2° incontro del ciclo
OPERE MONDO
a cura di Paolo Giovannetti e Filippo Pennacchio
Al suo quinto anno, il ciclo di incontri sulle Opere mondo della modernità e contemporaneità letteraria affronta un percorso che si snoda attraverso quattro secoli di letteratura e invita a riflettere sulle possibili accezioni del concetto stesso di "opera mondo", originariamente proposto da Franco Moretti. Da un'opera mondo paradigmatica come il Faust (1773-1832) di Johann Wolfgang Goethe si passa infatti a un ciclo di romanzi recentissimo, cioè L'amica geniale (2011-2014) di Elena Ferrante, che è anche uno fra i più notevoli successi mondiali, anzi globali, della letteratura contemporanea. E da un classico sui generis della letteratura inglese ed europea come Tristram Shandy (1759-1767) di Laurence Sterne si passa a un romanzo storico massimalista e postmoderno, o forse post-postmoderno, vale a dire Europe Central di William T. Vollmann (2005). Proprio per riflettere sui diversi significati della nozione di "opera mondo" e dei concetti limitrofi di "classico" e di "romanzo massimalista", il ciclo si aprirà con un incontro in cui verranno passati in rassegna nella loro esemplarità talvolta paradossale tre testi provenienti da momenti storici e da contesti letterari diversi: La certosa di Parma (1839) di Stendhal, La terra desolata (1922) di Thomas Stearns Eliot e Q (1999) di Luther Blissett.
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Негізгі бет Gabriella Rovagnati: Faust, di Johann Wolfgang Goethe OPERE MONDO
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