Il piroscafo Como, costruito dalla Escher&Wyss di Zurigo per conto della Società Italiana, entrò in servizio nel 1874, insieme al gemello Lecco.
Dopo pochi mesi la Società Italiana si fondeva con la Società Lariana, dando origine alle Società Riunite ed il Como veniva a far parte della loro flotta.
Essendo di dimensioni meno grandi dei due piroscafi gemelli Lombardia ed Elvezia, venivano utilizzati più spesso per il normale servizio di linea.
Nel luglio 1895 il Como ebbe una collisione con il piroscafo "Menaggio", tra Torno e Moltrasio. Il Como, nell'oltrepassare la punta di Torno non diede il solito fischio che ne segnalava la presenza, ed il piroscafo Menaggio arrivò lanciato nella fiancata del Como provocando una larga falla a prua, con danni alla ritirata ed alla cucina.
Negli anni seguenti si verificarono alcuni arenamenti del piroscafo, causati dal buio o dalla nebbia.
Nel maggio 1910 il Como trasportò a Tremezzo il duca Giorgio, regnante di casa Sassonia Meiningen, con la consorte ed il numeroso seguito.
Il Como rimase in servizio nel primo dopoguerra, contribuendo a risollevare le sorti economiche della Lariana, in quegli anni in profonda crisi.
Il 9 ottobre 1921 il Como ospitò la prima gita del "Fascio Comasco di Combattimento" e 1° aprile 1922, ospitò a bordo Re Alberto e la Regina Elisabetta del Belgio, giunti a Como su invito dell'accademia di Brera per recarsi all'Isola Comacina, fino a pochi anni prima possesso della casa regnante belga
Il 22 maggio 1923 il Como fece da scorta al piroscafo Lecco che recava a Bellagio il principe Umberto di Savoia, giunto sul Lario per le commemorazioni manzoniane.
Il 6 giugno 1926 a bordo del Como, per iniziativa del Grand Hotel Villa d'Este si tenne una sfarzosa festa, che riscosse un grande successo; per l'occasione sul piroscafo venne installata una sagoma del famoso dirigibile Norge.
Il successivo 2 novembre 1926 il Como portò le autorità da Como al cantiere di Dervio per assistere al varo del piroscafo 28 Ottobre. Appena terminato il varo si scatenò una forte grandinata, che costrinse le autorità a ripararsi sul Como.
Il Como sul finire degli anni '30 venne dotato di nuove sovrastrutture, meno imponenti e più moderne; in particolare fu eliminato il grande salone di poppa, preferendo un ponte aperto, mentre la coperta venne resa più spaziosa e la portata ridotta a 550 passeggeri.
Il 31 gennaio 1945 venne attaccato al pontile di Onno da una squadriglia di cacciabombardieri anglo-americani, per cui tornò in servizio soltanto a guerra finita, tra i pochi piroscafi ancora efficienti della Lariana.
Nel 1952, alla cessazione del servizio della Lariana, il Como fu rifiutato dalla Gestione Governativa, e venne posto in disarmo alla diga.
Nel 1953 compì il suo ultimo viaggio verso il cantiere di Dervio, dove venne demolito.
Storia rielaborata da consultazione di due fonti:
Digilander.libero.it/lariana/Flotta/Flotta Storica e
I battelli del Lario - M. Gozzi - Ed. Mondadori
SCHEDA SINTETICA
Tipo Natante Piroscafo salone
Costruttore Escher&Wyss - Zurigo
Tipo di scafo Acciaio, prora dritta, poppa ellittica
Anno Varo 1874
Anno Rimodernamento 1924 - 1940
Anno Demolizione 1953
DIMENSIONI
Lunghezza 53,17 mt
Larghezza 10,68 mt
Dislocamento 267 t
Portata Totale 500 passeggeri (1874)
800 passeggeri (1924)
550 passeggeri (1937)
DATI TECNICI
Costruttore Escher&Wiss - Zurigo
Tipo di macchina macchina a vapore a bassa pressione
diagonale oscillante
Potenza 450CV
Combustibile Carbone
Propulsione 2 Ruote a pale
Inversione Al Motore
Негізгі бет I PIROSCAFI DEL LARIO C'ERA UNA VOLTA IL PIROSCAFO COMO
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