Campane della Chiesa di Santa Croce (Arcidiocesi di Chieti-Vasto-Zona Pastorale di Atessa), Piazza Santa Croce, Atessa (CH) (L’Atésse in abruzzese).
[0:55] Angelus Serale Festivo delle 18:00.
Dati:
Concerto di 3 campane in Si3 a slancio.
I-Si3, fusa dalla Fonderia Marinelli di Agnone (IS) nel 1755.
II-?, fusa dalla Fonderia Marinelli di Agnone (IS) nel 1843.
III-?, fusa dalla Fonderia Marinelli di Agnone (IS) nel 1982.
Atessa è un comune di 10.294 abitanti della Provincia di Chieti, a 70 km a sudest di Chieti. Il nome deriva dall'unione di due centri abitati: Ate e Tixa. Le origini di Atessa secondo alcune fonti risalgono al V secolo d.C. dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente. Nel 1059 risulta tra i possedimenti della Diocesi di Chieti, come si legge nella bolla di conferma dei privilegi inviata da Papa Niccolò II al neoeletto vescovo teatino Attone. In seguito fu feudo di vari signori tra cui dei Courtenay o Cortinaccio, di Filippo di Fiandra, dei Maramonte, del Conte di Monteodorisio, del Re Ferrante e dei Colonna. Dopo l'eversione del feudalesimo il territorio versò in miseria. Successivamente si ebbe una breve ripresa sotto il Casato dei Borbone, ma una successiva epidemia di colera che colpì il paese tra il 1816 e il 1817 portò di nuovo il paese in miseria. Nel 1860 la cittadinanza partecipò con grande entusiasmo all'Unità d'Italia ma, in seguito, dovette fare i conti col brigantaggio. Negli anni settanta e ottanta del XX secolo, la zona subì una radicale trasformazione economico-sociale per via dello sviluppo industriale della Val di Sangro. Atessa è la seconda città della Val di Sangro meglio conservata al livello architettonico dopo Lanciano, mostrando ancora oggi tracce evidenti del passato medievale, nei palazzi, nei vicoli e nelle chiese, insieme all'aspetto attuale collocabile alla metà del XVIII secolo, quando numerose strutture vennero riedificate con il cotto, seguendo lo stile tardo-barocco. Il centro storico si presenta come il risultato di un processo di conurbazione di due opposti insediamenti di origine longobarda (VI secolo), ossia "Ate" e "Tixa", corrispondenti agli attuali rioni di Santa Croce e San Michele, con al centro il nodo di saldatura rappresentato dal Duomo di San Leucio (XIII-XVIII secolo). Gli altri punti di interesse della città sono la Chiesa di Santa Croce (XIV secolo), la Chiesa di San Rocco (XVI secolo) e i numerosi palazzi e porte d'accesso del centro storico.
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