Quali sono i benefici fiscali delle erogazioni liberali? Vediamo insieme come funzionano.
LinkedIn: / monacoleonardo
"Saper ricevere le donazioni", la guida del CSV Lombardia a cura di Carlo Mazzini www.csvlombardia.it/lombardia...
Il manuale più completo sulla raccolta fondi: amzn.to/3vxIWVh
0:00 Di cosa parliamo oggi
0:28 Che differenza c'è tra deduzione e detrazione
0:56 Le principali agevolazioni fiscali per gli enti non profit
3:18 Come funziona l'IRPEF, l'imposta sul reddito per le persone fisiche
4:16 Come scegliere tra detrazione e deduzione?
5:43 Conclusione
---
L’entità delle deduzioni e delle detrazioni cambia a seconda del tipo di ente che riceve l’erogazione liberale.
Le donazioni agli enti del terzo settore come le associazioni di promozione sociale, le cooperative sociali e le ONG godono di una detrazione del 30% fino a 30.000 euro. Tra gli enti del terzo settore solo le organizzazioni di volontariato possono beneficiare di una detrazione in misura del 35% anche loro fino a un massimo di 30.000 euro.
Tutti gli enti del terzo settore che abbiamo appena citato, comprese le organizzazioni di volontariato prevedono anche la possibilità che il donatore possa avvalersi in alternativa della deduzione. In questo caso le regole sono uguali per tutti, il valore delle donazioni può essere portato in deduzione in misura non superiore al 10% del reddito complessivo.
In queste tipologie di enti ricadono la maggioranza delle casistiche, ma ci sono tante altre realtà non profit che vedono riconosciuti alcuni vantaggi fiscali per i donatori, citiamone alcune:
I partiti politici iscritti al registro nazionale dei partiti (e le rispettive sezioni locali) garantiscono ai donatori una detrazione del 26% per gli importi donati tra i 30 e i 30.000 euro.
I donatori delle associazioni sportive dilettantistiche hanno il beneficio della detraibilità al 19% fino a un massimo di 1500 euro.
I donatori degli enti ecclesiastici possono dedurre i loro doni in denaro fino a 1.032,91
Per le fondazioni e le associazioni culturali riconosciute, per le donazioni in denaro e in beni, è possibile dedurre fino al 10% del reddito complessivo per un valore massimo di 70.000 euro.
Idem per le associazioni per la ricerca scientifica riconosciute, deduzione fino al 10% del reddito complessivo per un valore massimo di 70.000 euro.
Nota bene che le quote associative (il costo della tessera dell’associazione) non rientrano nelle agevolazioni fiscali. l’iscrizione è una sorta di contratto tra le parti non è considerata una erogazione liberale.
Adesso veniamo a un’altra domanda ricorrente: abbiamo visto che per alcune categorie di associazione i donatori hanno la possibilità di scegliere tra deduzione e detrazione. Ma come stabilire la più conveniente?
Un’altra premessa. In italia l'imposta sul reddito, l’IRPEF, è progressiva. Vuol dire che si paga sulla base di aliquote che crescono via via che aumenta il reddito della persona.
Dai 0 ai 15.000 euro di reddito vige la no tax area, in questo intervallo l’aliquota è pari a zero; dai 15.000 ai 28.000 l’aliquota è del 27%; da 28.000 euro di reddito ai 55.000 è al 38%; tra i 55.000 e i 75.000 al 41% e oltre i 75.000 arriviamo al 43%.
Vuol dire che se abbiamo un reddito di 40.000 euro, sui nostri primi 15.000 euro non pagheremo tasse, sui successivi 13.000 pagheremo il 27% di imposte e sui rimanenti 12.000 pagheremo il 38%, che è l’aliquota marginale: lo scaglione dove cade l’ultimo ipotetico euro dei 40.000 euro guadagnati tutto l'anno.
Quindi come scegliere tra deduzione e detrazione? Rinfreschiamo la definizione che abbiamo dato all’inizio: nella detrazione sottraggo alle tasse che devo pagare una percentuale della mia spesa - in questo caso una donazione.
Nella deduzione io sottraggo dal mio reddito imponibile l’ammontare della donazione, quindi il mio beneficio fiscale equivale alle tasse che non pago grazie alla riduzione del mio reddito.
Faccio un esempio?
Il nostro benefattore con il reddito di 40.000 euro dona 1.000 euro a un'associazione di promozione sociale. Se volesse detrarre, avrebbe uno sconto sulle imposte del 30% di 1000 euro donati: 300 euro.
Se invece volesse dedurre sottrarrebbe 1000 euro al suo reddito di 40.000 ed essendo la sua aliquota marginale del 38% possiamo calcolare facilmente che la riduzione della sua base imponibile gli porterebbe 380 euro in meno di tasse da pagare. Un beneficio maggiore di quello che otterrebbe con la detrazione!
Una regola affidabile è -- detto proprio alla buona -- quella di confrontare la percentuale della detrazione sulla donazione e l’aliquota marginale della nostra IRPEF, se è più alta la percentuale della detrazione portiamo in detrazione, se la nostra aliquota marginale è maggiore allora deduciamo.
I CAF e i commercialisti ovviamente sanno consigliare i loro clienti anche grazie a sistemi automatici che fanno il calcolo di convenienza.
Негізгі бет Deduzione o detrazione? Come scaricare dalle tasse le donazioni 🖊💶
Пікірлер: 3