Questa settimana torniamo al Novecento e, prendendo in esame una delle protagoniste della Rivoluzione bolscevica, proviamo più in generale a indagare le liaisons dangereuses tra marxismo e femminismo. La quattordicesima video-lezione di "Donne e Pensiero Politico" è infatti dedicata a Aleksandra Kollontaj (1872-1952), teorica e organizzatrice russa dell’emancipazione femminile. Di famiglia aristocratica, Kollontaj si ribellò sin da giovane non solo ai privilegi della sua classe sociale d’origine ma anche alle consuetudini che regolavano allora i rapporti tra sessi, decidendo anzitutto di sposarsi per amore e poi di trasferirsi a Zurigo per studiare economia politica. Nella convinzione che l’origine della subordinazione femminile dovesse essere ricondotta all’istituto della proprietà privata, nel 1917 aderì al partito bolscevico, ritenendo che alla rivoluzione sarebbe automaticamente seguita la conquista dei pari diritti da parte delle donne. A partire dal 1921 iniziò tuttavia ad assumere posizioni critiche nei confronti della "degenerazione burocratica e autoritaria" del partito. A presentarne l’affascinante, e per certi aspetti controverso, profilo biografico-intellettuale è la storica del pensiero politico Monica Quirico.
"Donne e Pensiero Politico" è un progetto a cura di Cristina Cassina, Giuseppe Sciara, Federico Trocini ed è promosso dall’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini di Torino.
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Негізгі бет Aleksandra Kollontaj tra marxismo e femminismo.Una liaison dangereuse? - Monica Quirico
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