L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
Garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti.
Perché il teatro?
Promuovendo l’utilizzo delle competenze relazionali, di progettazione e di utilizzo di linguaggi diversi contribuisce ad un’educazione più inclusiva e di qualità.
Le attività artistiche rappresentano infatti un veicolo fondamentale per l’educazione e la formazione dei ragazzi, promuovono la capacità di congiungere gli aspetti emotivi a quelli cognitivi, rendendo l’esperienza di
apprendimento più interessante e stimolante.
Con l’aiuto della pratica artistica e teatrale e del suo carattere interdisciplinare - che racchiude in sé il gesto, il movimento, il suono, la parola, l’immagine e il segno - ci si è proposti di favorire l’acquisizione e lo
sviluppo di abilità molteplici e differenziate, con particolare attenzione verso quelle socio-emozionali.
Il progetto
Il progetto si è configurato come un'esperienza di laboratorio sui testi, con i quali solitamente gli studenti entrano in contatto solo attraverso la lettura. Il teatro ha rappresentato uno strumento, che ha permesso agli
studenti di impadronirsi di tecniche attraverso le quali hanno migliorato la capacità di lavorare in gruppo e hanno imparato a gestire le proprie capacità e a sviluppare le proprie risorse: la voce, i gesti.
Si ritiene sia stata un' occasione interessante che ha favorito la crescita culturale e le capacità relazionali. L’attività ha costituito un momento importante per accrescere la motivazione degli studenti ed è stato
pensato come attività formativa atta anche a controllare la propria emotività.
L’obiettivo è stato quello di fornire le basi concettuali, qualche presupposto teorico e tecnico, come l'uso della voce e la gestualità. Questa esperienza si è conclusa con l’organizzazione di un piccolo evento che è stato
videoregistrato e presentato alla collettività.
Si è trattato di un'esperienza amatoriale e non professionale lo scopo era infatti quello di mettersi in gioco e sperimentare un approccio didattico complementare a quello in aula.
Competenze promosse:
1. Progettare;
2. Acquisire ed interpretare informazioni;
3. Sapersi esprimere utilizzando diversi linguaggi;
4. Agire in modo autonomo e responsabile;
5. Affinare la sensibilità alle differenze;
6. Saper valorizzare le abilità di ciascuno;
7. Saper valutare le proprie esigenze in rapporto agli altri;
8. Saper collaborare;
9. Saper essere flessibili;
10. Saper cogliere i punti sensibili nel processo di apprendimento;
11. Utilizzo strumenti informatici.
Breve descrizione dell’attività
L’attività è stata svolta durante il periodo previsto per l’attività di alternanza scuola lavoro ed è stata orientata alla creazione di un piccolo evento teatrale, da riprendere digitalmente per realizzare un video da
promuovere poi sul sito web del Comune di Cles.
È stato coinvolto un gruppo di 13 studenti della classe IV Liceo Scientifico sez.A accompagnato da due insegnanti.
Gli studenti sono stati invitati a presentarsi con abbigliamento comodo e senza calzature, per sentirsi più liberi nei movimenti. È stato chiesto loro di approcciarsi a questa esperienza con curiosità, allegria e desiderio di mettersi in gioco per cogliere appieno questa opportunità.
I primi giorni si è sperimentato, attraverso alcuni esercizi effettuati singolarmente, in coppia e in gruppo, come scandire le parole sillabando, aiutandosi con testi, musica e scioglilingua.
Si è partiti con l’esercitare la voce, allenando le molteplici sfumature dei toni verbali, il ritmo delle parole e le potenzialità espressive, per poi soffermarsi sulla forza comunicativa del corpo. Si sono utilizzati dei tutorial di esercizi connessi all’utilizzo dei gesti e della voce a supporto dell’attività. Alcuni esercizi hanno condotto a comprendere e sperimentare l’importanza del corpo nella comunicazione teatrale, partendo dalla conoscenza dello spazio scenico, familiarizzando con esso per imparare ad utilizzarlo, riempiendolo con la propria persona.
Terminata la fase propedeutica ci si è dedicati alla recitazione vera e propria in cui si cercato di mettere in pratica i concetti appresi.I testi presi in esame sono stati tratti da “Alice nel paese delle meraviglie” e “La vita è sogno”.
Le prime due scene rappresentano Alice che incontra il Brucaliffo e successivamente lo Stregatto. I temi che vengono rispettivamente trattati in queste due scene sono l’identità e la strada da percorrere.
Le due interpretazioni dell’opera “La vita è sogno” si concentrano sul dialogo tra Sigismondo (il protagonista) e Clotaldo (l’uomo che lo ha allevato ed educato).
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