00:20 "Kyrie"
09:35 "Prière des Orgues"
14:18 "Commune qui mundi nefas"
17:05 "Chant Ecclésiastique"
18:37 "Prière pour les voyageurs et les marins en danger de mort, à la très bonne et très auguste Vierge Marie, mère de Jésus"
19:28 "Prière pour le salut de mon âme"
Commento a cura di Diana Freda
"Brillante espressione dell’originalità di Erik Satie, artista stravagante e curioso innovatore.
Compose questo brano nel 1895, per organo e coro.
Il titolo, Messe des Pauvres, ci introduce in un’atmosfera languida, carica di misticismo e spiritualità. La cadenza degli accordi rigorosa ma mai severa, sembra che inviti alla contemplazione del suono. La struttura del brano articolata in piccoli segmenti ascendenti seguiti da note lunghe.
Anche la scrittura è sperimentale. Caratterizzata dall’assenza di linee di battuta e indicazione ritmica, si basa sulla contrapposizione tra frasi musicali a volte speculari. La presenza evidente di accordi dissonanti, sembra quasi voglia richiamare all’ascolto, producendo un caratteristico effetto malinconico.
Particolare è il suono, che sembra essere di tutt’altro strumento e che invece appartiene al Fender Rhodes, un pianoforte elettrico utilizzato prevalentemente nella musica jazz e rock, molto usato dai musicisti dei primi anni Settanta.
Questo strumento presenta un contenuto armonico non troppo evidente se non lo si esalta con il tocco delle dita sui tasti, necessita quindi di una dinamica preponderante, come notiamo all’ascolto. Il Maestro Varisco, in questa interpretazione, ce lo propone con un innovativo tentativo di commistione fra moderno e contemporaneo, forse col proposito di ricalcare lo spirito eclettico del compositore.
Il manoscritto di Messe des Pauvres fu pubblicato dopo la morte di Erik Satie, da Darius Milhaud suo amico musicista ed esecutore."
Diana Freda
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Il corso di Pratica e Lettura Pianistica offre ai ragazzi del Conservatorio di Santa Cecilia la possibilità di spaziare dentro un vasto perimetro storico musicale. Ne va che l'ampia offerta del repertorio pianistico offre loro la possibilità di confrontarsi con le varie anime che hanno agitato tutta la letteratura musicale dal 700 fino ai nostri giorni.
A dispetto della maggioranza degli iscritti che ovviamente sono strumentisti, per la prima volta ho avuto il piacere di annoverare tra i miei allievi una musicologa: Diana Freda.
Il corso in questione, per chi in realtà non intende affrontare l'attività concertistica, verte sull'ascolto e anche sulla pratica al pianoforte del candidato che, dovendosi confrontare con la propria intimità, aggiunge senz'altro, con la pratica della ricerca, un senso di maggiore comprensione alle sue specifiche competenze... La musicologia, appunto.
Mi auguro di essere stato all'altezza e avere insegnato a Diana se non altro il rispetto del testo musicale e l'attenta analisi dello stesso, perché i segreti che il testo nasconde suscitano le emozioni più profonde e comunicano la bellezza della ricerca... come le parole.
Diana Freda ha gentilmente accettato di commentare l'esecuzione della Messe des Pauvres di Satie, avvenuta con un pianoforte elettrico Fender Rhodes Mark I a 88 tasti, restaurato da Nino Bianchi.
Giovanni Maria Varisco
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Ripresa e postproduzione audio: Sam Catox
Realizzazione video: Tom Konno
Tecnico del pianoforte: Nino Bianchi
Негізгі бет Музыка Erik Satie - Messe des Pauvres - Giovanni Maria Varisco, al piano elettrico Rhodes
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