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INDICE
0:00 introduzione
0:50 Porcospino
1:00 caratteristiche Riccio selvatico
1:17 aculei del riccio
2:33 impronte del riccio
3:00 evoluzione dal Deinogalerix
3:41 ricci dell'isola di Alderney
4:00 specie del genere Erinaceus
4:33 cosa mangiano i ricci
5:27 il letargo
6:18 socialità dei ricci
7:07 cuccioli
7:24 soccorrere un riccio
7:57 legge sui ricci domestici in Italia
Spesso capita di vederlo sul ciglio delle strade di campagna, ma in questo video lo esamineremo da vicino e conosceremo le sue abitudini. Scopriremo anche quali sono le diverse specie esistenti, cosa fare se ci ritroviamo davanti ad un esemplare e cosa dice la legge dello Stato italiano riguardo l’allevamento dei ricci in casa.Nel linguaggio comune non è da confondere con il Porcospino, che è, invece, il secondo nome con cui viene chiamato l’Istrice. Il riccio che si trova nei nostri sottoboschi è il riccio comune o riccio europeo (Erinaceus europaeus). Esso ha un piccolo muso allungato, il collo corto e la parte posteriore arrotondata, che insieme gli conferiscono la forma di una pera rivestita di aculei. Gli aculei sono in realtà dei peli che si sono modificati ricoprendosi di cheratina; sono lunghi 2 cm, appuntiti, cavi all’interno e striati trasversalmente di bianco. Negli esemplari adulti sono circa 6.000 o anche più e insieme all’ispido pelo cambiano colore a seconda delle stagioni: sono marroncino scuro nel periodo invernale e di qualche gradazione più chiara nel periodo estivo. Gli aculei del Riccio non si staccano e non sono velenosi, ma possono provocare ferite anche profonde. Ogni aculeo è dotato di un muscolo innervato, che lo fa drizzare pur rimanendo flessibile.
Questo oltre a proteggere il riccio dagli aggressori, lo preserva da danni dovuti a cadute o urti, anche se, non è sufficiente a salvarlo dagli investimenti delle automobili. Esso riesce ad appallottolarsi su se stesso grazie ad una fascia muscolare che si trova sulla schiena e che contraendosi racchiude tutto il corpo in un sacco cutaneo. Unito agli aculei, è uno scudo che risulta molto efficace, eccetto che con le volpi, che urinandogli sopra lo costringono ad uscire dalla corazza e lo finiscono mordendolo sul muso, che è una parte molto delicata.
Le gambe sono molto corte, al contrario dei piedi, che hanno forma allungata e 5 dita dotate di unghie appuntite. Un’ altra caratteristica particolare è che le impronte lasciate dalle zampe anteriori sono diverse da quelle lasciate dalle zampe posteriori, tanto da trarre in inganno e far sembrare che si tratti di tracce lasciate da due animali differenti.La coda è cortissima, circa 2,5 cm e nel complesso il riccio adulto misura tra i 25 e i 27 cm e si aggira intorno al Kg di peso.Su orecchie, zampe e naso non ha peli e la pelle è di colore nero. Olfatto ed udito sono molto sviluppati e il naso oltre ad essere continuamente umido è anche mobile.Alcuni suoi caratteri sono molto arcaici, come la conformazione dei denti e del cervello, infatti , rispetto ai suoi antenati (Deinogalerix), che popolavano la terra da prima che i Dinosauri si estinguessero, si è evoluto prevalentemente per l’evoluzione degli aculei. Sull’isola di Alderney, nel Canale della Manica, i ricci presentano una mutazione che li porta ad avere una colorazione uniforme color crema e infatti vengono chiamate ‘’spike girls’’, cioè ‘’ragazze spinose’’ e hanno la peculiarità di non venire attaccate dalle pulci.Il Riccio comune ha tantissime sottospecie ed è diffuso nella maggior parte dell’Europa. E’ riuscito ad approdare anche in Nuova Zelanda, attraverso delle balle di fieno in cui si nascondeva durante il letargo.Ma oltre alla specie E.europaeus, ne esistono altre 3. La specie E.romanicus, chiamata Riccio nordico dal petto bianco; la E. concolor o Riccio orientale e infine la E. amurensis, detto Riccio dell’Amur o della Manciuria.Il riccio è un animale onnivoro; si nutre di lumache, lombrichi, insetti e millepiedi, ma anche piccoli rettili, anfibi e uova che trova nei nidi. Dal suo aspetto goffo non si direbbe, ma si tratta di un abilissimo cacciatore di topi e non teme nemmeno di affrontare le vipere, visto che i denti veleniferi dell’animale in questione sono più corti degli aculei del riccio. In caso di necessità si nutre anche di bacche, frutti e ghiande e persino foglie.
Sfondo musicale:
• Fredji - Happy Life (V...
Filmati originali:
• Video
• Il riccio comune
• Come catturare il riccio.
• "porcospino"
• Hedgehog: How spikes work
• Hedgehog eating - cute...
Link immagini:
docs.google.com/document/d/1E...
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