Annosa questione quella dell' hifi, risorta prepotentemente nel periodo della falsa pandemia, dovendo stare in casa le scelte erano fare i cretini sui tetti a cantare inni, stare in casa ad acquistare su internet o ascoltare musica.
E'stato in quel periodo che è riesplosa la mania e l' esaltazione dell' hifi, in quei periodi quasi tutti sono diventati "audiofili", fino alla settimana prima nessuno sapeva neppure chi fosse Pionneer o Sansui, la settimana dopo tutti mega esperti in elettronica, docenti di hifi e grandi conoscitori dei marchi, ma ho notato che, pressoche tutti sono rimasti ignoranti in fatto di conoscenza musicale, praticamente come lo erano già da prima e, tutt' ora dopo quattro anni di dottorato in audiofilia, la conoscenza della musica è rimasta tale e quale, cioè zero, l' importante conoscere i marchi, esaltarsi e fare della filosofia da illuminati con la luce spenta.
Bene, dopo quattro anni di megaesaltazione, deliri, e fanatismo, sto notando un certo ravvedimento in seno a questa plebaglia dell' hiend-audiofilo, oltre ad un certo calo di passione, d' altra parte anche l' hifi è una moda, come il collezionismo, il modellismo, ed altre branchie dei divertimenti.
Ricordo che, negli anni 70 spopolava il tennis e tutti erano dei Panatta, negli anni ho delirio estremo per lo sci e tutti erano degli Alberto Tomba, negli anni 90 tutti erano iper esaltati del ciclismo e tutti erano dei Pantani, negli anni 2000 fuori di testa per motociclismo e tutti erano Valentino Rossi, negli anni 2010 la Ferrari ha fatto schifo e nessuno era pilota di formula uno, mentre nel 2020 tutti rincoglioniti, meno qualcuno, con la stereofonia e, tutt' ora ne subiamo le conseguenze.
Cambiano i tempi, cambiano le mode, cambia il modo di esaltarsi e farsi vedere, daltra parte è cosi che deve essere, altrimenti se, ogni periodo non si sostituisce il sistema di giocare, i venditori di giocattoli muoiono di fame, evidentemente siamo negli anni della cosi detta "hifi".
Chi invece questa passione se la porta avanti da decenni non si monta cosi tanto la testa, essendo una cosa "normale" ascoltare la musica, mentre chi cavalca la moda che, solitamente dura dai 3 ai 5 anni nel lato maschile, mentre nel lato femminile dura aolo un anno od una stagione.
Quindi la moda è esaltarsi nella maniera piu esaperata e demenziale possibile, complice pure il delirante ed assatanato programma pubblicitario che deve ovviamente fare pressioni in un periodo limitato di tempo di 2 o 4 anni, dopo di che cala il sipario per almeno una decina d' anni finche poi faranno ritornare questa moda.
Secondo me siamo nella fase che volge al termine in questo settore, al massimo durerà ancora qualche mese questa spinta mediatica, quindi importatori, distributori, negozianti e bottegai devono premere e spingere fino all' ossessione questa pratica, altrimenti poi rischiano veramente di ritrovarsi decine di migliaia di euro di ferro.vecchio in casa che dovranno svendere.
Mentre durerà ad oltranza la passione dell' ascolto della musica, sopratutto nelle persone che non "aderiscono" alle mode passeggere, ma sempre state attente alla qualità dell' ascolto e non alla bellezza estetica o dei marchi scritti davanti come invece è di tendenza oggi.
Saper ascoltare la musica è una cosa, esaltarsi per i marchi è un' altra, quindi, chi ascolta la musica non si pone limiti di tempo, di mode o altro, mentre chi guarda solo i marchi e le loro estetiche, a medio termine passeranno poi ad altri trastulli, quindi l' hifi non farà piu presa in questo senso e, la conseguenza sarà quella di vedere chiudere negozi e relegare sempre di piu tale prodotto nei mercatoni di elettrodomestici ed elettronica, come del resto sta già succedendo.
Il periodo della pandemia inventata a livello psicologico è terminata come postumi del 2020 - 2022, quindi anche a certe passioni, adesso stiamo vivendo gli ultimi strascichi dello stare in casa e, quindi la gente è piu portata a fare cose che richiedano lo stare fuori casa.
Mentre chi è veramente appassionato di ascolto musicale, continuerà con il suo impianto a gratificarsi, il vero audiofilo non è quello che cambia pezzi di stereo ogni settimana o mese, ma quello che, una volta raggiunto un grado soddisfacente di ascolto con l' impianto audio, si tiene quello e non ingrassa inutilmente venditori e bottegai.
Oggi finiti due filtri del kit Vivaldi 302 destinati a Milano, oltre ad avere aggiornato i miei delle 382
Негізгі бет Hifi - le casse da 15-20mila euro vi raccontano la verità o sono false come molti bottegai?
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