Da Santa Caterina Valfurva (SO) 1738m si sale in auto per la strada dei Forni che dopo 4,8 km porta al parcheggio a 2144m. Raggiunto in pochi minuti il rifugio dei Forni 2176m, si prende la gippabile che conduce al rifugio Pizzini 2706m, dove arrivo in un'ora e cinque minuti, superato da parecchi fuoristrada. Passato il rifugio, si perviene ad una conca, dove parte la teleferica per il Casati, ancora ricoperta dalla neve. Dai 2800m in su c'è ancora tanta neve soprattutto nel tratto ripido centrale tra i 2900 e i 3100m, nonostante le belle e calde giornate. Appena arrivato al Casati 3254m la vista va subito al grande e bel ghiacciaio del Cevedale, che sembra in buone condizioni. Superato il rifugio invernale Guasti, mi dirigo alla Cima di Solda, dove pervengo in 25 minuti passando qualche nevaio e diverse trincee della Grande Guerra. La vetta a 3376m è panoramicissima in quanto, oltre al ghiacciaio già nominato, offre una grande veduta sul Gran Zebrù, l'Ortles, la Val Cedec e la Val Venosta in Trentino. Pranzo e permanenza in vetta per più di un'ora. Discesa ripida prima su roccia e poi su nevai. Ritornato al rifugio Pizzini, sono le 15 e 45m, e così decido di risalire dalla parte opposta della valle fino al passo Zebrù 3005m. In 40 minuti sono al passo dove tira un po' di vento, ma comunque rimango una mezz'ora ad ammirare il panorama aumentato ora dalla Val Zebrù. Foto in autoscatto perché non c' era proprio nessuno a quell'ora, e discesa prima al Pizzini e quindi al Forni. Parecchie marmotte incontrate sia all'andata che al ritorno. Vista sul ghiacciaio dei Forni e sul rifugio Branca dal lato opposto della valle. Dopo dieci ore in val Cedec riprendo la macchina e ridiscendo a Santa Caterina Valfurva. In solitaria. 23 Luglio 2019.
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Cima di Solda 3376m Rifugio Casati 3269m Passo Zebrù (SO) 23 Luglio 2019
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