- Il pianista Antonio Castagna esegue la Sonata in si minore K27 di Domenico Scarlatti.
- Pianist Antonio Castagna performs Domenico Scarlatti's Sonata in B minor K27.
- Le pianiste Antonio Castagna interprète la Sonate en si mineur K27 de Domenico Scarlatti.
- El pianista Antonio Castagna interpreta la Sonata en si menor K27 de Domenico Scarlatti.
- Der Pianist Antonio Castagna spielt Domenico Scarlattis Sonate in h-Moll K27.
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Giuseppe Domenico Scarlatti (Napoli, 1685 - Madrid, 1757) è stato un clavicembalista e compositore italiano, attivo durante l'età barocca.
Cronologicamente, è classificato come un compositore barocco, anche se la sua musica è stata di riferimento nello sviluppo dello stile classico, e conosciuta ed ammirata dai musicisti successivi, romantici compresi. La sua produzione più nota, realizzata dopo il suo trasferimento in Spagna, consiste nelle 555 sonate per clavicembalo, anche se ha scritto numerose opere, musica sacra, per "ensemble" da camera e organo.
Le 555 sonate, delle quali poche pubblicate durante la vita di Scarlatti, furono stampate in modo non sistematico nei due secoli e mezzo successivi. Scarlatti ha, tuttavia, attirato ammiratori di rilievo, tra cui Bach, Handel, Clementi, Mozart, Beethoven, Czerny, Liszt, Chopin, Mendelssohn, Brahms, Verdi, Debussy, Bartók, Shostakovich, Casella, Poulenc, Messiaen e Schenker. La scuola russa di pianismo ha particolarmente valorizzato queste sonate.
In questi brevi brani, costituiti generalmente di un solo movimento bipartito, Scarlatti si dimostrò pioniere di tecniche tastieristiche nuove per i suoi tempi, come arpeggi, note ribattute in agilità, incroci delle mani, ottave spezzate e percosse, doppie note: tutte difficoltà tecniche da padroneggiare progressivamente, a mano a mano che il compositore svela le potenzialità timbriche, melodiche e ritmiche della sua scrittura ricca e articolata. Dal punto di vista dello stile, le sue sonate sono caratterizzate da una rapidissima mobilità espressiva, e da una grande inventiva armonica, con l'impiego di accordi spesso sorprendenti. È proprio la sua opera cembalistica, più che quella teatrale, a costituire la maggiore eredità del musicista napoletano, e ciò è dimostrato anche dal peso ad essa attribuito dalla tradizione didattica non solo cembalistica, ma anche pianistica. Esistono inoltre quattro sonate per organo, ed un numero cospicuo di brani in cui Scarlatti impiega un piccolo "ensemble" strumentale (generalmente per strumento solista e basso continuo). Alcune sono ricche di audacia armonica, con l'uso di dissonanze e modulazioni anche non convenzionali per la sua epoca.
Altri attributi distintivi dello stile di Scarlatti sono i seguenti:
* L'influenza della musica popolare iberica (portoghese e spagnola). Un esempio è l'uso di Scarlatti del modo frigio e di altre inflessioni tonali più o meno estranee alla musica artistica europea.
* L'influenza della chitarra spagnola, ravvisabile nelle note ripetute in modo rapido.
* Affinità con lo stile galante.
* La struttura della sonata. Quest'ultima, infatti, è di solito divisa in due sezioni di durata uguale, ognuna delle quali conduce ad un momento cardinale, che lo studioso Ralph Kirkpatrick ha definito "il punto cruciale" (crux), e che a volte è sottolineato da una pausa o fermata...
Antonio Castagna si è diplomato presso l'IMP “G. Braga” di Teramo e, successivamente, si è perfezionato con il M° Franco Medori e con il M° Carlo Zecchi.
Ha quindi tenuto numerosi concerti e recitals in Italia e all’estero (GERMANIA, SVEZIA, BELGIO, OLANDA, EMIRATI ARABI UNITI) per prestigiose Istituzioni culturali. Ha partecipato più volte a programmi radio-televisivi RAI.
Nel 1999 suona in ARGENTINA e in COREA del SUD per l’Università di Taejon . Nel 2000 ha effettuato una tournée in GERMANIA, SVIZZERA e AUSTRIA suonando a Salisburgo nell’ambito dei Salzburger Schlosskonzerte, nella Marmorsaal dello Schloss Mirabell ; nel mese di ottobre ha suonato a Boston (USA) per la Dante Alighieri.
Nel 2001 ha suonato a Parigi, presso l’Istituto Italiano di Cultura, nell’ambito della manifestazione “Hommage à LA FIGLIA DI JORIO” e a Basilea per il Consolato Generale d’Italia.
Su invito dell'Istituto Italiano di Cultura, ha suonato in BRASILE, a Rio de Janeiro, nel prestigioso Museo Nazionale delle Belle Arti. Nel mese di novembre 2010 ha suonato, con il Trio di Teramo, a Filadelfia (USA).
Ha ricevuto dall’Amministrazione Comunale di San Felice Circeo il “Premio Internazionale W. A. Mozart” alla carriera.
E' stato Direttore, dal 1996 al 2012, dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Gaetano BRAGA di Teramo. E' stato docente di Pianoforte nei Conservatori di Foggia e di Teramo.
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