Tardo pomeriggio, devo accompagnare mio figlio il grande ad una festa di compleanno. Dovrei stare almeno un paio d' ore, ad aspettarlo, fuori da un locale, ma non mi va e non mi conviene tornare a casa e poi riscendere. Decido allora di accompagnarlo portandomi però una canna appresso e di cercare disperatamente e velocemente qualche esca per farmi un' oretta al massimo di pescata dagli scogli. Mi recherò in un centro commerciale che mi verrà di passaggio rispetto allo spot verso il quale penso di dirigermi. Nel reparto pescheria troverò seppioline e calamaretti, questi ultimi in proporzione minore rispetto agli altri cefalopodi, e ne acquisterò 3 euro per questa breve pescata improvvisata in fretta e furia. Arrivo all'imbrunire e pescare non sarà facile perché non ho con me luce e, in quel tratto di costa, gli scogli hanno una conformazione particolare. Tante conche, tante pozze d'acqua, scogli appuntiti. Riesco a malapena a stare in equilibrio. Il rockfishing, forse, è bello anche per questo. Il mare è mosso, non ho con me il guadino che, comunque, in quel posto e con il mare di quel momento, sarebbe quasi inutile. Penso e ripenso nella mia mente..."E se abbocca un pesce grosso come faccio?"..."proverò ad arrangiarmi" penso ancora. Monto tutto velocemente, innesco due seppioline e le rassodo con filo elastico su un amo dell' 1/0, lancio. Subito dopo il primo lancio la canna si piega. Non si allamerà nessun pesce, ma qualcosa si muove e capisco che, forse, qualcosa di serio lì sotto gira, e non si tratta certo di minutaglia. Si fa ancora più buio, devo stare attento a dove metto i piedi, si vede davvero poco. Una caduta sugli scogli è uno degli incidenti più frequesti e pericolosi per chi pesca a rock fishing. Dopo circa 20 minuti che il piombo è in acqua la canna si piega nuovamente. Sembra la fotocopia della prima piega e, sul momento, penso di nuovo che non si è allamato nulla. Prendo la canna in mano, attendo qualche secondo. Sento qualche altro piccolo strattone e, a questo punto, ferro. Ho qualcosa in canna e sembra davero un bellissimo pesce. Testate e fughe potentissime ci sono tutte e sul momento mi sembrano addirittura quelle di un' orata. Cerco di accendere la cam sulla pettorina ma non ci riesco; non penso si sarebbe visto un granché, è quella di ripiego con una bruttissima risoluzione ed è troppo buio. Ci rinuncio, anche perché, nei tentativi di accensione, lascio il filo in bando per qualche secondo e rischio seriamente di perdere il pesce. Ero comunque convinto che non sarei riuscito a portarlo a riva. Nel mare buio non riesco a capire bene quanta lenza ho ancora in acqua ma, ad un certo punto, mi si materializza davanti prima il piombo e subito dopo, a seguire, i 40 cm circa di terminale, con attaccato un bellissimo e grossissimo sarago maggiore. Lo alzo di peso con lo 0.33 e lo porto sugli scogli. Mi è andata bene, è mio. Non prendevo un sarago di tal fatta da molti anni. Dopo avere pescato per circa 25 minuti e dopo avere preso questo bellissimo pesce decido di andare via con un po' di anticipo e dirigermi a prendere il bambino. Il mare mi ha già fatto un regalo fantastico e sarebbe inutile continuare a pescare per qualche altro minuto anche perché a breve non si sarebbe visto davvero quasi più nulla. Porto il sarago a casa, lo mangeremo in famiglia. Come spesso faccio nei miei video mi prometto di fare un breve filmato mentre peso il pesce, ma purtroppo le batterie della bilancia sono andate e non mi sarà possibile farlo. Il pesce comunque è immensamente bello e davvero grosso e, montando il video, mi accorgo che, per darvi un' idea della sua stazza, basta che guardiate lo spezzone del filmato in cui è poggiato sul coperchio della mia borsa frigo di marca Giostyle (una borsa frigo che molti di noi pescatori posseggono) e vi renderete conto delle sue reali dimensioni. Il coperchio della mia l' ho poi misurato e misura 34 cm e vi assicuro che il pesce, messo per dritto, ne fuoriusciva pure un po' fuori. Un sarago d'altri tempi o, come lo si chiama spesso in gergo da pescatori, "un sarago dai denti cariati". Crediamoci sempre, la sorpesa arriva anche quando meno te l' aspetti e, magari, perfino nelle pescate che non hai programmato meticolosamente, le cosiddette "pescate improvvisate" e per le quali non avresti scommesso nulla. Un abbraccio a tutti, alla prossima avventura!
Негізгі бет BIG SARAGO preistorico a rockfishing di sera e improvvisato. Saragone, pesca saraghi a mare mosso.
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