torneremo a parlare del caso Yara dopo la sentenza definitiva di condanna per Massimo Bossetti da parte della Cassazione. Sarà collegato con noi Carlo Infanti autore de "In nome del popolo italiano". Attore, regista e produttore. Nel 2007 scrive dirige e produce il suo primo film dal titolo "La verità negata", sulla strage di via Fani e l'omicidio di Aldo Moro, che presenterà nel 2008 alle selezioni del festival di Cannes, lo stesso anno presenta il film in oltre cinquanta città italiane con la partecipazione di Maria Fida Moro. nel 2012, debutta con lo spettacolo Moro, la verità negata, la versione teatrale del film "La verità negata", tutt'ora in tournee nei teatri di tutta Italia. Carlo Infanti, con l'ultimo volume, ha inteso far riflette sui numerosi documenti che pongono seri dubbi sulla colpevolezza di Massimo Giuseppe Bossetti, presunto autore del delitto di Yara Gambirasio.
"Non è mia intenzione muovere una critica per come sono state condotte le indagini per il delitto della giovane ginnasta di Brembate di Sopra", dichiara l'autore Carlo Infanti. "Ma non posso neppure fingere di non sapere che per quelle indagini il Bossetti ha preso l'ergastolo". Le procedure degli inquirenti, come le relative analisi del DNA trovato sugli slip e i leggins di Yara Gambirasio, per individuare "Ignoto 1" lasciano spazio ad ampi dubbi sul verdetto di colpevolezza, di Massimo Giuseppe Bossetti "al di la di ogni ragionevole dubbio". La ricerca delle piste alternative non è per l'autore un capitolo chiuso dopo l'arresto dei Massimo Bossetti, ma bensì un punto di partenza per l'individuazione del vero colpevole. Granitiche risultano le prove individuate dall'autore, che dimostrano come Yara non può essere morta nel campo di Chignolo d'Isola la sera del 26 novembre 2010. Prove che faranno sobbalzare dalla sedia più di un lettore, oltre ai, protagonisti di questa drammatica e complicata vicenda.
Негізгі бет Condanna Bossetti, Carlo Infanti: "vari elementi inchiodano il vero assassino di Yara" BN PODCAST
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