Ci sentiamo come se fossimo al posto di guida della nostra mente e guidassimo secondo la nostra volontà cosciente, ma con un po' di introspezione ci rendiamo conto che, almeno in molti casi, stiamo semplicemente seguendo un sistema di navigazione incorporato che supera le nostre conoscenze e la nostra comprensione. Ma lo schermo è in cima a un intero software complesso, eseguito su un hardware ancora più complesso. Se non cerchiamo di familiarizzare con questo sistema di navigazione, come funziona, dove sta cercando di andare e come annullarlo, quando ci manda nella direzione sbagliata, rischiamo di viaggiare senza meta per il mondo, finendo in un posto poco interessante, nel migliore dei casi, e disastroso nel peggiore. Lo psichiatra svizzero del XX secolo Carl Jung è forse una delle menti più grandi e capaci che abbiano mai tentato di fare questo, per esplorare se stessi dall'interno e concettualizzare una comprensione completa di questa sorta di sistema di navigazione interna dall'alto verso il basso. Jung nacque nel 1875 a Caswell, in Svizzera, da un pastore reale relativamente povero Paul Jung e da una madre eccentrica e depressa Emily Jung.
In parole povere, l'obiettivo primario della carriera di jung era quello di comprendere la natura della psiche e poi sviluppare teorie e metodi per aiutare l'integrazione di tutte le sue componenti, in modo da creare uno stato unico e unificato di completezza. In questo contesto, la psiche, si riferisce semplicemente alla personalità completa dell'individuo, compresi i sentimenti, i pensieri e i comportamenti, la combinazione di mente inconscia e conscia, il continuo sforzo verso l'integrazione della psiche attraverso un processo di autorealizzazione e di diventare il massimo autentico, per jung era l'obiettivo fondamentale della vita e della comprensione psicologica:
“Il compito dell'uomo, è quello di diventare cosciente dei contenuti che salgono dall'inconscio per quanto possiamo discernere l'unico scopo dell'esistenza umana è accendere una luce nell'oscurità del mero essere”. Per jung c'è una costante interazione tra i regni inconscio e conscio della psiche, che si combinano per creare la nostra personalità completa. La maggior parte di questo tuttavia, si sviluppa ed esiste nel regno inconscio, sotto la nostra immediata consapevolezza e controllo, così una parte significativa di chi siamo veramente, ad esempio cosa ci piace e siamo capaci di fare e le ragioni per cui facciamo le cose che facciamo, persistono all'interno di un regno che non comprendiamo attivamente o a cui non abbiamo accesso. Perciò, per giungere a uno stato più autentico e completo dell'essere, l'individuo deve cercare di rendere cosciente questa parte della psiche, attingendo a essa e integrandola nell'intera consapevolezza. Jung chiamerebbe questo processo “Individuazione”.
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Негізгі бет Come Realizzare il Tuo VERO Potenziale nella Vita - La Psicologia di Carl Jung
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