Per l'#operadellasettimana il direttore Valentino Nizzo presenta il gruppo bronzeo noto come l'Aratore di Arezzo, datato al 430-400 a.C. e rinvenuto in epoca imprecisata nei pressi dello scomparso mulino delle Gagliarde (Arezzo). Raffigura un momento fondamentale della vita rurale e contadina: un uomo, in abiti che denotano la sua condizione agiata, lavora la terra con un tradizionale aratro trainato da due possenti buoi. Accanto a lui una figura femminile, identificata con Menerva Ergane, nume tutelare del lavoro umano e legata al mito dell'invenzione del giogo e dell'aratro.
L'opera ci offre la visione dell'importanza del lavoro agricolo - di cui gli Etruschi erano maestri affermati - a cui conferisce una grande valenza rituale.
Oggi fa bella mostra di sé nella collezione kircheriana del nostro Museo, come lo specchio con la ninfa Vegoia, la cui spiegazione è presente qui: • #ETRUscopri: Specchio ... . E vi aspetta per essere ammirata dal vivo.
Негізгі бет #Etruscopri
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