La parola d’ordine è: vibrazioni. Le campane tibetane da secoli vengono utilizzate in Tibet, Nepal e India, ma anche Cina, Giappone e Corea, durante le cerimonie e per la meditazione, proprio per la capacità di riprodurre il suono dell’Om, profondo, persistente, penetrante. Originarie della regione Himalayana del Tibet, sono manufatti di estrema complessità costruttiva e sonora, composte da una particolare lega di sette metalli che riproducono la struttura del nostro sistema solare: oro (Sole), argento (Luna), mercurio (Mercurio), rame (Venere), ferro (Marte), stagno (Giove), piombo (Saturno).
Il suono emesso, quindi, cambia molto in base alle peculiarità della campana: la grandezza innanzitutto, la proporzione con cui sono presenti i vari metalli, lo spessore. Si tratta di elementi che caratterizzano la qualità dello strumento e che vanno attentamente valutati prima di sceglierla, perché incidono sulla resa delle vibrazioni e quindi anche sulle proprietà curative e distensive.
La campana può essere utilizzata per la meditazione sia appoggiandola a terra con la parte cava rivolta verso l’alto, sia sorreggendola con la mano (meglio se la sinistra, che secondo la filosofia zen rappresenta l’energia femminile Yin) con tutte cinque le dita ben a contatto; oppure può essere impiegata in un trattamento svolto da un operatore, che ne appoggerà una su ogni chackra di chi riceve, facendole vibrare una alla volta, meglio se di grandezze diverse perché producono suoni più o meno gravi. I primi chacka, infatti, sono legati al radicamento con la terra, richiamano frequenze basse e profonde, mentre risalendo verso il chackra della corona le frequenze si fanno più alte.
L’obiettivo della meditazione con le campane è mettere in relazione l’energia sonora della campana con quella del nostro corpo. Ma gli effetti non sono solo sulla mente. Le vibrazioni, che sono sensibilmente percepibili, stimolano fisicamente il nostro organismo, a partire dai flussi dei liquidi: le onde emesse dalle campane hanno effetti benefici diretti sulla circolazione sanguigna, sui ristagni linfatici e sulla ritenzione idrica. Non stupitevi, quindi, se dopo un trattamento sentirete la necessità di urinare o se il ciclo mestruale in ritardo si sbloccherà.
Vediamo come funzionano con l’aiuto di Walter Zanca e Laura Macci di Alma Matters Milano.
Intervista, riprese e montaggio di Silvia Valenti
Негізгі бет L'Occidente incontra l'Oriente: i benefici delle campane tibetane
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