Ma l'arcivescovo non mette il piviale per i Vespri?
@prigionierodizenda
4 жыл бұрын
L'Arcivescovo di Milano ha il privilegio di presiedere la celebrazione dei Vespri indossando le vesti prescritte per la Messa. Quest'uso risale al Medioevo quando l'Arcivescovo: "Ai vespri dell'epifania, della domenica "in capite quadragesimae" e di pasqua, cioè al vertice del tempo natalizio e all'inizio dei tempi quaresimale e pasquale, l'arcivescovo presiedeva i riti lucernali indossando, anche in questo caso, i paramenti della messa. Si voleva in questo modo sottolineare lo stretto rapporto fra il sacrificium eucharisticum e il sacrificium vespertinum, che trova proprio nei riti lucernali il suo nucleo originario: non a caso l'offerta dei lumi e dell'incenso sull'altare è significativamente definita, negli antichi testi liturgici, con l'espressione lucernalis eucharistia. Terminato il lucernario, l'arcivescovo deponeva la pianeta, assumeva il piviale e continuava la celebrazione dei vespri. L'attuale prassi, codificata dall'Institutio Generalis della Liturgia Ambrosiana delle Ore (n.250), si è semplificata perché, se ha conservato all'arcivescovo il privilegio di usare i paramenti della messa per i vespri, ne ha esteso l'uso dal solo lucernario all'intera celebrazione." (da: Marco Navoni, Dizionario di Liturgia Ambrosiana)
@andreacarminati2610
4 жыл бұрын
@@prigionierodizenda Wow...grazie dell'informazione! Anch'io sono dell'Arcidiocesi di Milano ma essendo di rito romano qualcosa dell'ambrosiano mi sfugge sempre...grazie ancora!
@prigionierodizenda
4 жыл бұрын
@@andreacarminati2610 Mi sono dimenticato di aggiungere che i secondi Vespri dell'Epifania hanno una particolarità importante al di là della liturgia vera e propria. I Vespri dell'Epifania da sempre hanno la particolarità del "confronto" e susseguente gesto di sudditanza tra il Primicerio e l'Arcivescovo. L'origine del rito risale agli anni seguenti il cosiddetto "esilio genovese" (568-643) quando l'Arcivescovo e il clero "cardinale" si trasferì a Genova in seguito alle invasioni barbariche . Il Primicerio, rimasto a Milano aveva assunto in pratica la funzione di capo del clero decumano. Tornato l'Arcivescovo ci fu un periodo transitorio di quasi ribellione a sottomettersi di nuovo alla sua autorità. Quando ciò fu superato, fu ritualizzato un gesto pubblico di sottomissione durante i Vespri dell'Epifania. Il Primicerio siede di fronte all'Arcivescovo parato anche lui per la celebrazione solenne dei Vespri (quindi con piviale, ferula ed un tempo anche la mitria). Ma, durante la celebrazione fa due gesti di pubblica sottomissione: la conclusione della incensazione dell'altare (cosa di solito fatta dal diacono) e l'offerta di un dono durante il canto dell'inno. E' una cerimonia che si è conservata fino ad oggi e che mi pare sia un segno rituale molto bello della fedeltà e sottomissione del clero ambrosiano all'Arcivescovo.
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