Notiziario sportivo maceratese: echi del torneo di propaganda allo Sferisterio.
In sede di commento molte sarebbero le considerazioni che potrebbero trarsi dal torneo testè conclusosi, ma la principale è che la passione del calcio a Macerata non è venuta meno - come potrebbe argomentarsi dallo scialbo campionato della Società bianco rossa ma è più viva che mai e i ragazzi delle ultime leve si fanno sotto e attendono il momento propizio per poter dire la loro parola in proposito. Il torneo quindi ha raggiunto il suo scopo ed ha avuto un otti- mo successo sia dal lato tecnico, come da quello organizzativo; tuttavia se vogliamo cercare il pelo nell'uovo, l'unico neo è stato dato dalla formula che ha stabilito per sorteggio gli accoppiamenti delle varie squadre. Ma anche questo piccolo neo è stato eliminato dal fatto che il successo finale lo ha colto la squadra che ha saputo imporsi su tutte le altre sia come impostazione di giuoco, sia come classe, sia come tecnica. La Caserma Corridoni ha anche ottenuto la vittoria finale perchè mentre è riuscita a sbarazzarsi degli ostacoli più o meno gravi che le sbarravano il cammino, nella parte inferiore del tabellone (che doveva designare l'altro nome della finalista) si sono avute delle sorprese che hanno eliminato squadre come la Razzo e la Merelli che potevano aspirare alla disputa della finalissima. Quindi mentre la Corridoni ha lavorato per se stessa, tutte le altre concorrenti hanno lavorato per la Corridoni, i cui giocatori possono giustamente andar orgogliosi del titolo di campioni maceratesi.
Tombesi e Pesciaioli, che con il loro gioco veloce e sicuro hanno contribuito in maniera notevole al successo finale, Castellini ottimo in difesa e Fidani che ha compiuto nella gara con la Fralom quattro spettacolose parate, sono stati i migliori della rappresentativa militare, completata dai discreti ma preziosissimi Natali e Maggi. La Cairoli può essere definita la squadra rivelazione di questo campionato; questi ragazzi con un gioco lineare e calmo fatto tutto di passaggi precisi, hanno eliminato squadre su squadre giungendo alla finale dove hanno ceduto alla maggior foga ed esperienza degli avversari. Peccato che ad un attacco che ha in Tentella il miglior realizzatore del torneo, e ad una difesa in cui sono emersi Cioci e Canullo, abbia fatto riscontro un portiere in giornata non troppo felice.
La terza classificata, la Virtus, ha avuto facilitato il compito dalla giornata disgraziata della Merelli, tuttavia ha saputo attaccare sempre con calma e discernimento sfruttando ogni occasione favorevole ed ha avuto ottime individualità in Cecchi, De Felice I e Antognozzi. La Fralom, giunta quarta, è tanto più degna di elogio in quanto essa è composta esclusivamente da individui che da parecchio tempo avevano abbandonato lo sport attivo e che alla notizia del torneo non hanno saputo resistere alla tentazione di calzare ancora una volta le scarpe a bulloni. La stanchezza li ha infatti traditi facendoli piazzare al quarto posto che d'altra parte premia notevolmente questa loro fatica invero inusitata.
Delle altre squadre eliminate nei quarti di finale ricorderemo poi la Barbarigo, nella quale si sono notati Berardi e De Felice II che ha avuto solo la sfortuna di incontrare sulla strada i vincitori del torneo, la Razzo, che non è riuscita a rendere quanto avrebbe dovuto data la presenza di alcuni atleti come Topi, Vecchietti, Menichelli, e la Merelli, che ricca di nomi è incappata in una giornata totalmente negativa. Infine degne di citazione l'Ariete e i Sorci Verdi, squadre giovani eliminate negli ultimi minuti dopo lotte accanite ed appassionanti, e le giovanissime Littorio e IV Novembre, che pur sonoramente sconfitte si sono battute con tenacia e grande entusiasmo.
(Il Giornale d'Italia, 2 luglio)
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