Crùcoli è un comune italiano della provincia di Crotone in Calabria.
In passato la località era nota per le proprie attività artigianali, fra cui l'arte dei tessuti dai bei disegni caratteristici e quella del vimini finalizzata alla realizzazione di pregevoli cesti.
Oggi è maggiormente conosciuta per il borgo antico e come località balneare, oltre che per le produzioni eno-gastronomiche.
Il territorio di Crucoli raggiunge l’altezza massima di 489 metri sul livello del mare in corrispondenza di Monte Lelo la cui cima separa i territori dei comuni di Crucoli, Umbriatico, in provincia di Crotone, e di Scala Coeli in provincia di Cosenza.
Come quasi tutti i centri della costa ionica della Calabria, Crucoli era originariamente abitata dalle popolazioni indigene di stirpe italica (i pochi ritrovamenti in località Cozzo del Lampo risalgono all'età del bronzo; fu interessata dalla presenza dei coloni provenienti dall'antica Grecia già in età arcaica (VII a.C.). Si trattava comunque di insediamenti di modesta entità.
Il torrente Fiumenicà, inizialmente denominato Hylia dai coloni Greci, rappresentava fino al 510 a.C. il limite settentrionale del territorio Crotoniatide, sotto il dominio di Kroton, ovvero il limite meridionale del territorio di Sibari fino alla sua distruzione. Un tempo si riteneva che proprio in prossimità del Nicà avvenne la battaglia finale tra Kroton e Sybaris, conclusa con la vittoria (nike in greco) dei crotoniati, da cui il nome del fiume; tale informazione è scorretta in quanto la battaglia avvenne sul Traente (Trionto).
Nel periodo ellenistico (IV-III sec. a.C.) le aree più interne furono interessate dall'espansione dei Brettii, particolarmente presenti con centri fortificati posti lungo la linea tra Pruìia di Terravecchia (prossimo a Fiumenicà), Muraglie e Cerasello di Pietrapaola e Castiglione di Paludi. A Crucoli vi sono piccoli Insediamenti rurali brettii, sia nella pianura che nell'area collinare, documentati da rinvenimenti sepolcrali.
Le tracce archeologiche più consistenti tuttavia risalgono al periodo della dominazione romana: intorno alla stazione itineraria (mansio) di Paternum della strada romana jonica - individuata nell'itinerarium antoninii (redatto verso la fine del III secolo d.C.) tra le stazioni di Roscianum e Meto - si formò un centro abitato posto in corrispondenza dell'attuale abitato della frazione Torretta. Numerosi sono i ritrovamenti archeologici durante l'età imperiale (I sec. a.C.-IV sec. d.C.) secondo il modello delle "ville rustiche schiavistiche", favorite sia dalle condizioni pedologiche che facilitavano la coltivazione della vite, cereali e uliveti, sia dalla prossimità con la viabilità stradale romana.
La Soprintendenza archeologica ha condotto scavi su almeno 3 ville a Torretta di Crucoli: in loc. Manele, loc. Cassia ed in loc. Piano di Mazza. L'identificazione definitiva di Paternum è recente (1998), essendo stata in passato attribuita agli studiosi anche a Cirò, Cariati e Umbriatico, e precisamente la localizzazione della statio è presso la villa Piano di Mazza.
Tracce archeologiche di Paternum sono presenti nel tardo antico, dopo la caduta di Roma, fino al secolo VIII.
Ambigua è la presenza di una sede episcopale. Se ne trova traccia solo nei regesti Regesti dei Romani pontefici, che parlano di un "Abundantio Episcopo civitatis Paternensis", vescovo presente al Concilio di Roma del 680 e poi inviato da papa Agatone al Concilio Ecumenico III di Costantinopoli del 680 d.C., ma che si firma anche come "episcopus Tempsa provinciae Bruttiorum", per cui Paternum potrebbe essere solo il suo luogo di origine, ovvero che si sta riferendo alla Temsa ionica riportata nella Tavola peutengeriana, od anche che Abundantio reggeva contemporaneamente sia la diocesi di Paternum sia quella di Tempsa (ionica o tirrenica).
Per gli eruditi dell'età moderna, nell'Alto Medioevo Paternum fu distrutta dalle incursioni dei Saraceni, ma le tracce archeologiche si fermano un secolo prima all'età proto-bizantina con la necropoli di loc. Silipetto a metà strada strada tra l'abitato costiero e l'attuale centro storico. Per questi autori gli abitanti scampati alla distruzione arretrano gli insediamenti spostandosi verso gli attuali centri storici di Crucoli e di Cirò. Dell'alto medioevo però non si hanno notizie storiche o tracce archeologiche. Delle vicende della diocesi di Paternum e delle ipotesi localizzative a lungo si sono occupati ed ancora oggi si occupano gli storici e gli eruditi.
Fonte: Wikipedia
Негізгі бет Crucoli
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