Grazie mille per il tuo film !!! Sei genio veramente!
@wasnotavailable
2 ай бұрын
Ciao Andrea, ti ringrazio per i suggerimenti e il "vostro" punto di vista. L'idea che mi ero fatto e le accortezze che ho sempre cercato di avere sono in linea con quello che consigli, e questo non può che farmi piacere. Tuttavia, sui "capitoli" 7 ed 8 (che ritengo tra i più importanti, in quanto si parla di rapporti umani), non credo ci sia "simmetria" ed uguaglianza tra le parti: non sempre l'azienda o il recruiter incaricato rispetta allo stesso modo la persona ed il tempo che il candidato dedica. Purtroppo probabilmente è così "per design", in quanto chi ha il coltello dalla parte del manico siete voi, e ci può stare. Però parlare di rispetto e sincerità in un'interazione come quella dei colloqui mi sembra un po' sbilanciato come discorso. Nella mia piccola e modesta esperienza è sempre stato più umano, sincero e diretto il rapporto con clienti diretti o piccole realtà. Con realtà più grandi e con nomi anche importanti, che stessi facendo un colloquio per assunzione o per comunicazione interna in realtà in cui già lavoravo, ho spesso trovato tutto fuorché sincerità e rispetto (soprattutto del mio tempo). Sicuramente comunicazione efficace ed educata (siete preparati, mica i primi che passano per strada), ma di lì a considerarlo un vero rapporto umano secondo me ne passa. Sono sicuro tu non sia così e presto cercherò di guardare anche gli altri tuoi video, ma cosa ne pensi a riguardo? Io sono sempre sincero e trasparente, dentro e fuori dal mondo lavorativo, ma non riesco a vedere i colloqui come qualcosa di "reale", non so se ho reso il concetto. Mi occupo di informatica ed in particolare di sicurezza, settore che mi sembra relativamente pagato anche poco in Italia rispetto al resto del mondo o rispetto a quello che si può fare come libero professionista. Gli iter sono sempre molto lunghi ed impegnativi, con altissimi requisiti che sono per forza di cose leggermente diversi per ogni azienda, e visto che il possibile ritorno finale offerto non è sempre competitivo, spesso tutto il processo perde un po' di efficacia (secondo me). Altra domanda (forse troppo cruda?) sull'autenticità dei colloqui: comprendo l'importanza di avere stima nei confronti dell'azienda e della posizione che si va a ricoprire, ma mi sembra che nel mondo del lavoro ci sia un alone (comprensibile) di falsità anche su questo punto. Ovvero: cerco lavoro perché ho bisogno di lavorare, e quindi ho bisogno di soldi, e lo faccio cercando di fare del mio meglio facendo la cosa che mi riesce meglio, ma sappiamo tutti che potremmo fare cose molto più interessanti, divertenti ed utili. Alla fine stai solo dando il contributo per sviluppare o fornire un servizio più o meno di dubbio valore morale, etico, o innovativo, ma che sicuramente ha un buon valore commerciale, almeno per l'azienda. Ecco, nell'ottica di essere schietti, non capisco quest'ossessione un po' forzata per la "mission" dell'azienda. In poche parole, se si vuole maggiore autenticità in questo tipo di rapporti, bisognerebbe essere un po' più concreti e ricordarci di che cosa si sta parlando. Alla fine siamo tutti mercenari :) Grazie per la pazienza se sei arrivato fino a qua e sarò curioso di sapere il tuo punto di vista a riguardo. In bocca al lupo con il canale e buone vacanze (spero) ❤
@andrea_giaquinta
2 ай бұрын
Grazie a te del commento più che approfondito e che mi fa piacere ricevere! Il tuo punto d'osservazione è importante e ho avuto anche modo di lavorare nel recruiting per figure IT, quindi ben so a cosa ti riferisca. Di base ritengo che i valori dell'onestà intellettuale, della trasparenza tra le parti e della sincerità reciproca dovrebbero essere diffuse a tutti i livelli, ma realisticamente parlando, chi applica concretamente questi valori è, ahimè, una netta minoranza, sia che parliamo di aziende, che di candidati, quanto di recruiter. Personalmente, sono fermamente convinto che il nocciolo della questione sia di rispecchiare ciò in cui crediamo veramente e che se qualcosa non risuona con noi, aver sempre presente che non dovremmo sacrificare i nostri valori a favore di altro, con tutto il rischio che ciò comporta. A dimostrazione di ciò, io stesso non molto tempo fa ho svolto un colloquio da candidato per un'azienda nella quale non ho intravisto questo rapporto tra valori condivisi, e senza battere ciglio alla prima red flag ho ringraziato e salutato. Per me contano molto gli obiettivi condivisi, quindi se già nelle prime fasi questo non c'è, così come in un rapporto di coppia, starei solo a perdere tempo e a far perdere tempo. Quanto invece al rapporto asimmetrico, anche lì, sono valori in cui credo e che porto avanti nel mio lavoro, ben consapevole che magari dall'altro lato non ci sia lo stesso obiettivo: tante volte mi sono ritrovato a dover lavorare per realtà che non offrivano granché, ma con i candidati ho sempre cercato di mantenere il massimo della trasparenza anche a mio discapito, perché, come sopra, avrei solo fatto perdere tempo alle parti coinvolte. E se ai tempi avessi potuto scegliere per quali aziende lavorare, avrei scelto solo quelle con cui mi trovavo allineato, che rispecchiassero i miei valori. Per concludere, quello che racconto in questo, come anche in altri video, è che basta essere onesti con se stessi per capire quali scelte compiere, agendo anche consapevoli che 9 volte su 10 non troveremo lo stesso trattamento ricambiato, ma con l'obiettivo che quell'unica possibilità rimasta possa essere ciò che davvero cerchiamo (posto che siamo consci di ciò che andiamo cercando). Spero di averti dato qualche altro spunto sul mio punto di vista 😃
@wasnotavailable
2 ай бұрын
Ciao Andrea, grazie della risposta, sono d'accordo con te, dovrebbe essere importante ritrovarsi nei valori dell'azienda per cui ci si sta candidando, anche se non sempre facile. Se posso permettermi un suggerimento per un futuro video, sarebbe molto interessante approfondire il tema delle "red flag": sia da un punto di vista personale, che come giustamente dici ognuno deve delineare autonomamente, sia da un punto di vista più oggettivo, nel senso di vere e proprie pratiche scorrette che non dovrebbero esserci (magari anche per legge). È molto importante il lavoro di divulgazione/informazione che fai, perché per quanto ci siano persone fantastiche e preparatissime nei propri ambiti, siamo un po' tutti dei principianti quando si parla di colloqui e ricerca del lavoro. Buon proseguimento, a presto! :)
@andrea_giaquinta
2 ай бұрын
@wasnotavailable grazie a te del suggerimento ed anzi, spero che qualche altro dei miei video possa anche avvicinarsi a questa tua curiosità, ma di certo non mancherò in prossime occasioni di raccontare qualche altra sfaccettatura in linea con quest'argomento A presto! 😁
@MaddyZoo97
3 ай бұрын
Io sono una persona molto trasparente ma molto spesso in ambito lavorativo ti rende vulnerabile, proprio perché non tutti sono trasparenti 😞
@andrea_giaquinta
3 ай бұрын
Me ne rendo conto, a volte non è semplice... 😕
@Leonardo-hd6wt
3 ай бұрын
Non concordo sulla parte dei social, non è detto che il comportamento online coincida col comportamento dal vivo, spesso quando si è sui social può capitare che si facciano o dicano cose in modi che non faresti mai dal vivo, sia in negativo che in positivo. Io ad esempio nei social posso sembrare una persona super espansiva, estroversa che scherza sempre e che tende ad aprire discussioni accese ma dal vivo sono una persona estremamente calma, seria e tranquilla. Non so, tenere conto dei social per capire come si comporta una persona a lavoro mi sembra che possa un po' sviare l'analisi del candidato. Comunque in caso consiglio sempre di usare un Nick-name e non nome e cognome per evitare di essere trovati nei social da persone che non ci interessano.
@andrea_giaquinta
3 ай бұрын
Leonardo, grazie per il tuo commento, apprezzo molto Trovo che in linea di massima tu abbia ragione! Tuttavia, il punto è che i Recruiter quest'analisi sempre più di frequente la fanno, soprattutto quando si è in fase avanzata di selezione, per confermare che si tratti di una persona di interesse. Certo, così come si può essere un alter-ego sui social, ci si può pure mostrare in modo diverso da come siamo durante tutta la selezione, e poi sul luogo di lavoro essere tutt' altri, in bene o in male. Diciamo che sicuramente quello del Social Recruiting è un metodo fallibile, come tanti altri, ma è anche vero che non si può ignorare venga impiegato. D'altra parte, se creano interi corsi e Master proprio per utilizzarlo al meglio, va considerato comunque un metodo di comprensione di chi ci sia dall'altra parte, come mettere insieme quante più informazioni possibili da più prospettive e creare così un modello comportamentale della persona. Questo è lo scopo, in fin dei conti
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