Argomento di cui dobbiamo avere l’obbligo morale di parlare! Bravissimo!
@lorettacurzi8655
5 ай бұрын
Come non parlarne: vero che se ne parla pure a sproposito, ma sono quei cambiamenti inevitabili perché su questo ed altri campi la ricerca non avrà termine...l'uso più o meno coretto delle novità è cosa da temere. Con l avvento dei computer quantistici non so su cosa ci imbatteremo...
@rulebritannia9136
6 ай бұрын
Buonasera Vito Argomento interessantissimo, disanima minuziosa e approfondita e, come sempre, esposta in modo esemplare 👏👏
@aliced9372
6 ай бұрын
Buongiorno Maestro! Vorrei farti i miei complimenti per la colonna sono😊ra di "la ragazza nella nebbia" che ho visto qualche giorno fà. Musica sottile ed espressiva in modo piacevole sempre atta a sottolineare uno stato d'animo o un qualcosa che succede. Bravo! Mi è piaciuto anche ascoltarla senza vedere il film. A questo punto avrai capito che cosa pensi io di musiche create da IA. Le tue argomentazioni sul tema sono esaurienti ed è triste il pensiero che non ci saranno eredi degli attuali compositori di colonne sonore per mancanza di "learning by doing". Ciao
@Vito_Lo_Re
6 ай бұрын
Grazie dei complimenti, molto apprezzati. Siamo a un punto di svolta epocale, ci piaccia o no.
@RiccardoCanessa-kg9lr
5 ай бұрын
Un'opportunità per espandere i confini dell'arte in musica Grazie.
@khrenek
5 ай бұрын
Buonasera Maestro. Riguardo la decima di Beethoven sapevo che era stato completato il primo movimento negli anni 90 perché possiedo il CD con l’esecuzione. Non sapevo di questo ulteriore lavoro fatto con la AI. Che Lei sappia, esiste una registrazione reperibile? (sarei curioso di sentirla)
@Vito_Lo_Re
5 ай бұрын
Si trova anche su KZitem. Metterei qui il link ma a KZitem non piacciono i commenti coi link e spesso li blocca. Lo trova, comunque. Benvenuto tra gli abbonati!
@khrenek
5 ай бұрын
@@Vito_Lo_Re grazie, lo cerco. Dato che il nick è un po’ criptico, il mio nome è Marco e può tranquillamente darmi del tu.
@Vito_Lo_Re
5 ай бұрын
@@khrenek Con piacere. A condizione di reciprocità, ovviamente.
@khrenek
5 ай бұрын
@@Vito_Lo_Re va bene 🖖🏼
@nica-brown
4 ай бұрын
Innanzitutto da quanto so (lavoro in questo campo) tutti i software attuali che passano sotto il termine AI si basano sull'autoapprendimento. Di fatto più che di generica AI si doverebbe parlare di ML (Machine Learing) o ancora più specificatamente di Deep Learning. Ma a parte questi tecnicismi, io sono dell'opinione che quello che manca alla creatività artificiale sia la "coscienza di se" e l'interdisciplinarità. Sulla "coscienza di se" non se ne parla molto, ma credo che la ricerca sia molto più avanti di quanto viene fatto trapelare proprio per evitare paure collettive. Per interdisciplinarità mi riferisco al fatto che la creatività umana non e un processo limitato all'ambito in cui si crea. Per dire se scrivo una poesia, non è solo tecnica compositiva di un testo, ma e legato ad una emozione, un fatto vicino o lontano nel tempo, un suono etc. etc. Ecco su questo aspetto le ultime versioni di software generativi sono sempre più completi e stupefacenti. In estrema sintesi io credo che la creatività artificiale vada velocemente nella direzione di essere sempre meno distinguibile da quella umana e le vere domande che dobbiamo porci sono: 1. può l'AI sostituire completamente l'intelligenza umana? 2. ha senso andare in questa direzione? Riguardo alla prima domanda io credo tutto quello che l'intelligenza umana riesce a capire di se stessa è automatizzabile e diventare indistinguibile. Ma può l'intelligenza umana capire totalmente se stessa? Credo o, forse sarebbe più corretto dire spero, di no. Riguardo al senso o all'utilità dipende. È chiaro che quando siamo alla ricerca di un risultato più veloce o magari vogliamo ridurre i costi (forse sarebbe più preciso dire preferiamo investire in tecnologia più che in persone) l'automazione è e sarà sempre più la risposta. Ma molto più spesso di quanto si pensa io credo che sia un specchietto per le allodole (ripeto faccio questo di mestiere). Faccio un esempio per spiegare il mio punto di vista. Anni fa c'e' stato un gradissimo interesse per i programmi di scacchi. Oggi sappiamo che il più grande giocatore umano non ha nessuno scampo contro il software che gira su suo smartphone. Questo ad esempio permette ad alcuni in tornei ufficiali e non, sopratutto se online, di bluffare. Ora se il torneo prevede un premio, tra questa pratica e mettersi un passamontagna ed entrare armato in una banca l'unica differenza è che almeno non si faranno vittime. Ma se non ci sono nemmeno premi allora è la cosa più stupida del mondo. Cosa te ne fai d una vittoria non tua? Tornado alla creatività, se ha senso leggere una poesia per capire il messaggio intimo che una persona ha voluto lasciare anche a te che la leggi in quel momento, quale è invece il senso di leggere una poesia in cui quel messaggio o non c'e' o lo manda un assemblato al silicio?
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