Punto di partenza: Passo Pordoi (2242 m / funivia 2952 m)
Punto di arrivo: Passo Gardena (2137 m)
Durata: 6h
Lunghezza10,8 km
Dislivello: 304 metri a salire | 1119 metri a scendere
Periodo consigliato: da metà giugno a metà settembre.
Grandiosa traversata sui sentieri del Gruppo del Sella da Passo Gardena a Passo Pordoi passando per il Rifugio Cavazza al Pisciadù e il Piz Boè. Il percorso coincide in gran parte con porzione dell’Alta Via delle Dolomiti n. 2.
Un trekking spettacolare con partenza da Passo Pordoi alla scoperta di alcune tra le più belle cime delle Dolomiti: un itinerario nella natura selvaggia tra rocce, laghi e rifugi.
Il punto di partenza dell’itinerario è il Passo Pordoi.
Dal passo si sale al Sas Pordoi in funivia. Ovviamente per i più avventurosi è possibile anche salire a piedi.
In questo caso si percorre il sentiero 627 seguendo le indicazioni per il Rifugio Forcella Pordoi, a 2848 metri.
In questo caso l’escursione si allunga di circa 2 ore.
Dal momento però che la Traversata è già di per sé spettacolare, consigliamo di arrivare a Sas Pordoi direttamente in funivia.
Dalla stazione del Sas Pordoi la vista è spettacolare.
Il massicio del Sella si offre in tutta la sua bellezza, un paesaggio roccioso attraversato da canyon e punteggiato da bellissime torri di roccia.
Lo sguardo spazia oltre, ad ammirare altre cime dolomitich: il Sassolungo, la Marmolada il Monte Civetta.
Un ambiente unico e suggestivo, un deserto di roccia, solcato da spettacolari valli delimitate da ripide e frastagliate pareti.
Si continua lungo il sentiero nr 627 sino ad un bivio, con cartelli.
Il percorso per raggiungere Piz Boè è ripido, ma i passaggi più complicati sono attrezzati con cavi d’acciaio.
Si segue ora il segnavia nr 666/647 lungo pietraie e nevai.
Camminiamo in direzione della forcella d’Antersàss, sino al limite dell’altipiano, quotato 2966 metri.
Continuando per ripide pietraie, si giunge ad un gradone superabile con funi metalliche
Una volta in vetta comunque, la vista spettacolare ripaga di ogni fatica.
Si scende poi dal lato opposto per raggiungere il Rifugio Boè e ritornare sul sentiero nr. 627.
Si scende lungo il ripido vallone Pisciadù in fondo al quale si trovano il laghetto e l’omonimo rifugio (2587 m).
Seguendo le indicazioni (nr 666), si cammina sino al dirupo roccioso che delimita l’intaglio roccioso della Val Setùs.
In ripida discesa, con funi metalliche e pioli, si scende lungo il ripido canalone, spesso innevato anche in estate inoltrata.
Da non perdere, tra alte mura dolomitiche e infiniti ghiaioni, spunta il laghetto Pisciadù, a fianco del Rifugio Franco Cavazza.
Негізгі бет Grande traversata del Sella
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