In queste righe (tratte dalla seconda parte di "Oltre il linguaggio") Severino “dà una mano” (come egli suole dire) a portare alla luce il sottosuolo filosofico del pensiero di Giovanni Gentile, quel sottosuolo costituito da una struttura concettuale in grado di negare ogni significato eterno sulla base dell’evidenza del divenire ontologico. Nel caso di Gentile, il divenire ontologico s’identifica col soggetto, l’esperienza del divenire non è il divenire di una realtà esterna, ma è lo stesso divenire del soggetto, dove l’oggetto non si costituisce da sé (come indipendente, esterno ecc.) ma vien posto dal soggetto, la natura è prodotta, è creata dal soggetto secondo un processo (di creazione e distruzione) infinito.
- 5 жыл бұрын
Giovanni Gentile e la distruzione degli immutabili (Emanuele Severino)
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