Mi guardo dal di fuori come fossimo due persone Osservo la mia mano che si muove la sua decisione Da fuori vedo chiaro, quel gesto non è vero E sento che in quel movimento io non c'ero A volte mi soffermo e guardo il fumo di una sigaretta La bocca resta aperta forse troppo, poi si chiude in fretta Si vede chiaramente che cerco un'espressione Che distacco, che fatica questa mia finzione Cerco un gesto, un gesto naturale Per essere sicuro che questo corpo è mio Cerco un gesto, un gesto naturale Intero come il nostro io E invece non so niente, sono a pezzi, non so più chi sono Capisco solo che continuamente io mi condiziono Devi essere come un uomo, come un santo, come un dio Per me ci sono sempre i come e non ci sono io Per tutte quelle cose buone che non ho ammazzato Chissà nella mia vita quante maschere ho costruito Queste maschere, ormai, sono una cosa mia Che dolore che fatica buttarle via Cerco un gesto, un gesto naturale Per essere sicuro che questo corpo è mio Cerco un gesto, un gesto naturale Intero come il nostro io Cerco un gesto, un gesto naturale Per essere sicuro che questo corpo è mio Cerco un gesto, un gesto naturale Intero come il nostro io, io.
@danielefilocamo
Жыл бұрын
CAPOLAVORO ASSOLUTO!!!!!!!
@Michele-ir1hl
4 жыл бұрын
Ti amo
@lucadipietro2310
3 жыл бұрын
Ti adoro
@lorenzogulli5034
2 жыл бұрын
Quasi Dio
@matteomatini8691
3 жыл бұрын
Beh ma anche secondo voi l'ha scritta dopo aver letto Uno,nessuno, centomila?? O almeno si è ispirato
@pietro.c
3 жыл бұрын
Luporini ha scritto i testi di Far Finta di essere Sani in seguito alla lettura de "L'io diviso" di Laing, e opere di altri autori quali Celine, Adorno, Cooper, Wilhelm Reich. Non ha mai citato Pirandello ma ciò non toglie che anche lui potrebbe averlo influenzato
@d.p.3191
2 жыл бұрын
Giorgio Gaber è stato allievo di Henri Thomasson, prima che Franco Battiato entrasse nel gruppo milanese credo presentato proprio da Gaber stesso. Thomasson fu allievo a sua volta di un allievo di G. I. Gurdjieff, quindi il gruppo era assolutamente regolare. In Questa canzone Gaber racconta una parte del suo lavoro su di sé. "Mi guardo dal di fuori come fossimo due persone osservo la mia mano che si muove la sua decisione da fuori vedo chiaro quel gesto non è vero e sento che in quel movimento io non c'ero" (1973/1974)
@gmc9817
6 ай бұрын
@@d.p.3191non sapevo che GG fosse entrato in contatto con quel Thomasson... Da quale fonte hai tratto l'informazione? Grazie!
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