già si sapeva.
Per chi sia interessato, sullo stesso soggetto si veda anche il documentario: • Il viaggio di G. Masto...
Негізгі бет A proposito de "Il viaggio di G. Mastorna" di F. Fellini (e del ruolo di Rol)
Пікірлер: 29