Due o tre cose che so delle storie del mio paese a metà del secolo scorso.
Il clima birichino di questi giorni ha riportato alla mia memoria una serie di accadimenti nella mia Gualdo di quasi sessant'anni fa', intorno al 30 maggio del 1957, festa dell'Ascensione di N.S.
Ricordo che la giovane associazione turistica locale, la Pro Tadino, aveva programmato per quella data la sua prima grande manifestazione, una "Sagra del fiore" sui prati della Valsorda collegata da poco a Gualdo da una gradevole strada panoramica che attraversava, e attraversa ancor oggi, una bella refrigerante pineta. Per il lancio di quell'evento fu stampata un'accattivante locandina, ideata e realizzata dal giovane direttore dell'Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Perugia, Giuseppe Agozzino, un siciliano appena trasferitosi in Umbria, che - tra l'aprile e il maggio di quell'anno - aveva donato alla stessa Pro Tadino, oltre al disegno della locandina, qualche decina di foto d'autore da lui scattate sulle montagne dell'Appennino gualdese, utili per una prima campagna di promozione turistica della città della ceramica.
Fu, quello, un gesto di grandissima generosità da parte di un giovane poliedrico professionista che, nei successivi quarant'anni, di strada ne farà tanta in ruoli eccellenti di promotore turistico e culturale di Perugia e dell'Umbria.
Con lui, anche noi giovani attivisti di quella giovane Pro Tadino, abbiamo provato a sognare "cultura e turismo" per la nostra Gualdo.
Per la cronaca quella tanto attesa "Sagra del fiore", la prima di una bella serie, non fu poi celebrata quel 30 maggio 1957 e rinviata, perché sulla Valsorda e sulle montagne che la circondano cadde, improvvisa, una copiosa nevicata.
Da un ricordo di Angelo Barberini.
Негізгі бет GUALDO MIA ""SOGNANDO CULTURA E TURISMO""
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