Il bullismo e il cyberbullismo sono forme di pressione, ricatto e molestia su bambini, ragazzi ed anche adulti, che ha lo scopo di isolarli e metterli in ridicoli. Ecco cosa si puo' fare
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I bulli usano avere atteggiamenti di supremazia nei confronti dei più deboli, mettendoli in ridicolo per l’aspetto estetico, psichico o altro.
Il bullismo si manifesta molto spesso a scuola, ma negli ultimi anni, con l'avvento dei social, si è spostato anche sul web, prendendo il nome di cyberbullismo.
I Cyberbulli sono quelli che insultano le persone sui canali social, oppure gli haters che godono a prendere di mira qualcuno offendendolo in maniera ripetuta, oppure ragazzini che fanno circolare foto compromettenti di ragazze o ragazzi.
Cosa si puo' fare
Chi è vittima di bullismo deve reagire e ci sono gli strumenti per farlo.
Se siete minori dovete assolutamente parlare ai vostri genitori o a chi si prende cura di voi.
Se invece siete genitori e pensate che vostro figlio sia vittima di bullismo, dovete prestare attenzione a determinati segnali in modo da poter intervenire tempestivamente.
Normalmente ci si accorge che il proprio figlio sia vittima di bullismo quando vive con disagio la scuola o manifesta in generale atteggiamenti di reticenza.
Cercate di aprire un dialogo chiaro con vostro figlio e fatevi raccontare tutto.
La prima cosa da fare è contattare l’insegnante e il preside dell’istituto.
Per i ragazzi che non si vogliono aprire con i genitori o per vergogna, cercate di aprirvi con qualcuno che vi possa capire.
Esiste anche un numero verde 800.66.96.96 ed un indirizzo email bullismo@istruzione.it, predisposti dal ministero dell’istruzione, dove volendo potreste spiegare il problema e ricevere utili suggerimenti.
Se il cyberbullo ha messo in rete del materiale compromettente, è possibile rimuoverne il contenuto lesivo dal web
Facebook o instagram, offrono una pagina di “segnalazione abusi”.
La segnalazione puo' essere presa in considerazione se avete almeno 14 anni, altrimenti deve essere presentata dai suoi genitori.
Il social network rimuoverà il contenuto lesivo in un tempo massimo di 48 ore.
Se questo non bastasse, segnalate alla Polizia di Stato, o alla Polizia Postale, le pagine o i gruppi, persone che ti infastidiscono
Se credete di essere in pericolo reale contattate subito le forze dell’ordine chiamando il 112
Nel caso il bullo iniziasse ad alzare le mani, richiedere denaro o perseguirvi costantemente, sarebbe utile interpellare una un avvocato penalista, che vi possa indicare la strada migliore da prendere.
Il bullo puo' essere querelato, e la pena varia in base all'età:
• Sotto i 14 anni: non possono andare a processo, ma se sono pericolosi, il Tribunale dei minorenni può stabilire percorsi di rieducazione e puo' applicare misure di sicurezza speciali.
• Se l'età è tra i 14 e i 17 anni: possono andare a processo al Tribunale per i minorenni, dove potreste anche richiedere un risarcimento del danno patito.
Impara a usare anche gli screenshot (foto dello schermo, sia da PC che da smartphone) per dimostrare che qualcuno vi sta importunando. Il materiale raccolto potrebbe essere visionato dal giudice aiutandovi ad iniziare un'azione penale nei confronti del bullo
Se trovate links del materiale compromettente ancora in rete, contattate direttamente il titolare del sito che pubblica la pagina, richiedendo l'immediata rimozione.
In caso di mancata risposta, il genitore potrebbe presentare una istanza al Garante della privacy a tutela del minore.
Da ultimo, ci si può rivolgere anche al questore, il quale provvederà all’audizione del bullo minorenne e ad ammonire lo stesso affinché la diffusione del contenuto lesivo sia interrotta.
Per concludere sappiate che oggi per combattere il bullismo e il cyberbullismo, sono molti gli strumenti per intervenire. La cosa piu' indicata è rivolgersi a persone esperte quali avvocati penalisti, che sapranno adottare la strada più opportuna per la tutela del minore bullizzato.
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