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Pulcinella è il padre geloso che non vuole far sposare la figlia Porzia. Zeza è la madre disponibile a ogni avventura della figlia diretta al matrimonio. La figlia da parte sua tresca con il notaio don Zinobio. Lo scontro tra don Zinobio e Pulcinella arriverà alla castrazione simbolica di quest’ultimo, il matrimonio sarà celebrato.
Antica rappresentazione carnevalesca (Benedetto Croce ritiene settecentesca, Roberto De Simone sostiene almeno cinquecentesca, scrittori napoletani dell’Ottocento pensavano che avesse una parentela con la antiche atellane), documentata negli anni Settanta dal gruppo di ricerca di Annabella Rossi e Roberto De Simone di cui facevo parte, i cui risultati furono pubblicati in A.Rossi, R.De Simone, “Carnevale si chiamava Vincenzo”, Roma, De Luca, 1977.
Oltre alla Zeza c’è la quadriglia, di cui nel video FB si ascolta un breve brano.
Tutti i mascherati erano uomini: dicevano che le donne si vergognavano. In realtà si ereditava un antico interdetto della Chiesa alla presenza delle donne nel teatro. Ora in molte manifestazioni carnevalesche partecipano ragazze. Caduti ogni interdetto e ogni presunta vergogna.
Il video su Facebook dura 3 minuti: frammenti.
Invece nel canale KZitem “TreCompariMusicanti. ArchivioAntropologicoApolito” il video dura 29'30''. Si apre con 12’15’’ della quadriglia, cui segue la registrazione parziale della Canzone di Zeza effettuata a Bellizzi irpino in quell'anno. Nella parte finale del video è riportato il testo integrale della Zeza a suo tempo trascritta da Enzo Bassano per il sopra citato libro “Carnevale si chiamava Vincenzo”.
Негізгі бет Carnevale di Bellizzi Irpino (AV) 1973 - Zeza e quadriglia - (A.3)
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