All'inizio del tredicesimo canto, Dante e Virgilio si trovano in una sorta di bosco pieno di alberi strani e nodosi; nessun frutto è prodotto dalle piante, ricoperte soltanto da spine velenose. Alighieri sente dei lamenti, ma non ne capisce la provenienza; è qui che Virgilio suggerisce al poeta di staccare un rametto da uno degli alberi. "Perché mi schiante?", risponde questi. L'albero è l'anima di Pier delle Vigne, segretario e consigliere segreto di Federico II di Svevia, che a causa delle maldicenze nei suoi confronti si suicidò nel 1249. Il secondo girone del settimo cerchio è infatti quello dei violenti contro se stessi, suicidi e scialacquatori dei propri beni.
Nel canto successivo i due arrivano in una spiaggia piena di sabbia infuocata a causa di una pioggia di fuoco incessante. Qui vi sono tre tipologie di peccatori: i bestemmiatori, sdraiati supini, gli usurai, rannicchiati in se stessi e i sodomiti, costretti a camminare in eterno. Qui Dante incontra Capaneo, fiero disprezzatore degli dèi: "Tal io fui vivo, tal son morto", urla questi con orgoglio.
Lascia un like e iscriviti al canale per altri video!
Seguimi su instagram qui: www.instagram....
Негізгі бет Divina Commedia, Inferno canti XIII e XIV
Пікірлер: 21