Campana del Torrazzo, Via della Rocca, Bagnolo in Piano (RE) (Bagnōl in reggiano).
[1:12] Rintocchi delle 12:00.
Dati:
Una campana in Fa#3 a slancio fusa dalla Fonderia Capanni di Castelnovo ne Monti (RE) nel 1951.
Bagnolo in Piano è un comune di 9.562 abitanti della Provincia di Reggio Emilia, a 8 km a nord di Reggio Emilia. Secondo la tradizione, il toponimo Bagnolo sarebbe derivato da uno dei numerosi corsi d'acqua, il "Flumen Baniolus". Al 946 si fa unanimemente risalire la nascita della Bagnolo medievale allorché il Vescovo di Reggio Emilia, Adelardo, assegna la Chiesa di Santa Mustiola, posta presso il Castello di Bagnolo, all'illuminazione dell'altare dei martiri Grisante e Daria. Il 1335 segna una data importante: i Gonzaga assumono il dominio su Reggio Emilia, Bagnolo e Novellara. Queste ultime due resteranno nelle mani del più antico ramo cadetto gonzaghesco per quasi quattro secoli. Nel 1354 Feltrino Gonzaga, inviso al popolo, provvede a riedificare la rocca. Estintasi la casata dei Gonzaga nel 1728, il feudo passa nelle mani dell'imperatore Carlo IV che successivamente lo trasferisce al Duca Rinaldo d'Este nel 1737. Successivamente agli eventi connessi con la Rivoluzione Francese e l'Impero Napoleonico, il Comune venne ricostituito com'è attualmente con decreto di Luigi Carlo Farini del 4 dicembre 1859. Nell'Ottobre 1886 Bagnolo venne raggiunta dalla ferrovia proveniente da Reggio Emilia. Unica parte restante del Castello dei Gonzaga, distrutto per rappresaglia dall'esercito francese di Luigi XIV durante la guerra di successione spagnola, è il Torrazzo, che svetta nel centro del paese. Poco distante dal Torrazzo, la Chiesa di San Francesco da Paola, eretta per volontà del conte Alfonso Gonzaga alla fine del XVI secolo.
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