I PIROSCAFI DEL LARIO
C’ERA UNA VOLTA IL PIROSCAFO UNIONE
Nel 1858 la Lariana decise di costruire un nuovo piroscafo moderno ed aggiornato alle novità tecniche, impostando in primavera, presso la Riva dell'Olmo a Como, l’Unione.
L'Unione è stato il primo piroscafo mezzo salone del lago di Como, dallo scafo in acciaio, dalla linea elegante, con la prua a collo di cigno e la poppa ellittica
La macchina venne realizzata dalla Escher&Wyss di Zurigo ed il nuovo piroscafo venne varato già nell'estate 1858 entrando immediatamente in servizio.
Nel 1859 fu coinvolto nella Seconda Guerra d'Indipendenza: inizialmente fu requisito dagli austriaci, ma poi si allontanò da Como per sottrarsi agli ordini del comando austriaco. Dopo la conquista della città di Como da parte dei garibaldini l'Unione rientrò nel capoluogo, ed il 4 giugno 1859 accolse a bordo il generale Garibaldi e i suoi volontari, trasportandoli a Lecco per liberarla.
Nel tempo le sovrastrutture dell'Unione vennero più volte migliorate, con la copertura dello spazio tra i tamburi e sul ponte superiore venne realizzata una cabina di comando per proteggere timoniere e strumenti, fino ad allora esposti alle intemperie.
Venne sempre mantenuto il caratteristico terrazzino ribassato rispetto al ponte posto all'estremità poppiera, caratteristica per lungo tempo dell'Unione.
Domenica 19 dicembre 1893 giunse a Bellagio, sotto il nome di Lady Parker, l'imperatrice Elisabetta d'Austria (la celebre Sissi) e la sovrana viaggiò da Como a Bellagio a bordo dell'Unione.
Nel primo decennio del '900 entrarono in esercizio molti nuovi piroscafi e quelli coetanei furono messi in disarmo, ma l’Unione rimase più che mai attivo anche durante la crisi del dopoguerra
Il 4 aprile 1929 l'Unione inaugurò lo scalo d'alaggio del nuovo cantiere di Dervio, dove fu sottoposto ad un controllo approfondito e completo dello scafo ed a modificare la bella ma ormai antiquata prua a collo di cigno e viene fornito di una nuova macchina più potente.
Poi il piroscafo venne portato a Tavernola, per la ricostruzione delle sovrastrutture e degli arredi interni
Le fiancate del piroscafo, in ossequio al regime, vennero decorate con l'effige del fascio littorio, ed anche il carattere usato per il nome del piroscafo era di chiara impronta razionalista.
L’Unione ebbe la fortuna di uscire indenne dal triste periodo degli attacchi aerei anglo-americani ed essendo uno dei battelli meglio mantenuto, nel 1950 la Lariana progettava di trasformare i bruciatori delle caldaie dell'"Unione" da carbone a nafta, nonostante la sua venerabile età.
Però la Gestione Governativa, subentrando alla Lariana, costretta a cessare il servizio del trasporto lacustre; scartò, oltre alla maggior parte dei piroscafi anche l'Unione, che rimase di proprietà della "Lariana", ma addirittura privo del permesso di navigare.
Nel 1953 l’Unione lasciò per l'ultima volta il porto di Como, alla volta di Dervio per la demolizione.
L'ultimo viaggio dell'Unione venne vissuto con tristezza da parte di tutte le popolazioni del lago.
Storia rielaborata da consultazione di due fonti:
Digilander.libero.it/lariana/Flotta/Flotta Storica e
I battelli del Lario - M. Gozzi - Ed. Mondadori
SCHEDA SINTETICA
Tipo Natante Piroscafo mezzo salone
Costruttore Escher&Wyss - Zurigo
Tipo di scafo Acciaio, prora a collo di cigno, poppa ellittica
Dopo il rimodernamento del 1929 Acciaio, prora dritta, poppa ellittica
Anno Varo 1858
Anno Rimodernamento 1929
Anno Demolizione 1953
DIMENSIONI
Lunghezza 47 mt
Larghezza 8,50 mt
Dislocamento 143 t
Portata Totale 300 passeggeri
DATI TECNICI
Costruttore Escher&Wiss - Zurigo
Tipo di macchina macchina a vapore a bassa pressione
verticale oscillante
Potenza 45 CV
Dopo il rimodernamento del 1929 macchina a vapore a triplice espansione
a cilindri oscillanti
Potenza 250 CV
Combustibile Carbone
Propulsione 2 Ruote a pale
Inversione Al Motore
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