”Nessun uomo è un’isola, intero in se stesso; ciascuno è un pezzo del continente, una parte dell’oceano. Se una zolla di terra viene portata via dal mare, l’Europa ne è diminuita […]; la morte di qualsiasi uomo mi diminuisce, perché sono preso nell’umanità, e perciò non mandar mai a chiedere per chi suona la campana; essa suona per te” (John Donne).
Con Gli uomini non sono isole, successivo a Classici per la vita, Nuccio Ordine arricchisce la sua “biblioteca ideale” e prosegue la sua battaglia a favore dei classici, invitandoci a leggere (e a rileggere) importanti pagine della letteratura mondiale.
Il titolo del suo volume, ispirato ad una celebre meditazione di John Donne (1624), già instrada il lettore sulla riflessione che Ordine vuole sviluppare coi testi d’autore da lui raccolti e commentati: “Gli esseri umani sono legati gli uni agli altri e (…) la vita di ogni uomo è parte della nostra” (p. 17).
In un’epoca segnata da brutali egoismi, da terribili disuguaglianze economiche e sociali, dalla rinascita dell’intolleranza, dei razzismi e dell’antisemitismo, dalla paura dello “straniero” e del “diverso”, Ordine ci dimostra che la lettura e la conoscenza dei classici sono fondamentali allo scopo di rendere l’umanità più solidale e più umana.
Di tutti questi argomenti Nuccio Ordine ha parlato a un nutrito gruppo di studenti del Liceo Alfieri di Torino venerdì 14 maggio 2021.
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