Nessuno, né chi vive ad Asolo, né chi sceglie di visitarla, può resistere ai colori di Villa Freya e del suo magnifico giardino, nascosto dietro a un semplice muretto su via Forestuzzo.
Sono ancora in molti a ricordare la scrittrice inglese alla guida di una Vespa rossa o di una Spider gialla, sempre vestita elegantemente, e in questo luogo il suo ricordo appare come ancora più vivido e vicino: è stata questa figura, per certi versi eccentrica, a portare molta della cultura orientale tra le mura del borgo, già abituato a influenze forestiere.
Attraverso il racconto di Laura Serafin, guida turistica per la città di Asolo, è possibile ricostruire la storia degli ultimi anni di Freya Stark semplicemente passeggiando per i colorati corridoi fioriti del parco. In realtà la storia della villa inizia ben prima dell’arrivo della Stark: la struttura era già presente tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo ed era appartenuta ad altri tre personaggi illustri, il sacerdote Pietro Basso prima, poi un certo Pompeo Krum e infine il paesaggista Herbert Young Hammerton.
Негізгі бет I segreti di Villa Freya: dai mille colori di una primavera spontanea ai resti di un teatro romano
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