Prima che volino, per il momento si vedono le prime auto che si guidano da sole grazie all’intelligenza artificiale. Se da un lato è sicuramente un passo in avanti per aumentare la sicurezza stradale, dall’altro ci si interroga sulla normativa in vigore e su come le regole che oggi valgono per il conducente potranno valere in futuro per lo stesso o per il produttore che propone il pilota automatico. A parlarne è il professore di diritto comparato all’Università di Padova Giovanni Cinà per la rubrica Caffè Dec, in collaborazione con il Cur di Rovigo.
“Partiamo con il definire due cose diverse - inizia Cinà - poiché l’auto self-driving è quella in cui il conducente c’è ma viene aiutato nella guida. Deve pertanto essere sempre allerta. Diverso è il caso dell’auto driverless, cioè completamente senza conducente, ma questo è ancora un po’ distante da noi. Come ogni tecnologia ci sono pro e contro, dipende da come si è in grado di svilupparla. Innanzitutto, una stima: con un’auto a guida semi-automatica, potrebbe ridursi il numero degli incidenti addirittura per il 90 per cento. Questo non significa che possano esserci anche altre criticità”.
Негізгі бет Guida automatica, di chi la colpa?
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