Ricominciamo a sfogliare i quaderni con a -b - c ... della storia dell' hifi, ritorniamo a vedere dove tutto è iniziato e, dove tutto, dove tutto ha avuto origine e, dove nessuno ha avuto la possibilità di seguire questo percorso, probabilmente perche all' epoca poco interessava, probabilmente perche all' epoca non era una disciplina conosciuta, probabilmente perche all' epoca la gente aveva altri problemi nella vita, una hifi nascosta, relegata a pochi eletti, misconosciuta a livello paesano, ed infine poco praticata dalla massa.
Erano ancora i periodi, anni 1970 - 1973 in cui le fonovaligie vincevano la battaglia contro gli elementi separati della nuova era dell' alta fedeltà e, dove i negozi di paese, pieni di apparecchietti in auge dagli anni 60, difficilmente sostituivano tutto per fare posto alla nuova era, quindi continuavano con le radioline, con le valigette e giradischi, con i mobiletti con dentro radio e giradischi, ma non si stavano ancora accorgendo che, i tempi erano maturi per il cambio epocale.
Solo pochi "adepti" alla setta della nuova hifi nei centri cittadini, dove probabilmente il flusso di denaro era piu concentrato, nascevano i nuovi negozi dedicati a questa nuova ricerca del suono, mentre altri piu tradizionalisti con dentro ferri da stiro, fonovaligie e lucidatrici cominciavano a svegliarsi e mettere pure loro qualche Philips, Grundig, Phonola, Wega, Magnadyne, Brionvega, eccetera, cercando di mantenere la clientela che, inesorabilmente si spostava dove iniziavano a distribuire nuovi prodotti, marchi sconosciuti ma che facevano cose avveniristiche tutte in alluminio come la Pioneer, la Toshiba e la Sansui, ma, in Europa iniziava il contrattacco con la Grunding, la Braun, la Normende ed altre marche troppo tradizionaliste come la Saba, Telefunken, Meriphone, Uher e tante altre.
Mentre in Italia, senza saperlo, stavano tramontando le Geloso, Minerva, Lesa, Icom, Marelli, Mivar, eccetera, pensando che, la nuova entry level delle apparecchiature giapponesi fosse solo una illusione temporanea, ma le cose, come le sappiamo dagli eventi, non sono state clementi con i marchi sopracitati che, dopo avere cercato di resistere, hanno ceduto il passo e, non essendo coerenti del mercato che, inesorabilmente, "voleva" cose nuove e non piu relegate al tinello del nonno, ma alla sala del giovane, una alla volta ha dovuto fare i conti con le nuove realtà.
La storia che è terminata nel 1979 con gli ultimi Selezione dal Readest Digest, ha perso per strada tutti quei marchi storici che, in Italia erano iniziati negli anni 30 e 40, un po perche la moda richiedeva nuove cose, ed un po perchè il mondo tradizionalista anteguerra proponeva solamente cose oramai vecchie di 20 anni e quindi destinate a scomparire.
Ricordo l' ultimo negozio di Desenzano del Garda, di Rivoltella del garda e di Sirmione con i rispttivi proprietari oramai tutti defunti degli anni citati, come Bovina e Sinigaglia Alfreso con i loro negozietti di paese che, nei primissimi anni 70, ma reduci dagli oramai terminati anni 1960, procastinavano a vendere quei prodotti, ultimo acquisto da parte di mia mamma è stato il televisore stereo della Blaupunkt, tutto bianco con le casse separate, designer Braun, eravamo attorno alla metà anni 1980, dopo di che il signor Alfredo, nostro grande amico di famiglia oramai attempato e con le sue malattie, ha ceduto il passo all' inesorabile.
Oggi i piu giovani vivono con il cervello dentro lo smartfone, non sanno piu distinguere il virtuale dalla realtà e, quando racconti qeueste cose, si mettono a ridere come noi fossimo dei contastorie o di esseri di un pianeta esploso milioni di anni fa.
Purtroppo nei nostri giorni si affacciano al mondo dell' hifi tutti quei baldi giovanotti che non conoscono nulla, non sanno nulla, non hanno visto nulla ed infine non hanno vissuto nulla di questa epoca, quindi per loro è tutta una farsa e tutta una invenzione, di conseguenza, quando entrano nei nuovi negozi gestiti da altrettanti giovani che non hanno neppure la minima percezione delle cose, neppure la minima conoscenza, tranne che vedere di tanto in tanto qualche apparecchio ed avere sentito i racconti dei loro genitori, ma piu di questo non sanno, essendo allo stesso livello mentale dei loro "amici - clienti", vendono merda, porcheria, letame, segatura, lamierini di ferro, e sopratutto tante lucine azzurre e violetto che tanto piacciono a coloro che non sanno completamente nulla dlla vera hifi degli anni 1970 - 1980, daltronde non erano anora nati e, neppure i loro genitori sapevano di generare simili nullità, visto che all' epoca forse avevano 8 o 10 anni, quindi, è perfettamente capibile e comprensibile l' ignoranza e l' insipidezza delle due ultime generazioni che, pensano di sapere tutto solo perche stanno 10 ore al giorno con lo smarfone in mano, al contrario di chi, come noi un pochino piu attempati e piu immersi in questo mondo, questi eventi storici li abbiamo vissuti in prima persona ed età matura.
Негізгі бет Hifi & Professionale - ripassiamo la storia - si impara dalle elementari, non dall' università
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