Testo dell’audio del video del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sul piano delle opere idrauliche:
"Bisogna prendere coscienza che questa è diventata la vera sfida. Non si tratta più soltanto di gestire il sormonto dell'acqua, che risolviamo con i bacini di laminazione, ma di affrontare lo sfondamento degli argini. Nel 2010 abbiamo avuto ben 32 argini crollati, e penso sia fondamentale avviare un progetto di eradicazione totale di questo problema.*
E se a Roma non ci ascoltano? Beh, siamo abituati a farci sentire. Cercheremo di alzare un po’ più la voce, ma sempre con una finalità collaborativa. L'interesse comune è evitare che qualcuno perda la vita. Non voglio essere tragico, ma lo sfondamento di un argine può essere fatale. L'abbiamo visto, purtroppo, con l'episodio di Caldogno nel 2010, dove un anziano perse la vita. Da allora, abbiamo affinato i bollettini meteorologici. Siamo costantemente attenti, come il mio assessore e tutta la squadra. Abbiamo realizzato molte opere e lo abbiamo dimostrato con eventi di grosse piogge.
Certo, se dovesse arrivare una piena storica da 5000 metri cubi al secondo sul Piave, ci sarebbero dei problemi. Stiamo cercando soluzioni rispettose dell’ambiente, chiedendo alternative progettuali con un impatto quasi zero, evitando muri di cemento armato alti 8-10 metri. Questo no. Cerchiamo di capire cosa proporre, perché anche noi abbiamo come primo interesse la sicurezza del territorio.
Per quanto riguarda il Tagliamento, si lavora in sinergia. Noi stiamo rinforzando gli argini sulla nostra sponda destra, guardando il mare. Tuttavia, il Tagliamento ha bisogno di uno scolmatore importante, perché una piena storica non è contenibile all'interno del suo alveo attuale."
· Giovane ucciso a Mestre: punto sulla microcriminalità e sicurezza nelle città, inasprimento delle pene
Негізгі бет DICHIARAZIONI ZAIA: AGGIORNAMENTO PIANO OPERE IDRAULICHE DEL VENETO E DIFESA DEL TERRITORIO
Пікірлер