Giovedì 7 marzo 2024, Roberto Balzani, docente di Storia contemporanea dell’Università di Bologna, ha aperto la rassegna Eredi. Memorie ed eredità culturali tra distruzioni e ricostruzioni, organizzata dalla Biblioteca Gambalunga e dall’Istituto per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea della Provincia di Rimini, nell’ambito delle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della Liberazione di Rimini dall’occupazione nazifascista (21 settembre 1944).
Nella prima metà del ventesimo secolo, le città dell’Europa hanno sofferto la devastazione delle due Guerre mondiali, sia in termini di vite umane che di devastazione del patrimonio artistico e culturale. Un aspetto che ci conduce fra l’altro alle guerre del tempo presente, il cui obiettivo rimane la distruzione delle città non solo per ragioni strategiche, ma per colpire i valori identitari del nemico.
Per una città come Rimini, che vide quasi cancellate le tracce della sua storia urbana bimillenaria, gravemente lesionati o distrutti monumenti, chiese e palazzi, a causa dei bombardamenti aerei e navali, è cruciale indagare sul significato e le conseguenze delle devastazioni dei patrimoni culturali.
Roberto Balzani con la lezione Il senso del tempo e dei luoghi: i patrimoni culturali ha aperto la riflessione, interrogandosi sui valori che sono rappresentati e tramandati attraverso il patrimonio culturale, la sua centralità per tenere vivo il patto fra le generazioni.
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