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Sono oltre venticinque anni che l'azienda francese Actisol lavora con una propria logica nella produzione di attrezzature destinate alla lavorazione del terreno, per cercare di creare la migliore condizione possibile per un letto di semina perfetto. Lo si percepisce sin dall'approccio agronomico della perizia che lo staff esegue nel momento in cui deve affrontare le lavorazioni su terreni che non conosce. Prima di intervenire, gli esperti dell'equipe francese, effettuano un monitoraggio a piedi nell'appezzamento e ogni tot, eseguono una piccola sezione del suolo per verificarne le reali esigenze. In un suolo argilloso come quello dell'Oltrepo Pavese e a prima vista compatto (precedentemente coltivato a cipolla) è grazie al carotaggio che si può scoprire che i primi 23-25 cm sono impenetrabili a causa della loro tenacia mentre poco più in profondità si penetra nel terreno senza problemi. Ecco che allora diventa uno spreco eseguire un'operazione drastica che vada oltre alle reali esigenze del terreno. È così che si capisce l'importanza di una valutazione preventiva agli interventi futuri, tarata sullo stato in cui si trova il terreno oggi e su ciò che dovrà accogliere domani, sul tipo di irrigazione che si attuerà e sulle strategie colturali che si dovranno attuare. L'esperienza decennale di Actiosol si basa su un tipo di azione che differisce sotto vari aspetti dalla classica dissodatura profonda. La fessurazione è, in confronto, una lavorazione a profondità decisamente ridotta, di tipo semiprofonda che non supera i 25-30 cm, e trasmette al suolo delle onde shock capaci di creare delle fessure di un calibro adatto alla traspirazione e al passaggio dell'acqua. La struttura del suolo non varia perché il rimescolamento è ridotto, la penetrazione è completamente verticale e la trasmissione delle onde si crea grazie a un meccanismo semplice e utile anche al fine di non interromper la lavorazione: si tratta della sicurezza no-stop meccanica a molle. La dimostrazione c'è stata con la messa in campo del Déméter, coltivatore portato a 9 ancore per 3 metri di larghezza di lavoro. È proprio grazie al movimento indipendente di ogni singola ancora
che le punte, più lunghe rispetto a un classico ripper, impattano con
il fondo lavorato e danno vita a continue vibrazioni. Con questo attrezzo è possibile modificare la configurazione di lavoro: le ancore possono essere allestite con lame di taglio di varie dimensioni e differenti puntali. La loro sostituzione o rimozione si effettua levando due bulloni posti sotto la punta dell'ancora, sfilando le zappe e rimpiazzandole con quelle di altra tipologia. L'obbiettivo è quello di avere un attrezzo che si possa adattare non solo al terreno in cui si lavora ma anche all'operazione colturale che si vuole ottenere: zappe più larghe e piatte permettono di intervenire su suoli con forte presenza di infestanti
e può essere buona pratica effettuare il primo pas
saggio con le lame larghe entro i 10
cm di profondità, agendo alla profondità adeguata di 5-7 cm, tagliando di netto l'apparato radicale delle malerbe. L'attrezzo può
lavorare anche solo con le ancore a punta per una pura fessurazione, in
dicata in terreni più compatti e che necessitano di un'aerazione impor
tante. Rispetto a un'operazione con
dissodatore, l 'Actisol richiede meno
potenza e meno sforzo al traino sia
per la profondità ridotta che per il
meccanismo di lavoro. I risultati sono
ottimi: un passaggio solo in suoli compatti net tempo permette un miglior drenaggio, anche con la successiva coltiva
zione in atto. Grazie al Déméter
si possono ridurre notevolmente i passaggi per la preparazione, anche
dei suoli fortemente argillosi e risparmiare sui costi vivi.
Data: 16/10 e 02/11-2017.
Località: Lungavilla (PV).
Негізгі бет JOHN DEERE 4255 powerSOUND! & ACTISOL DEMETER | FESSURAZIONE DI TERRENI ARGILLOSI E COMPATTI
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