Il video non è un documentario sulla Forlì dell’epoca di Dante (già ben ricostruita in alcuni recenti), ma vuole invece suggerire la presenza nascosta e tuttavia forte della sua opera e dei suoi versi nei posti più diversi e addirittura impensati. La protagonista, Beatrice Buffadini, è una giovane donna che percorre varie strade e piazze di Forlì in bicicletta nella nostra piena contemporaneità e incontra tracce dantesche nei luoghi dove sorgevano le case degli Ordelaffi o presso le chiese o nella biblioteca comunale. Il percorso apparentemente casuale si trasforma in una continua scoperta, che genera un ricordo affettuoso verso chi ci è ancora vicino, pur essendo scomparso da settecento anni.
Questo tragitto all’insegna della memoria viene nutrito dai versi della Divina commedia, recitati dalla stessa Buffadini e da Luca Maggiore: nei luoghi che Dante ha quasi certamente visitato, pur essendo spesso del tutto cambiati, si coglie ancora la presenza delle sue parole, che superano ogni distanza temporale. Dante a Forlì si rispecchia in Forlì a Dante grazie a questo video-racconto o, meglio ancora, questa video-poesia, che si apre con la sonorità naturale dell’Acquacheta e si chiude con l’impressionante verticalità del campanile di San Mercuriale: metafore efficaci di alcuni degli effetti suscitati dalle terzine del poema dantesco.
La regia del video è di Franco Palmieri, che lo ha ideato, assieme ad Alberto Casadei, nell’ambito delle iniziative Nel nome di Dante, promosse dall’Associazione degli italianisti e sostenute a Forlì dalla Fondazione Cassa dei Risparmi. La fotografia e il montaggio sono stati curati da Luca Guidi. La produzione è stata coordinata da Andrea Sansovini di TopService srl. La segreteria organizzativa è stata tenuta dall’Associazione Direzione21.
Негізгі бет Dante a Forlì, Forlì a Dante
Пікірлер: 1