Non è ancora stato messo in atto il piano di spegnimento (dalle 16 alle 21) delle Colonnine di Utrecht, l'Aia, Amsterdam e Rotterdam, ma il pensiero attorno a questa eventualità inizia a farsi largo e non da oggi: i giornali olandesi parlano da più di un anno di questa possibilità che è frutto dell'espansione di soluzioni elettriche per il riscaldamento della casa (pompe di calore) e mobilità (auto e moto elettriche) che in Olanda stanno portando avanti da anni: tutto questo, però, senza muovere in modo evidente le pedine anche per quanto riguarda la produzione dell'energia che serve per far funzionare tutti questi elementi ad "alta incentivazione" statale e regionale: elementi che possono tranquillamente entrare nelle Case e negli usi quotidiani delle persone a patto che a monte vi sia una progettualità nella fornitura di energia che ovviamente ne limiterebbe l'uso.
Dopo alcuni commenti della serie "è solo provvisiorio", che non meritano nemmeno commento visto che l'approvigionamento di ulteriore energia è tutt'altro che provvisorio e da sottovalutare, nella mattina di Pasquetta hanno iniziato ad arrivare alcune manciate di commenti in cui sedicenti follower mi facevano notare di non essere informato o di non avere fonti corrette: situazione che conosco bene, solitamente "attivata" da haters: questa volta però è una testata giornalistica a puntare il dito e, nonostante testate come Quattroruote o La Verità avessero già approfondito il pezzo, la scelta è stata quella di accusare lo "KZitemr che spesso parla male di elettrico" (io) di non aver verificato le fonti. Ecco quindi i commenti che mi indicano come bufalaro etc perché la notizia, a loro dire, non sarebbe diffusa e presente in molte testate.
Peccato che a dare la notizia - in olandese - sia stata Nederlandse Omroep Stichting (NOS) nos.nl/artikel/2510535-netbeh... - che è una delle aziende pubbliche che compongono la radiotelevisione di stato dei Paesi Bassi. Quindi credibilità al 100%. Si parla di un suggerimento da parte di Stedin limitare l'uso delle colonnine per auto elettriche negli orari compresi tra le 4 e le 9 di pomeriggio specificando che la rete elettrica è in crisi e la risoluzione non è immediata. Da lì, sapendo come cercare, si trovano le dichiarazioni della Van Hoojdonk (Assessore alla Mobilità di Utrecht) che addirittura parla di fine del tempo in cui si potevano utilizzare liberamente tutte le risorse disponibili.
Il punto è proprio questo: la limitazione della libertà personale attraverso l'uso delle cose che ci impongono di comprare ma senza garantirne l'usabilità: un sistema perverso che vive di "licenze poetiche" in ambito di rapporto tra politica e società e che, contrariamente a quanto gli "elettricisti" pensano, non uso come critica all'auto elettrica ma uso come critica alla politica che si permette il lusso di dare e togliere nello stesso ambito senza mai essere chiara.
Ecco qual è il punto della questione: l'auto elettrica, in buona sostanza, non c'entra nulla con buona pace di chi pensa che io sia contro per partito preso. Io non sono per nulla contro all'auto elettrica, sono contro alle auto elettriche che non hanno senso. Ma se una cosa è fatta bene ed ha un senso...
Негізгі бет La BUFALA delle colonnine SPENTE ad UTRECHT: ecco perché...NON è una BUFALA
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