assurdo bene che risponde a questa ragazza che chiaramente ha bisogno di supporto e di essere ascoltata
@GuitarRock86
5 ай бұрын
Invece gli altri sanissimi 😂😂😂😂😂
@iloveuutitti
6 ай бұрын
Mi deve riscpuonderreee
@ariannafiamma753
4 жыл бұрын
dice la verita',ma ha fatto un po di casino,nella cronologia.delle energie-
@1978teodoro
4 жыл бұрын
Cioe' ? Se puoi e vuoi spiegare la questione
@ariannafiamma753
4 жыл бұрын
@@1978teodoro la materialità implica la non dissolvenza ...
@1978teodoro
4 жыл бұрын
@@ariannafiamma753 piu' dettagli
@yurij6068
Жыл бұрын
@@1978teodoro al di là delle citazioni di storia dell'arte e di Rilke è un discorso prevalentemente kantiano e schopenhaueriano, te lo spiego con un esempio di vita quotidiana: lavori e guadagni dei soldi(oggetto), i soldi costituiscono il significato del tuo tempo, dei tuoi sforzi, delle tue pene, sono in parole povere il caprio espiatorio che la tua interiorità(soggetto) utilizza per manifestarsi sul piano materiale e fenomenico, ma quando l'oggetto entra in un discorso collettivo smette di essere ritenuto frutto di un'interpretazione dei singoli soggetti e per responsabilità ed idolatria empirica e comune assurge ad un ruolo di significato epistemico che non gli attiene(ovvero un significato autonomo e indipendente) in quanto quel significato non potrebbe esistere se non in virtù della possibilità di essere conosciuto ed utilizzato dal soggetto da cui è strettamente interdipendente non solo in quanto il soggetto gli attribuisce valore ma soprattutto perché senza la possibilità di essere conosciuto da egli l'oggetto potrebbe per logica definirsi direttamente inesistente(vedi noumeno e fenomeno kantiano). Quindi l'obbiettivo è in pratica morire nel senso di arrivare al punto di perdere 50 euro e sentirsi come se si avesse perso un comune pezzo di carta stampata a copie infinite, quale del resto è, ovvero andare oltre le forme di interpretazione apprioritarie temporali, spaziali e causali e quindi per logica "morire" perché non esiste realtà atemporale e aspaziale, e comprendere quindi che l'oggetto non è nient'altro che una proiezione del soggetto e ristabilire l'ordine gerarchico, da intendersi anche in senso civile non solo materiale, o, per i più temerari, tentare direttamente un tentativo di negazione della volontà e della riproposizione del desiderio come detta lo stesso schopenhauer( che specifico però non esserci mai riuscito del tutto) ed arrivare infine allo scopo ultimo di negare l'io in quanto semplice emissario della specie e banale riproposizione generazionale tra infinite possibili proposizioni generazionali che è individuata nel presente ma coesiste in un'appartenenze quantitativa con le altre copie di sé passate e future, e quindi semplicemente specificata qualitativamente, ma non un unicum isolato e non replicabile, in sintesi rinunciare al libero arbitrio per diventare consapevoli dello stato tragico dell'uomo, in quanto ingabbiato nel mondo che non è nient'altro che una cella di lusso per un boss latitante che gode di più comfort di un appartamento, ma pur sempre una cella, e in ultimo quindi attraverso il riconoscimento della propria condizione misera, effimera, limitata, caduca e consapevole solo della punta dell'iceberg della volontà di vivere( primaria pulsione egoica che sostiene l'universo) riuscire finalmente a morire, nel senso di rinunciare all'infausto retaggio luciferino della pretesa della completezza che non è nient'altro che un tentativo di immortalità, per quindi essere eterni. Nella nascita della tragedia di nietzsche re mida chiede a sileno quale fosse la cosa migliore a cui un uomo potesse ambire per la propria felicità, lui gli risponde di non capire perché il re desideri carpire informazioni che per la sua specie sono nefaste, in quanto per l'uomo lo sbaglio più grande è già stato il nascere e dal momento in cui questo è accaduto un qualsiasi umano non potendo porvi rimedio non può far nient'altro che sperare di morire il prima possibile.
@alessandroicavoli4680
Жыл бұрын
@@ariannafiamma753 la materialità è un concetto non coincide con una forma e anche la forma non può coincidere mai con se stessa, se non ontologicamente, di fatto è solo una rappresentazione vaga che si avvale dell'istanza di un oggetto psicosomatico che crea significazione con ciò che crede di essere, cioè un soggetto
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