Domodossola è una vivace cittadina situata nel cuore dellOssola. Adagiata nel fondovalle del fiume Toce, alle falde dello storico colle di Mattarella e delle colline di Vagna, il suo centro storico conserva
ancora tutto il sapore medioevale. Centro delle valli ossolane e delle strade convergenti da ogni direzione, è luogo di passaggio frequentatissimo da italiani e stranieri e meta di numerosi turisti e villeggianti. La sua economia è basata principalmente sul terziario con una prevalenza di attività commerciali e artigianali. Fiorente anche il settore turistico, mentre non manca qualche industria.
Le origini della città sono antichissime: lantica Oscella fu fondata in epoca preromana dai Leponzi e per primo la citò il geografo greco del II secolo Tolomeo, che lassegnò quale capitale dei Leponzi. Secondo la tradizione nel 917 Berengario I, re dItalia e successivamente imperatore
del Sacro Romano Impero, concesse a Domodossola il mercato settimanale, che si tiene ancora oggi nel centro della città e che richiama visitatori anche dal vicino Vallese. Tra gli episodi più significativi della storia di Domodossola, quello più noto è sicuramente lesperimento di autogoverno conosciuto come La Repubblica dellOssola. Nata nel settembre 1944, in piena occupazione tedesca, la Repubblica dellOssola, o territorio liberato, comprese tutta lOssola sino a Mergozzo e Ornavasso.
Unaltra pagina di storia, che segnò il destino di Domodossola e del suo territorio, è quella relativa allapertura del Traforo del Sempione. Alla presenza del Re dItalia, Vittorio Emanuele III e del Presidente della Confederazione Elvetica, nel 1906 veniva infatti inaugurata la prima galleria del Traforo Ferroviario del Sempione. Quella del Sempione è stata, sin dal tempo dei Romani, unimportante via di comunicazione per commercio e spedizioni militari fra la Pianura Padana e lalto Rodano. Il primo passaggio documentato del Sempione risale al 1254 quando, nel mese di febbraio, vi transitò l'arcivescovo Odo di Rouen, in viaggio per Roma.
Fu però Napoleone a portare agli accordi della Francia e della Repubblica Cisalpina con il Vallese per la costruzione di una vera strada fra i laghi di Ginevra e Maggiore attraverso la valle del Rodano ed il Sempione: lopera fu completata nel 1805.
Lapertura del traforo del Sempione, nel 1906, fu celebrata come una vittoria dellumanità. Le ricadute economiche e sociali determinarono lo sviluppo dellintero territorio attraversato dalla linea del Sempione, e ancora oggi il suo ruolo è di primaria importanza, tanto da venire considerato la porta del Mediterraneo sullEuropa per il passaggio di merci e passeggeri.
Domodossola è una cittadina ricca di monumenti, eleganti palazzi e testimonianze del suo passato. La Piazza del Mercato, cuore della città, è un piccolo gioiello di architettura rinascimentale con i suoi portici quattrocenteschi che sostengono case padronali del XV-XVI secolo, scenograficamente perfetta nella sua asimmetria. In prossimità della piazza il quartiere Motta, uno dei più antichi della città: Motta è un toponimo che ricorda laccumulo di ghiaia e sassi riversato dal torrente Bogna durante le piene del Cinquecento. Centro del quartiere la gradevole piazza Fontana dominata da una fontana ottagonale con obelisco del 1844. Costruita fra il 1792 e il 1798 su disegno dellarchitetto Matteo Zucchi, la Chiesa dellInsigne Collegiata dedicata ai Santi Gervasio e Protasio, è a tre navate con sei cappelle e un pregevole altare maggiore in marmi policromi. Palazzo Silva è una delle più belle costruzioni gentilizie del Rinascimento della regione subalpina, tanto da meritare liscrizione fra i Monumenti Nazionali.
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