Follow me:
Instagram 👉🏼 ajarstagram
TikTok 👉🏼 AJARtok
Facebook 👉🏼 AJARt - Sempre Milan
In un precedente video ho raccontato la storia di Paulo Fonseca, le sue influenze e la sua filosofia di gioco. Oggi però vorrei maggiormente analizzare il lato tattico e, nel dettaglio, l'evoluzione sviluppata nel passaggio tra i diversi club che ha allenato, Shaktar Donetsk, Roma e Lille. Prima di procedere, vi chiedo al volo di lasciarmi un like e l'iscrizione al canale, azioni velocissime che, come sapete, mi aiutano tanto, grazie. Il 5 Giugno, il Lille ha ufficializzato la separazione dal proprio tecnico, così ho fatto un giro sui social ed ho notato che praticamente tutti i commenti dei tifosi rossoblu sono a sostegno del mister. La cosa mi ha sorpreso non poco. Considerato anche il clima che invece si è creato da noi relativamente alla sua figura. Del resto, nelle ultime 2 stagioni, Fonseca ha fatto bene ma non benissimo in Francia, ottenendo prima un quinto posto e poi, in questa Ligue 1, arrivando quarto e qualificandosi ai preliminari di Champions (sorpassato dal Brest al fotofinish). Ma se la maggior parte degli osservatori esterni si è soffermata sui freddi risultati, in Francia sembrano maggiormente porre l'accento sulla qualità di gioco espressa dalla squadra da lui guidata, che ha lasciato, a quanto pare, un buon ricordo. E c'è pure da sottolineare che il Lille è dovuto passare sotto una sorta di smantellamento negli ultimi anni, vendendo praticamente tutti i propri migliori elementi: Soumare, Botman, il nostro Maignan, Ikone, Luiz Araujo, Çelik, Renato Sanches, Timothy Weah, Baleba. Questo fatto lascia già tintinnare un primo grosso campanello d'allarme e ci pone davanti a due punti di vista molto diversi: noi infatti non accetteremmo di buon grado cessioni illustri, lui pare di sì. Ad ogni modo, questa sua capacità di lavorare col materiale che gli viene concesso pare aver fatto breccia anche nel cuore di altri dirigenti oltre i nostri. Il West Ham ed il Marsiglia si erano fortemente interessati all'allenatore ma è facile comprendere quanto nessuna squadra tra queste citate sia affiancabile al Milan per blasone, aspettative e pressione. Comunque, pare proprio che sarà lui a guidare i nostri calciatori, mettiamoci quindi il cuore in pace e cerchiamo di comprendere meglio cosa potrà fare in rossonero. Nel precedente video, abbiamo visto quanto allo Shaktar, Fonseca prediligesse uno stile di gioco abbastanza offensivo, con una linea difensiva alta ed un pressing molto aggressivo. Le cose sono cambiate abbastanza al suo approdo a Roma, quando ha compreso che questa filosofia non era congeniale ai propri calciatori. Così, il portoghese, ha deciso di abbassare la squadra e cominciare a gestire la fase di non possesso in maniera diversa, cambiando anche modulo, passando cioè dal 4231 al 343. Fonseca: «A Roma, alla fine della prima stagione, sono passato al 343 a causa delle caratteristiche dei miei giocatori. Ha funzionato, abbiamo concluso il campionato con 70 punti ma non ho più visto sul campo la mia squadra, quella desiderosa di dominare le partite». In Francia, comunque, Fonseca è tornato al suo modulo feticcio, il 4231 che, come da lui stesso dichiarato, gli permette di comandare la gara, prevalentemente attraverso il possesso palla. Il Lille ha chiuso infatti la Ligue 1 con il secondo miglior dato in questa specialità, dietro solo al PSG. Fonseca: «La cosa più importante è la dinamica del sistema. Noi abbiamo differenti strutture sul campo, che dividiamo in tre zone. Nella trequarti offensiva non cambiamo molto. Nell'area centrale del campo, invece, si cambia. Possiamo costruire con tre, quattro, cinque giocatori. Con tre e un laterale bloccato oppure con un centrocampista in più». E se, in fase di possesso, il Lille pare discostarsi dalla sua Roma, le differenze aumentano quando si tratta del recupero palla. I rossoblu sono risultati infatti tra le migiori squadre in Francia per recuperi nell'ultimo terzo di campo, dato che alla Roma precipitò sensibilmente, soprattutto nel suo secondo anno. Ma anche tra le due stagioni al Lille, esistono delle differenze. Se l'anno scorso Fonseca aveva cercato di replicare quasi integralmente i concetti di Donetsk, in questo ha deciso di far giocare la sua squadra con un blocco un pò più basso, permettendo una prima circolazione agli avversari ed invitandoli ad uscire per avere poi maggiori spazi da attaccare una volta recuperato il pallone. Un approccio più bilanciato che ha certamente avuto un impatto positivo sul numero di goal subiti ma che ha pure abbassato le statistiche in zona goal. A livello offensivo, invece, è rimasto fedele a se stesso. Il mister Portoghese predilige un modello di gioco posizionale: Ovvero uno stile per cui la squadra che ha il possesso del pallone cerca costantemente di creare spazi attraverso una serie di movimenti e combinazioni tra i giocatori. L'obiettivo è quello di controllare il ritmo del gioco e creare costantemente situazioni ...
Негізгі бет COME SARÀ il MILAN di FONSECA?
No video
Пікірлер: 30