Premetto che parlo da persona di sinistra, omosessuale e tremendamente progressista. Fatte le dovute premesse mi sento di dire di essere d'accordo in parte a ciò che si è detto nel podcast. Sono d'accordo riguardo all'abbattere ogni forma di razzismo (comprese le battute e i modi di dire), sono assolutamente contrario alla transfobia e ogni singola forma di violenza esistente sul pianeta. Mi sento però di dire che sono assolutamente contrario alla cancel culture perché pericolosa e priva di senso. Trovo che le persone (e in particolare gli americani) siano diventati letteralmente ossessionati dalla questione legata al politically correct e questo è dal mio punto di vista la morte della ragione. Voglio soffermarmi unicamente sul concetto "JK Rowling" poiché su tutto il resto sono pienamente d'accordo. Trovo che usare i propri social per diffondere odio sia una cosa sbagliata e deleteria per la persona e per il suo seguito. Trovo però assurdo che le persone non riescano a convivere con l'idea che una persona che apprezziamo e ammiriamo abbia idee diverse dalla nostra. Sembra come se persone ideologicamente opposte non abbiano possibilità di apprezzare la compagnia reciproca e questo per me rappresenta la morte del confronto. Vivere in una società democratica vuol dire saper vivere civilmente con persone che sono distanti dal tuo punto di vista in completa libertà. L'idea che si debba cancellare ciò che di buono deriva da un artista poiché non ci piace ciò che dice è stupido e insensato. Michelangelo, Raffaello, Bernini, Borromini, Caravaggio e Van Gogh (e sono pochi esempi) non erano personaggi pacifici e anzi, alcuni di loro si sono macchiati di gravi crimini, ma non per questo non ne riusciamo ad apprezzare l'arte e i significativi benefici che hanno portato a questo settore. Da omosessuale condanno le violenze verso la nostra categoria, condanno il pregiudizio e l'odio ma non condannerei mai una persona perché legge Harry Potter o apprezza la Rowling per quello che è, ovvero l'artista che ha scritto una saga piena di valori positivi (tema della depressione, crescita, amicizia, amore). Io ho scelto di unfollowarla senza dover massacrarla online o smettendo di comprare prodotti a tema HP. Vivo comunque anche se domani la Rowling scriverà che gli omossesuali non dovrebbero votare o altro. Mi piace HP, continuerò a leggere e guardare HP ma per quanto mi riguarda mi allontano dal suo pensiero stupido e immorale. Per me è fondamentale dividere la persona dall'opera e soprattutto è importante tenere vivo ciò che ci differenzia perché è il nostro più grande tesoro (sempre nel rispetto di tutti). In una società con un pensiero unico non risiede altro che la morte dell'espressione. Ciao :)
@alessiotocci2183
4 жыл бұрын
Aggiungo inoltre che nel lungo periodo pagheremo le conseguenze della cancel culture con i media stracolmi di pupazzi senza un briciolo di opinione personale che ripetono a macchinetta solo ciò che la gente vuole sentirsi dire. Lo abbiamo già vissuto con Trump alle elezioni del 2016: le persone avevano vergogna a dire di votare personaggi (orribili) come Trump perché venivano isolati e "cancellati" con un ostracismo che neanche nella peggiore delle psico-sette. Il risultato è stato che Trump alla fine ha vinto e la "maggioranza silente" è molto più forte adesso perché non ha più timore di rompere quelli che sono gli schemi dati dal politically correct. Questo per dire che è importante sentirsi liberi di esprimere le proprie idee senza però essere MAI e IN NESSUN CASO violenti e denigratori verso gli altri. Pertanto ci tengo ad aggiungere che trovo ABERRANTE ciò che la Rowling scrive e trovo che debba essere unfollowata da tutti ma sento anche che condannare le sue opere "non discriminatorie" sia una stupidaggine. Sono cresciuto vittima di bullismo e omofobia perché amavo un ragazzo e perché i miei pantaloni erano troppo stretti. Tutto ciò mi è costato anni e anni di psicoterapia ma ad oggi non è un tweet della Rowling a farmi star male. Dobbiamo ridare un senso alla vita di tutti i giorni e staccare i social per un po' e soprattutto dovremmo smettere di idealizzare la gente come non avere idee simili fosse un reato. Viva il confronto costruttivo, la bontà d'animo, il cuore pieno di amore. Mi manca quando non c'erano i social apprezzavamo le cose per quello che sono: un libro, una canzone o un film.
@coralclay8486
4 жыл бұрын
@@alessiotocci2183 Riguardo la Rowling capisco da un lato chi voglia incoraggiare il suo boicottaggio. Se compri una qualsiasi cosa col brand di Harry Potter i soldi vanno a lei. Togliendo comunque il fatto che è una saga avviata da tempo e che la Rowling, anche se da questo momento non guadagnasse più un centesimo, potrebbe starsene comunque sdraiata al sole per il resto della sua vita, rimane la questione morale nel decidere di non volerle regalare quei soldi in più. Il discorso si avvicina anche a quello su Roman Polanski. Nessuno mette in dubbio il loro talento di artisti, ma è chiaro che dare loro visibilità significa dare loro soldi e altri benefici, quindi il prendersela con chi continua a "finanziarli" sarebbe da un lato giustificato. Ovviamente concordo con te nel dire che questa storia della cancel culture è assolutamente ridicola. Si propone uno standard di santità ultraterrena che manco un buddista con 100 vite davanti raggiungerebbe. Niente è bianco e nero, tutti noi siamo un mix di contraddizioni, e decidere di gettare nel cesso sia il buono che il brutto indistintamente è una delle cose più sbagliate che possano esistere. Mi viene in mente l'esempio di Ellen DeGeneres, che qualche mese fa si è scoperta essere una grandissima str*nza. Sì ok, tratta le persone di schifo e ha instaurato nel suo show un regno del terrore, ma ha anche avviato la campagna "treat others with kindess", alla fine di ogni puntata diceva "siate gentili con gli altri". Tutto ciò ha sicuramente avuto un impatto positivo su almeno alcune persone che la guardavano, e questo non può essere buttato nel cesso, a mio parere.
@alessiotocci2183
4 жыл бұрын
Coral Clay sono d’accordissimo con te! Non mi sento di giudicare chi ha deciso di boicottarla ma ho amici negli USA che ormai HP lo guardano di nascosto per paura di far passare chissà quale messaggio a chi li segue. Che poi mi sembra un grande controsenso perché viviamo in un periodo di estrema libertà e mi sembra incredibile che proprio ora si mettano delle censure. È giusto mettere una censura sulla violenza, i pregiudizi e altro ma è inammissibile che si pretenda uno standard umano impeccabile e tremendamente falso. Inoltre millantano questa falsa bontà d’animo e poi ti “cancellano” non appena dici qualcosa che non va loro a genio. Gli USA sono la patria dell’ipocrisia e del perbenismo nascosto. Mi torna in mente un video di Makeupdelight in cui diceva che se parli di politica in modo ironico ti guardano male perché non sei abbastanza “politically correct” ma poi sono i primi che in segreto votano partiti di destra xenofobi, razzisti e misogini.
@coralclay8486
4 жыл бұрын
@@alessiotocci2183 Oddio, ora non potrò più ascoltare la colonna sonora del prigioniero di Azkaban xD Tra l'altro uno dei fattori che ha portato alla creazione della cancel culture è l'idolatria di questi personaggi famosi. Quando leggo su internet queen/king/perfetto/unico al mondo/god/goddess o il peggiore di tutti "she/he is my religion" mi si accappona la pelle. Questo mettere delle persone su un piedistallo è problematico su tantissimi livelli perchè 1)elevando la persona la si isola dagli altri, per cui a volte questa persona o sviluppa un delirio di onnipotenza o si sente talmente sola da cadere in depressione 2)quando questa persona fa qualcosa di sbagliato perchè hey, è un essere umano, fa la cacca come tutti noi, ha pregi e difetti, inevitabilmente arriva il senso di delusione. Secondo il popolo dell'internet attualmente l'unico essere umano rimasto senza peccato è Keanu Reeves, e non oso immaginare cosa accadrà il giorno in cui la gente si accorgerà che nemmeno lui la può scagliare la prima pietra
@alessiotocci2183
4 жыл бұрын
Coral Clay ma si esatto! Tu pensa che io seguo Taylor Swift da anni e tipo sto notando che la gente le mette una pressione assurda della serie “per chi voti, per chi non voti, per chi parteggi, che ne pensi di tizia x, che ne pensi dei bisessuali, che ne pensi del black lives matter?” e se non c’è risposta subito “se non prendi posizione sei parte del problema: Taylor Swift razzista, xenofoba e vota Trump.” C’è questo malsano bisogno di fare l’inquisizione perché se non ci piace ciò che pensa una persona allora è da isolare, come se dovessimo tutti prendere per forza una posizione. Questo secondo me è la dimostrazione di una società malata e insicura che cerca disperatamente un modo di essere in un mondo di cui hanno paura. E sono certo che prima o poi beccheranno Keanu Reeves che non fa l’autografo ad un bambino e subito “Keanu Reeves is overparty, Keanu Reeves is cancelled”.
@elisat.5326
4 жыл бұрын
Francamente, ci sono delle affermazioni che sollevano alcuni dubbi: ad esempio, dire che bisognerebbe chiedere alla categoria interessata se un determinato termine viene percepito come offensivo o meno è teoricamente corretto, però bisogna tenere conto del fatto che, nella pratica, una categoria è formata da innumerevoli individui, ciascuno dei quali con idee, personalità, sensibilità diverse. È difficile che tutti i membri di una categoria si trovino d'accordo nel giudicare un termine che li riguarda offensivo o meno. Presumo ci siano disabili che sentendosi definire "diversamente abili" non battano ciglio, altri, invece, che reputino la definizione inadeguata o addirittura offensiva. Ovviamente, chiedere ai diretti interessati è sempre auspicabile, ma non credo si debba dimenticare che ogni categoria raccoglie tanti individui diversi, con tutte le loro differenze, caratteriali, di pensiero e di sensibilità, i quali, di conseguenza, possono avere reazioni molto diverse di fronte al medesimo termine volto a definire un singolo aspetto della loro persona. Altra cosa, quella di "Tale e quale" non sta né in cielo né in terra che venga definita black face! Black face non è semplicemente tingersi la faccia di nero. L'intento della black face è la rappresentazione stereotipata a fini denigratori. È palese che le imitazioni fatte durante quello show non hanno nessun fine denigratorio nei confronti di nessuno. Ultima cosa, la questione Apu, il personaggio indiano dei Simpson. Ora, i Simpson sono uno show costruito totalmente sugli stereotipi, e ciò non riguarda certamente solo gli indiani! Vogliamo forse sostenere che lo stesso Homer non è uno stereotipo fatto e finito dell'americano bianco ubriacone, sovrappeso e illetterato?! Oppure che i personaggi italo-americani che compaiono nello show, come Tony Ciccione, non siano stereotipati? E che dire di Willie, il bidello scozzese? O del signor Burns? Sono tutti stereotipi! È attraverso l'utilizzo di personaggi fortemente stereotipati che lo show raggiunge il suo scopo, che non è solo quello di intrattenere e far ridere, ma anche quello di rappresentare vizi e virtù della società americana. Togliere gli stereotipi dai Simpson vorrebbe dire danneggiare e snaturare totalmente lo show.
@vins1979
4 жыл бұрын
Guarda, secondo me hai proprio centrato il punto. Dire "bisognerebbe chiedere ai neri cosa ne pensano di questa cosa", come se tutti i neri la pensassero esattamente allo stesso identico modo, in quanto neri, per me è una cosa offensiva al massimo ed estremamente razzista.
@vins1979
4 жыл бұрын
@@fadumamohamedabdi2726 il fatto è che molto spesso i bianchi saltano su tutte le furie, urlando "Questo è offensivo, questo non si dice", senza nemmeno aver ascoltato gli studiosi neri di cui parli tu.
@lorenzoamato953
4 жыл бұрын
@@fadumamohamedabdi2726 "ma si creano dinamiche sociali di cui tutti vengono rese vittime": il problema è che con la scusa di queste dinamiche sociali (alcune esistenti, altre putative e indimostrabili) è possibile bloccare tutto e dire di no a tutto, anche a cose che non dicono nulla di male, e anche da parte di persone che non fanno parte di quelle minoranze in questione. Quest'ultimo è il caso che vedo di più in giro. Bianchi, e soprattutto donne bianche ricche, che si indignano per "cause sociali" delle quali non sanno nulla (e anzi a volte fraintendono completamente), facendo bloccare video, o attaccando libri, film e altri media. L'impressione è che lo facciano per partito preso: ci credono, ma ci credono all'americana, cioè partendo da posizioni di assoluta ignoranza. E in ogni caso con questo tipo di attivismo ci fanno bella figura in società. E lasciamo perdere la situazione delle università, dove ormai è impossibile fare lezioni su "certi temi" (tipo la sessualità nel Medioevo) perché sennò, se anche solo uno degli studenti si offende, si possono passare dei guai. Ergo basta, si censura tutto e si parla solo di orsacchiotti e gattini, così non si offende nessuno (forse).
@lorenzoamato953
4 жыл бұрын
@@fadumamohamedabdi2726 In generale ti do completamente ragione. Però mi piacerebbe che potessimo parlare di questi argomenti rimandando alla cultura "locale", cioè italiana (laddove per italiani si intendano tutte le persone che vivono in Italia, a prescindere dall'origine e dal colore della pelle). Il mio problema è che molte di queste battaglie lessicali e "di costume" sono in realtà prese di peso dalla realtà americana, che è tutt'altra cosa rispetto alla nostra. Io, da bianco, negli USA capirei benissimo il perché la black-face è considerata offensiva, così come la parola n...er. Ma l'Italia non aveva problemi con queste realtà PRIMA della traduzione dall'inglese di questi problemi. Cioè: alla fine si tratta di sensibilità acquisite per osmosi dalla cultura USA, non di battaglie genuinamente inerenti il nostro contesto culturale. In questo senso, tutti gli "effetti di lungo termine" dei quali stiamo parlando, e tutti i social-studies relativi, sono cose che potranno aver valore negli USA, ma non in Italia. Questo non vuol certo dire che qui non ci siano persone razziste, per l'amor del cielo, ma il razzismo qui ha una storia diversa, si esprime in modo diverso, e ha bisogno eventualmente di strumenti validi per la nostra realtà peculiare, e certo non il formalismo americano (che poi è sempre perbenista, anche quando vuol fare del bene).
@GianniNugoli
3 жыл бұрын
infatti le ultime stagioni sono fiacche...
@elisamarchetti7801
4 жыл бұрын
La questione dei doppiatori per me è deleteria: quindi i bianchi dovrebbero doppiare solo e soltanto personaggi bianchi e i neri solo e soltanto personaggi neri? Qua entra anche in gioco la questione della bravura di un attore (doppiare è in pratica recitare con la voce no?) che sono convinta vada al di là dell'appartenenza etnica. Quindi il problema non è di certo che il doppiatore di Apu non sia indiano, ma il fatto che molto spesso ad alcune persone non venga data la possibilità di doppiare a causa della loro etnia! Per quanto riguarda la questione Polanski invece sono totalmente d'accordo, di certo non gode di privilegio speciale in quanto artista. Anche se un premio Nobel per la pace commettesse una nefandezza simile ne dovrebbe pagare le conseguenze come tutti gli altri.
@Luca-uc7zq
4 жыл бұрын
Spero che la mia opinione non venga considerata politicamente scorretta, ma a mio modestissimo parere il politicamente corretto è una delle più grandi sciagure del nostro tempo. E ciò, non tanto per il concetto in sé, ma per come viene interpretato e attuato. Troppo spesso il politicamente corretto strizza l’occhio all’ipocrisia e questo è un danno perché, a volte, non chiamare le cose con il loro nome (ovviamente escludendo epiteti palesemente ingiuriosi) non aiuta a risolvere i problemi, bensì si traduce in una mera fobia di essere giudicati male, quand’anche si esprima un concetto neutro o che, addirittura, sarebbe condiviso da molte persone, anche apparentemente “ben pensanti”. Anzi, proprio la censura e la non accettazione di sentimenti contrari contribuisce a rafforzare determinati preconcetti. Una riflessione volutamente provocatoria: perché potrei dire “tranquillamente” in pubblico che non mi stanno simpatici gli americani o i francesi, mentre non potrei mai affermare ad alta voce che non mi stanno simpatici gli africani? Purtroppo, l’idea più nobile del politicamente corretto, che è strettamente correlata al concetto di rispetto, uno dei valori più preziosi che ci siano, finisce per essere uno strumento - marcatamente di sinistra - per decidere quali siano le idee giuste e quali quelle sbagliate, da censurare. Troppo spesso, è proprio chi sbandiera la libertà di espressione a voler censurare chi la pensa diversamente (che non necessariamente è un rozzo ignorante). In un mondo già particolarmente complicato penso che, ogni tanto, non prendersi troppo sul serio e non drammatizzare (pretestuosamente) qualsiasi affermazione/battuta/modo di dire…gioverebbe a tutti.
@leroy299
3 жыл бұрын
esattamente, niente da aggiungere.
@marcoaltobelli2423
4 жыл бұрын
Non capisco come quella di "Tale e quale show" possa essere definita black face. Immagino vi riferiate a Robarta Bonanno che ha interpretato Aretha Franklin e Beyonce. Raga, ma "Tale e Quale" è una gara di cosplay a tema cantanti. Fare un cosplay significa cercare di assomigliare il più possibile all'originale, mi pare ovvio che per interpretare qualcuno scuro di pelle, una persona di pelle chiara si debba scurire col trucco. Cosa c'è di razzista? A teatro avviene da decenni. Nelle fieri cosplay del mondo "geek/nerd" ci sono da decenni cosplay a sessi invertiti, nessuno si è mai sognato di urlare al sessimo. Non si è portato in tv "un nero", una macchietta fatta per ridere, era un'imitazione di Aretha Franklin e Beyonce, delle persone/personaggi specifici. Basta andare a vederli su youtube per rendersi conto che quei pezzi non hanno nulla di denigratorio verso le due figure in questione. Se poi una persona di colore prova fastidio perché ripensa alla black face, è un problema di quella persona, non del programma. Altrimenti scusate, dovremmo denunciare non si sa quanti film americani per gli stereotipi sugli italiani. "Green Book", "Mangia prega e ama", la serie "Anne" di Netflix, tutti media dove gli italiani sono grezzi, o ladri, o morti di figa, o violenti, o un misto di queste cose.
@aleseven1259
4 жыл бұрын
A questo punto insieme a Via col vento si dovrebbe bloccare The godfather. Non tutti i siciliani sono mafiosi e non tutti i siciliani emigrati in America si sono dati ad "affari" di quel tipo. Tanta gente ha lavorato onestamente.
@MunaLab
4 жыл бұрын
D'accordo su tutto.
@charlotte96ify
4 жыл бұрын
La storia dietro alla black face è fortemente legata al razzismo sistemico e non è minimamente comparabile agli stereotipi sugli italiani. Per farti un esempio molto semplice Tom Holland ha imitato Rihanna in un programma americano vestendosi e truccandosi come lei e senza alterare il colore della sua pelle per assomigliarle. Tutti quanti sapevano chi stesse interpretando.
@emma_16
4 жыл бұрын
Giglipuff Darumaka ma è legata ad una cultura specifica, ovvero quella afroamericana. Perché quella cultura e quella lettura della situazione dovrebbe imporsi anche da noi?
@charlotte96ify
4 жыл бұрын
emma_16 be non esattamente, è legata anche al colonialismo tant’è che ci sono tradizioni idiote di blackface in Olanda derivate da quel periodo. La cultura afroamericana è stata forse la prima a mettere in questione questo problema ma non vedo perché non dovrebbe riguardarci, considerando che l’Italia è purtroppo un paese razzista.
@MiladydeWinter79
4 жыл бұрын
non si capisce perchè Apu deve essere modificato e Esempio) il commissario di origine italoamericana no. Questa è una delle tante contraddizioni del politicamente corretto: alcune etnie vanno difese e tutelate come i panda, altre no. Comunque se ogni persone che h detto una stupidaggine nella sua vita dovesse ricevere la gogna mediatica pesno non si salverebbe più nessuno...nemmeno i "buoni". per quant riguarda FB, ho segnalato più volte varie pagine animaliste e vegane a confronto delle quali i neonazisti sono bimbetti dell'asilo...e niente, sono rimaste lì. Francamente non ho ancora capito come si muovono a riguardo su Fb.
@francescocaramello675
4 жыл бұрын
Non condivido molto i ragionamenti, mi paiono troppo vicino a quella che è la grande problematica di ciò che è diventato politicamente corretto, ossia: "Ti senti offeso? Allora hai ragione, provvediamo!". Il fatto di sentirsi offesi non ci dà ragione e non ci rende moralmente superiori. Tuttavia c'è grande attenzione a mettere in luce esempi diversi, che è molto apprezzabile. Il vero problema arriva alla fine, con la sparata, per me davvero assurda, di Ilenia sugli artisti. Prima di tutto... Quando si perde/nasconde/rimuove un artista bisogna dispiacersi, uomo o donna che sia... Il valore artistico di un'opera, di qualsiasi genere, prescinde dalla moralità dell'autore. Per esempio: Kevin Spacey è un criminale? Probabilmente sì, ma allora American Beauty, I Soliti Sospetti, House of Cards... Perdono il loro valore? Mi pare assurdo. E poi, posso anche dirmi dispiaciuto per le artiste donne che abbiamo perso... Ma quindi? Non possiamo tornare indietro nel tempo e riprenderle. Cerchiamo di costruire un mondo migliore, un mondo di pari opportunità, e va BENISSIMO. Anzi, è totalmente auspicabile! Le tesi asserite nel video vanno poi in contraddizione. Infatti, se in passato facevano arte solo gli uomini bianchi è ovvio che ci siano più opere prodotte da uomini bianchi, mentre in tempi recenti si avrà di sicuro un ribilanciamento, poiché anche altri gruppi possono partecipare al mondo dell'arte... Ma cosa dovremmo fare? Rimuovere le opere di maschi bianchi perché ce ne sono troppe? Ma un'opera non va giudicata per il valore artistico? Non posso mai essere d'accordo. P.S. The Vision, citato nell'articolo, è così promotore di tolleranza e integrazione da avermi bloccato dopo che avevo commentato in maniera dura, ma rispettosa, un paio di articoli... E non si parlava nemmeno di Politicamente Corretto...
@burningice75
4 жыл бұрын
Personalmente ho interpretato in maniera diversa il passaggio sugli artisti. Il punto non è che sia giusto rimuovere degli artisti perché maschi bianchi, o che ciò sia comunque più giusto che farlo con artisti/artiste appartenenti a delle minoranze. Il problema è che entrambe queste categorie dovrebbero avere la rilevanza che meritano. Non è che nel passato non ci fossero artiste donne, semplicemente sono molto meno conosciute. È giusto, quindi, riportarle alla luce, e se ci si fa problemi perché artisti già presenti verranno dimenticati, bisogna pensare anche a tutti quelli che, pur avendo valore, non hanno ottenuto il giusto merito perché facenti parte di una minoranza. Ciò che Ilenia metteva in evidenza era proprio questa doppia considerazione, quasi che le opere ora esposte siano oggettivamente di maggiore valore di quelle che sono state dimenticate, che quindi verrebbero inserite per amore del politically correct, non perché abbiano una reale rilevanza che renda la loro perdita un fatto importante.
@NeuroPOP1
4 жыл бұрын
Ultimo lab meeting prima della quarantena nel laboratorio STEM dove in otto anni ho sentito cose come ‘alle donne per fargli fa’ le scienziate bisognerebbe legargli le ovaie’ (accento toscano). Il mio capo descrive il caso di un paziente che ha ucciso la moglie a coltellate dopo una lite. Corollario del capo, con un ghigno ‘c’è da dire, si vede gli aveva veramente rotto le palle’ Tutti ridono. Io e l’unica altra collega, incinta in segreto perché non sapeva come dirlo , ci guardiamo. Non mi sono mai MAI sentita così in imbarazzo e piena di vergogna per non aver osato dire qualcosa. Grazie a dio non lavoro più lì e non lavoro più in Italia. L’Europa è grande e accogliente e il nostro paese, mi dispiace, sdogana comportamenti che ovunque sarebbero inaccettabili, senza dover andare per forza a prendere gli USA dove magari ci sono altre situazioni e problemi.
@elisagasparini152
4 жыл бұрын
Nei Simpson ogni cosa è stereotipata... anche noi italiani se ricordate ^^"
@bryn739
4 жыл бұрын
Sì, infatti è un'opera che si basa sulla ridicolizzazione su due fronti: rendendo palese quanto c'è di vero nello stereotipo, manifestando allo stesso tempo quanto c'è di sbagliato. Dovrebbero offendersi gli scozzesi di Willy, gli americani dell'Alabama, noi italiani e moltissime altre categorie. Anzi tutte. Sarebbe necessario che il ragionamento venisse prima della cieca ideologia quando si ragiona sul tema artistico, dal cinema al cartoon.
@Вітторіо-л1е
3 жыл бұрын
e ti lamenti anche
@almaclara5454
4 жыл бұрын
Quando sento "Bisogna separare l'artista dall'opera" nel caso di Polanski ho solo un appunto: Dovrei continuare a vedere film (magari anche bellissimi) finanziati da gente che è passata sopra al fatto che questa persona, giudicata COLPEVOLE da un tribunale, e che è fuggita per evitare di scontare la pena, continui a lavorare, fare film e premiato ai festival come se niente fosse? Paradossalmente sarei più serena se dopo la condanna Polanski avesse scontato la sua pena in prigione, e poi magari avesse continuato a fare i suoi film dopo esserne uscito. Davvero! Ciò che mi fa arrabbiare è il privilegio e il doppio standard che danno a quell'uomo perché "ha fatto dei bei film". Sì, ma è anche un individuo che vive in una società con delle leggi che tutti devono rispettare. Essere un artista apprezzato non dovrebbe regalargli un "esci gratis di prigione" del Monopoli a gratis.
@rebeccaintaschi8250
4 жыл бұрын
Totalmente d'accordo
@bryn739
4 жыл бұрын
Riguardo a questo argomento, ho pareri discordanti rispetto a fatti e misfatti riconducibili al politicamente corretto: Odio le opinioni della Rowling verso la comunità trans e non mi sconvolge affatto il vandalismo ai danni della statua di Montanelli... Ma non capisco perché debbano verificarsi censure come quella della presunta black face di Scrubs, per esempio. La funzione della cosa era dissacrante nei confronti di atteggiamenti razzisti (palesemente). Ritenere che una cosa del genere sia offensiva mi pare dovuto a carenza di ragionamento o di conoscenza del prodotto (in questo caso una serie super bella sull'amicizia come Scrubs).
@elisabetta516
4 жыл бұрын
Io vi ascolto sempre, ma oggi mi è sembrato fosse tutto un po' confusionario. Avete raccontato molti casi esempio e trovo li abbiate semplificati un po' troppo (in alcuni casi non sono d'accordo con quello che avete detto, penso che siate state un po' troppo assolutistiche, che si potrebbe ribattere). In ogni caso è sempre un piacere ascoltarvi, la mia voleva essere una critica costruttiva.
@d.7868
4 жыл бұрын
E' tutto riassumibile in questo: mentalità di gregge. Utile se applicata al difficile contesto "cacciatore/raccoglitore" del primo Homo Sapiens, grottesca e istupidente per noi di oggi.
@Ibisco-Lavier
4 жыл бұрын
Sono tendenzialmente d'accordo soprattutto con la prima parte del podcast, tuttavia ho delle rimostranze. Non è fisicamente possibile non offendere nessuno...le categorie esistenti al mondo sono troppe. La comicità è un arte che usa i difetti della gente (una persona troppo perfetta non da sbocchi comici) e inoltre la comicità non è più un arte finalizzata al mero ridere per ridere, ha anzi il compito sociale di farci riflettere su quei nervi scoperti...in questo senso deve anche farci offendere. Sul discorso black face? È sempre offensivo? Un trattante ad esempio potrebbe usarla come artificio per fare passare messaggi d'integrazione.
@lainsloth
4 жыл бұрын
E' un discorso interessantissimo e con sfaccettature veramente complesse.@Valeria vorrei fare una riflessione partendo da una parte del tuo discorso. Hai detto correttamente "era utilizzata meramente per beffeggiare le persone di colore". Era. In contesti televisivi (vedi le polemiche su Tale e quale - mi viene in mente solo quello ora come ora) viene utilizzata per imitare, e imitare non è sempre negativo, imitare è anche ammirare talvolta. E un'altra cosa che hai detto, sempre giustamente, e vorrei puntualizzare è appunto il tempo verbale "era utilizzata". Così come le parole nascono per indicare qualcosa e poi negli anni assumono altre connotazioni, non potrebbe avvenire anche per i modi, per le azioni? (in questo caso mascherarsi per imitare, ammirare, non per denigrare). Queste riflessioni perché, per quanto un minimo di riguardo in più possa far bene a tutti, la censura rischia di danneggiarci tutti ancora di più. Ma per capire meglio è necessario un discorso che, come dicono anche nel podcast, includa di più anche le categorie di cui si parla.
@Ibisco-Lavier
4 жыл бұрын
@Valeria Beh mi sento di poter dire che non è vero. In Scrubs ad esempio c'è un episodio in cui il protagonista immagina di essere di colore e noi lo vediamo pitturato e scuro per pochi istanti. Ora affermare che Scrubs sia razzista quando più volte nella serie manda messaggi d'inclusione è davvero risibile
@alicemagnoni3210
4 жыл бұрын
Io credo che le cose siano un po' più complicate di così. Per esempio, secondo me si dovrebbe distinguere tra il problema e la soluzione. Razzismo, sessismo, varie discriminazioni sono problemi sociali che vanno affrontati sono d'accordissimo...Ma riconoscere ciò non significa automaticamente dire: la soluzione alle ineguaglianze è il politicamente corretto: questo è quello che viene proposto ora, se sarà efficace come strategia lo vedremo. Perché per ora la strategia è: mettere a tacere chi mi ha messo a tacere in precedenza (me, o più spesso, qualcun altro che io difendo... giustamente per carità). E se posso anche capire il sentimento che c'è dietro, non riesco a vedere come possa portare a buoni risultati. Perché zittire un avversario (che non starà mai zitto, perché siamo in una democrazia!!!) quando puoi istaurare un dialogo vero, cercando di capire e farsi capire? Se il politicamente corretto fossero semplici regole di comportamento da tenere, a cui si potesse dare l'importanza che meritano (non eccessiva cioé), andrebbe tutto bene, ma ora sono diventate qualcosa d'altro, con conseguenze molto reali sulla vita delle persone; la forma è diventata molto più importante della sostanza, per cui se qualcuno semplicemente dice una parola fuori posto è un criminale, ed è d'altro canto invece possibilissimo che un vero criminale sia presentabilissimo e perfetto...Ed è il trionfo dell'ipocrisia e dell'appiattimento. Mi sembra quantomeno un approccio superficiale, oltre che ingiusto. A volte ho l'impressione che le regole su cosa dire e cosa non dire siano state inventate per chi manca di empatia, perché in fondo chi ha empatia e riesce a capire quando certe parole feriscono gli altri, non ha bisogno di regole. E allora non sarebbe meglio insegnare ad essere empatici piuttosto che delle regole che sono solo linee guida ?(o dovrebbero esserlo... É sbagliato prenderle più sul serio di così)... E penso l'empatia si insegni solo praticandola, solo col dialogo e il confronto (veri, profondi, non su twitter)...anche se è la via più lunga e scomoda e incerta. L'obbiettivo è lo stesso, ma mi pare meglio imparare a comportarsi bene perché si capisce che è la cosa migliore, piuttosto che perché è la cosa più conveniente, che fanno tutti, ovvero per un conformismo che non rispecchia veramente chi siamo. E chi siamo comunque verrà fuori in un modo o nell'altro. Quando la morale necessita di un'imposizione, non è una buona morale. Sull'esempio della Rowling: c'è una certa differenza tra andare contromano in auto e esprimere la propria opinione, per quanto "cattiva". Una è un'effrazione stradale e potenzialmente un crimine perché mette in pericolo gli altri, l'altra è... un'opinione.E la sua opinione era che le persone non devono essere licenziate o meno in base alle loro idee, anche se non piacciono...Si può non essere d'accordo, entrare nel merito della questione, argomentare etc etc...ma da qui a dire che la Rowling è il male come viene fatto passare, è ridicolo 😂 Ma magari fosse lei il male 🙈 Poi va beh io penso che in generale questo tipo di discussione soprattutto da parte di personaggi pubblici non vada fatto su Twitter, perché è una forma di dialogo troppo riduttiva, ma questa è un'altra questione.
@andrealardini8868
4 жыл бұрын
Be' la Rowling se ne è uscita con frasi transofobiche assurde, che lasciano poco spazio al dialogo
@alicemagnoni3210
4 жыл бұрын
@@andrealardini8868 Ma tipo? Non so perché io non ho Twitter, ho solo letto gli articoli che erano usciti su di lei. E la frase che aveva fatto scalpore era quella dove lei difendeva una signora che era stata licenziata per aver espresso opinioni contro l'operazione per il cambiamento di genere. Non aveva nemmeno difeso il commento della signora, anzi aveva detto che per lei le persone potevano vestirsi, amare, essere chi volevano etc...Ma che non si poteva essere licenziati per un'opinione, per quanto non condivisibile. Cioè non ci vedo niente di transfobico; le hanno però subito affibbiato quell'etichetta con grande facilità, perché aveva difeso una persona che magari lo era (anche se non so nel dettaglio come fosse il commento della tipa, e dico solo che è anche possibile rispettare una persona come persona ma essere contrari al loro "modo di vivere", è possibile. Poi magari non era il caso in questione eh, anzi probabile, però quello che voglio dire è che conta il contesto e come vengono dette certe cose). Ma non ha difeso la sua transfobia, ha contestato il fatto che venisse licenziata per questo. E ci sta. Poi sicuramente bisognerebbe entrare nel merito della questione, ma nessuno ci è entrato davvero, l'hanno semplicemente etichettata come cattiva, e fine. 🙈
@andrealardini8868
4 жыл бұрын
@@alicemagnoni3210 se ne è uscita con frasi del tipo che schifo che una donna si vesta da uomo o che non sei un trans non è una vera donna ecc. Per approfondire ti consiglio i video di caleel
@alicemagnoni3210
4 жыл бұрын
@@andrealardini8868 Andrò a vedere, anche se preferisco andare un po piu alla fonte originale, ma farò entrambi...piu che altro perché certe cose vengono decontestualizzate e interpretate troppo. Per esempio quella sulle donne trans non è proprio così. Ha commentato un articolo che invece di donne scriveva "persone che mestruano": e come non commentarlo dai, era ridicolo! E la Rowling ha scritto che, ti cito "cancellare il concetto di sesso toglie la capacità a molti di discutere in modo significativo delle proprio vite". Ci trovi qualcosa di sbagliato? E anche se si, ti sembra il commento di una persona che sta insultando i trans? Dire che esiste il sesso alla nascita è biologia, non c'entra la politica. E non è un insulto. Se una se sente donna e desidere essere chiamata tale, è giusto chiamarla tale, cioè perché uno non dovrebbe farlo? Però da lì a dire che il sesso biologico non esiste 🤦 che una donna transessuale è identica a una donna non transessuale...Ti assicuro che dal punto di vista biologico non è così, studio biologia. La realtà non dovrebbe essere offensiva per nessuno, è realtà, è scienza. Inoltre penso che anche a livello di esperienze, non abbiamo le stesse esperienze...ci sono delle difficoltà per esempio che sono specifiche di chi è transessuale, e viceversa. Quindi? La Rowling stava semplicemente prendendo in giro il fatto che non si potesse più dire donne per indicare le donne, ma si dovesse dire persone che mestruano (tra l'altro qui in Italia tutti usano la parola "donne": quindi sono tutti transfobici?). Non mi sembra il commento di qualcuno che odia i trans, mi sembra il commento di qualcuno che cerca timidamente di ragionare. Boh, poi non la conosco personalmente eh, ma come nessuno di noi
@raelynhightside6611
3 жыл бұрын
@@alicemagnoni3210 Purtroppo la Rowling non sa comunicare. Non ha tanto detto che il sesso biologico esiste (su questo non ci piove e non deve pioverci) quanto lasciato intendere che esso è per forza coincidente col genere. Che si è VERE donne solo se si è nate tali (e se si ha il mestruo. Quindi se hai un mestruo scarso o assente sei meno donna?). Sono la prima, come dicevi nel tuo primo commento, ad augurarmi come te un sano dialogo anzichè insultarsi (chi le dà della cagna è un essere infimo, non esistono scusanti). Ma JKR è tutto tranne che disposta al dialogo. Come vuoi dialogare con una che, come una bambina delle medie, toglie il mi piace a Stephen King quando dice "Le donne trans sono donne"? O che linka il merchandising di un gruppo misandrico (io infatti penso che, più che transfobia, nel suo caso sia misandria. Hai/avevi il pene, sei una merda) dove si vende una maglietta con la scritta "Dead men don't rape"?
@crowly5829
4 жыл бұрын
Onestamente non sono molto d'accordo con le opinioni che avete detto ma mi avete spronato alla riflessione e al guardare un altro punto di vista e per questo penso abbiate raggiunto il vostro obbiettivo
@ruggerosecondo2417
4 жыл бұрын
Il politicamente corretto non prevede opportunità lavorative uguali per tutti Il magna magna Che senso ha non offendere nessuno a parole ma con le tue azioni lo costringi al sui.....
@ohshitanigga6288
3 жыл бұрын
Scusami un attimo, mi potresti dire in che modo il non insegnare più gli elaborati e i testi dell’antica Grecia-Roma perché fatta da uomini bianchi possa essere definita una cosa giusta?
@IleniaZodiaco
3 жыл бұрын
a parte che si studiano anche le donne nell'antichità: ipazia, saffo e purtroppo poche altre ma esistono. Dove e quando si smette di studiare la storia?
@ohshitanigga6288
3 жыл бұрын
@@IleniaZodiaco mi riferisco al fenomeno dell’Università di Princeton, secondo te un fenomeno tale di “cancle-culture” potrebbe mai essere giusto se pure fatto (forse) in buona fede?
@AndreaBaixinho
4 жыл бұрын
quasi 10 anni fa (argh!) feci una "mini-tesi di laurea" proprio sul politically correct in varie lingue ("correttezza politica" come disse una mia prof universitaria... molti santi caddero quel giorno per le mie imprecazioni interiori). Io penso che non è modificando il linguaggio che si modificano il pensiero e le opinioni delle persone. Anzi, spesso si aumenta solo l'ipocrisia. Ovviamente sono esclusi da questa mia considerazione i termini offensivi e discriminatorî
@coralclay8486
4 жыл бұрын
Sono perfettamente d'accordo. Io non ho mai considerato offensivo o sessista il fatto che per parlare di una donna si usi l'articolo davanti al cognome, eppure c'è gente che ci ha tirato su dei polveroni. Alcune formule e modi di dire sono semplicemente "gusci" linguistici, sono usati per convenzione e il loro utilizzo non nasconde nessun significato malizioso. Impelagarsi in queste scemenze è proprio una perdita di tempo.
@deliamascellani7608
4 жыл бұрын
Si vede che di linguistica non ne hai studiata se pensi che il linguaggio non modifichi il pensiero. E dire che studiandola te lo dicono in tutte le salse, oh, vabbè, ma tanto è argomento di cui pensano di poter parlare tutti senza la minima competenza.
@deliamascellani7608
4 жыл бұрын
@@coralclay8486 non sono tutte scemenze, cerchiamo di non generalizzare in maniera grossolana, soprattutto se non si è studiato la linguistica a livello approfondito si rischiano di dire tante di quelle, ma tante di quelle cavolate che non ne avete un'idea.
@AndreaBaixinho
4 жыл бұрын
@@deliamascellani7608 prima di tutto ti ringrazio per la squisita pacatezza della tua risposta. Estendo un po' di più il mio commento e preciso: pensi che modificando il linguaggio "dall'alto", e cioè imponendo a esso delle modifiche, sia possibile sradicare certi concetti o pregiudizi? Dicendo alle persone che devono dire alcune parole anziché altre, pensi che ciò le sensibilizzi? O magari quelle persone diranno quelle parole solo di facciata, e continueranno internamente a pensarla come vogliono, anzi opponendosi all'imposizione di tale nuovo lessico, e magari arrivando ad avversare proprio quelle parole che sono state loro imposte? Non sarebbe più utile operare delle modifiche a livello di istruzione e formazione presentando certi argomenti in modo da evitare il formarsi di pensieri discriminatorî di vario genere? Può essere che mi sbagli, eh. Io sono aperto al confronto, senza lanciare più o meno velate accuse di incompetenza al primo segnale di differenze di pensiero
@coralclay8486
4 жыл бұрын
@@deliamascellani7608 Che bello fare supposizioni su persone che nemmeno si conoscono. Comunque parlo diverse lingue e ho studiato mediazione, just for the record
@HansCastorp
3 жыл бұрын
Quindi in pratica tutto ciò che mi offende dovrebbe essere censurato, mi sembra proprio un ragionamento da "società dei piagnoni".
@annaritafanizzi4825
Жыл бұрын
Veramente ottimo. Complimenti
@aleseven1259
4 жыл бұрын
Molto molto interessante.
@brunogasperini4046
3 жыл бұрын
Questo stesso video è la più eclatante e subdola manifestazione dell’ostentazione del politicamente corretto. Attraverso un titolo ingannevole inculcate subdolamente le vostre ideologie e la vostra visione del politicamente corretto (che essa stessa è politicamente corretta) in maniere totalmente non neutrale come invece dovrebbe essere.
@riccardosangermano1227
4 жыл бұрын
Un po'scorretto portare come esempio di disaccordo al politicamente corretto solamente figure come Trump,Bolsonaro,Meloni e la Rowling(su cui ci sarebbe da discutere),che in qualche modo rappresentano un estremo rispetto a posizioni molto più moderate e potenzialmente più condivisibili di contrarietà nei confronti del politicamente corretto,così senza volerlo magari,rischiate di creare in un ancoraggio mentale che,suffragato da una serie di reductio ad hitlerum,potrebbe portare la gente a collegare in una prima fase il detrattore di quella pratica a quelle vergognose persone. Inoltre sulla Cancel culture,se fosse come dite voi non ci sarebbe alcun problema,è un diritto di tutti noi non seguire più persone per x motivi,ma spesso e volentieri questa avviene in modo piuttosto violenti,con insulti e addirittura minacce di morte,cose che credo siano totalmente innaccettabili almeno che non si pensi che, se una persona esprime delle assurdità o commette atti molto discutibili allora anche la violenza in generis,diventa giusta. Comunque video interessante che al di là delle piccole critiche che ho attuato,da una buona visione generale del problema.
@davidm0355
3 жыл бұрын
Condivido alcune delle affermazioni dette, ma secondo me altre sono basate su incomprensioni o approssimazioni. Per quanto riguarda Apu, vorrei far notare che, tutti personaggi dei Simpson sono basati su stereotipi, da Willy il giardiniere scozzese dall'accento sardo ai protagonisti, i Simpson, che rappresentano la tipica famiglia americana, dal padre grasso, ubriacone e poco sveglio, la figlia vegetariana, nerd e intelligentissima, il figlio ribelle e maleducato, e la madre che funge da angelo della casa e del focolare, il problema degli stereotipi si crea quando un personaggio non rappresenta nient'altro, che uno stereotipo, ma questo non è il caso di Apu dato che sono molti gli episodi incentrati su di lui o in cui una sua battuta serve a far proseguire la storia di un episodio. Per quanto riguarda la questione del comico indiano, ovviamente anche a me dispiacerebbe che lui si senta poco o mal rappresentato, ma il problema si potrebbe facilmente risolvere se dietro la creazione del personaggio venisse affiancato uno studio o un rappresentante della cultura indiana. Infine, vorrei aprire una riflessione sulla questione dei personaggi di una determinata etnia, doppiati da persone di quella determinata etnia, in quanto provoca una svalutazione del talento, in favore della razza. È vero che, bisognerebbe dare la possibilità a tutti di fare ogni tipo di lavoro, ma è anche fisicamente impossibile pretendere che tutte le persone africane vengano doppiate da persone africane, in quanto, per una questione di povertà, non tutti gli africani possono permettersi un corso di recitazione per diventare doppiatori, e di conseguenza, riuscire a compensare tutti i personaggi africani, che vengono creati. Un'altra problematica di questa "politica" è che, invece di creare inclusività e libertà di espressione, crea invece limitazioni ed esclusività, poiché limita le possibilità delle persone in base alla propria etnia.
@dreamerbookslover9470
4 жыл бұрын
Grazie per questo interessantissimo video, ragazze. P.s.: Il linguista Massimo Arcangeli è stato il mio docente di lingua italiana all'università.
@lorenzoamato953
4 жыл бұрын
Incongruente, e anzi agghiacciante, la conclusione, per cui "quanti artisti abbiamo perduto" ha lo stesso peso di "quanti artisti rischiamo di perdere". Se applicassimo questo teorema alle vite umane, equiparando quelle ingiustamente perdute a quelle che "si potrebbero perdere" applicando i nuovi "giusti" parametri moderni, allora di fatto giustificheremmo lo sterminio di persone attualmente viventi con la scusa che in passato altre persone sono morte. Sì, parliamo di arte e non di vite umane, ma il sugo non cambia: agghiacciante. Più che una proposta culturale è una ritorsione.
@Tiffany__B
4 жыл бұрын
wow mi è piaciuta tantissimo questa puntata!! ragazze siete stupende come sempre
@mariannaYouTube
4 жыл бұрын
Veramente interessante
@rhaenyraetargaryen
4 жыл бұрын
siete una boccata d'aria fresca. grazie.
@miriam00
4 жыл бұрын
Che puntatone! Davvero, dei quasidì questo è uno dei miei preferiti! in più voglio iniziare a seguire anche il vostro sito, perché mi ero scordata della sua esistenza 😧
@damianoboscolopalo3102
3 жыл бұрын
Tutti i personaggi dei simson sono degni stereotipi!!!
@roccosalad
4 жыл бұрын
Applausi.
@fintatonka8782
2 жыл бұрын
Questo ascolto mi ha lasciato con molti più dubbi e incertezze di prima. Ma su una cosa non sono d’accordo. Quando si parla di satira e comicità non dovrebbero esserci censure, nella serie dei griffin ogni singola cultura viene sbeffeggiata per qualche caratteristica (vera o stereotipata) ridicola, ed è giusto ridere di questo senza offendersi. Nello stesso big bang theory Raj viene preso continuamente in giro per le sue caratteristiche culturali più comiche. Lo scopo è proprio questo. Una comicità stantia e di pessimo gusto verrà naturalmente abbandonata, senza fare crociate. Quando si parla seriamente è un’altro discorso.
@noemi.b
4 жыл бұрын
bravissime, davvero molto interessante!
@lucamontone177
2 жыл бұрын
Alla fine è finita che ha ragione la dottrina politically correct. 🤣 ma vai a casa
@AURIsa90
4 жыл бұрын
mi stava mancando questo podcast 🎉🎊🎆😎
@leroy299
3 жыл бұрын
Ottimo intervento.
@sarasena97
4 жыл бұрын
La cosa che fa più male della Rowling è che lei ha scritto una saga che è molto inclusiva sotto questo punto di vista. Poi dal niente salta fuori con post discriminatori. L'ho trovata molto incoerente con se stessa ma appunto a scuola ci hanno insegnato a distinguere il narratore dallo scrittore. Di certo, per ora, la vedo sotto un'altra luce (purtroppo per causa sua). Parlando di Apu, ho sempre pensato che in generale tutte le etnie nei simpson sono rappresentatile in termini discriminatori! Non so se vi siete accorte che gli unici due italiani sono un mafioso e un cuoco non del tutto onesto (della serie: pizza, mafia e spaghetti). Vivendo in italia sappiamo bene che non è così. Come appunto io ho sempre capito che la rappresentazione di tutti i personaggi non è così! La famiglia dei simpson stessa è una generalizzazione caricaturizzata della famiglia americana (e io se fossi in loro mi sentirei "offesa" dalla figura di homer). I Simpson giocano su questo, sul NON politicamente corretto. Ovviamente tutti abbiamo una sensibilità diversa e c'è chi si sente offeso più di qualcun altro ma la serie colpisce tutti, chi più (come apu) chi meno (come homer).
@deliamascellani7608
4 жыл бұрын
Comunque posso dire una cosa da quasi laureata in lettere moderne? Il maschile plurarle in italiano non equivale al neutro, non è mai stato neutro, nemmeno quando era latino. Non esiste il neutro in italiano ragazzi, non esiste, esiste una convenzione che mette tutto al maschile per ragioni puramente PATRIARCALI. I latini utilizzavano il maschile plurale con pronomi maschili e femminili, non il neutro (e loro sì che l'avevano il neutro, eppure usavano il maschile, ma del resto loro non si facevano certo i problemi che ci facciamo noi ad ammettere di vivere in una realtà patriarcale). Boh, approfitto per scriverlo qua, dove si suppone un più alto numero di persone formate a livello umanistico, perché leggo ovunque corbellerie demenziali, e sinceramente mi piange spesso il cuore al pensiero che tante persone, vittime evidentemente della sindrome di dunning-kruger, pensino di poter parlare di una materia così complessa come la lingua umana con zero competenze e zero studi. Non sono opinioni, sono patetiche sciocchezze di ignoranti. Non sto facendo proselitismi per l'utilizzo di asterischi o scevà, sia chiaro, ma semmai per invitare a sparare meno cazzate dettate da una completa ignoranza, che fa sempre bene e risparmia figuracce, almeno agli occhi di chi su quella materia ci ha perso tempo.
@vins1979
4 жыл бұрын
Esistono i generi grammaticali, che sono diversi dai generi delle persone. Non credo che il tavolo sia maschile e la sedia femminile per ragioni puramente PATRIARCALI. Tra l'altro, visto che in italiano il neutro non esiste, per tua stessa ammissione, come dovremmo comportarci?
@deliamascellani7608
4 жыл бұрын
@@vins1979 ma che c'entrano sostantivi al femminile generici con declinazioni professionali della persona che implicano prestigio e autorevolezza? Che c'entra una parola a caso al femminile (che spesso è femminile perché lo era anche in latino, ma non sempre) con la declinazione della persona? Boh, mele e pere proprio. Ma la lingua ti dà l'opportunità di declinare, in determinati casi (non con presidente per esempio, essendo un participio presente e quindi non declinabile in un genere), sia al maschile che al femminile, giusto? Mi pare che siano le regole base. Come mai nessuno fa fatica a declinare al femminile infermiera, parrucchiera o cameriera, e tutti trovano cacofonico declinare ministra o sindaca? Indovina un po', sarà mica perché quando entrano in gioco professioni prestigiose da sempre appannaggio dei maschi, allora improvvisamente si diventa linguisticamente stitici e conservatori? Sono dispositivi che la lingua offre, eccome se li offre (e ce lo insegnano in primis i poeti medievali italiani del dolce stil novo che utilizzavano ad esempio "ministra", e loro non mi pare tendessero al cacofonico), eppure facciamo finta che declinare sia come snaturarla. Ma stranamente si snatura solo quando entrano in gioco prestigio e autorevolezza. Oh, non mi sembra ci voglia un genio per capirlo, forse occorrerebbe solo spostare i paraocchi, sempre che si abbia voglia e sensibilità. Certo, bisogna avere l'umiltà di ascoltare qualche femminista sapientona (che sempre si immagina sgradevole, antipatica e cessa), quindi capisco che possa risultare molto mooolto moooolto difficile incamerare questi concetti basici...boh, provate ad astrarre i concetti da sta immagine di strega inchiavabile per un minuto, provateci...si scherza eh 😊.
@deliamascellani7608
4 жыл бұрын
@@vins1979 scusa, ho letto meglio, non hai tirato fuori la questione della declinazione al femminile delle professioni, ma sono talmente abituata a sentirmi rispondere così che l'ho letto tra le righe senza pensarci. Quindi scusami. Io però non avevo parlato di sostantivi al femminile o al maschile, ma del plurale maschile che ingloba e neutralizza il femminile, che sì, non può che essere frutto di una mentalità profondamente patriarcale (sottintende il maschile come essere umano di default, e non è poco). Non ho soluzioni, la lingua cambia con l'uso dei parlanti, non credo che si affermeranno asterischi e scevà, ma almeno riflessione e consapevolezza sono un inizio.
@vins1979
4 жыл бұрын
@@deliamascellani7608 trovo molto interessante la tua prima risposta, data 'per default'. La trovo indicativa di quello che succede spesso su internet, in cui, appunto, si risponde per default - che, per me, è l'esatto opposto del ragionamento. Detto ciò, quando parliamo di plurale maschile che ingloba il femminile, stiamo sempre parlando di generi grammaticali. Se io parlo degli 'utensili della cucina', non sto neutralizzando l'essere femminile delle forchette (qualunque cosa significhi). Certo, parlare di persone è diverso che parlare di tavoli, sedie e forchette. Tuttavia, non capisco perché tu contempli come UNICA spiegazione possibile per questa convenzione linguistica (per altro comune a tutte le lingue romanze) al patriarcato. 'Uomo' in latino è vir, al singolare, viri, al plurale. Col tempo, gruppi di uomini e donne sono stati chiamati 'uomini', che evidentemente non deriva da vir, ma da homo, che significa 'terrestre' (vedasi anche 'humus' e vedasi anche 'humanitas'). La parola 'homo' è maschile? Sì, ma nel senso "grammaticale" del termine, non indica necessariamente persone di sesso maschile. Le lingue hanno un'evoluzione complessa, tu stessa ce lo insegni, quindi come si fa a trovare una causa semplice nel patriarcato per questa complessità? Ma voglio aggiungere un'altra cosa: se pure all'origine di certe convenzioni linguistiche ci fosse stato il patriarcato, non significa che allora siamo tutti maschilisti se continuiamo ad usare tali convenzioni linguistiche! L'origine di una cosa è diversa dalla sua evoluzione, almeno io penso così.
@lorenzoamato953
4 жыл бұрын
In italiano non esiste il genere neutro, no, ma il genere maschile è usato in qualità di neutro nel caso di collettivi misti. La percezione dell'uso del maschile, in tali casi, non è di un maschile, ma di un neutro collettivo. C'è poco da fare in merito: una lingua declinata come l'italiana, nella quale aggettivi e participi devono concordare con i soggetti, non può supportare intere catene morfo-sintattiche ambigue basate su asterischi e schwa (cosa che d'altronde anche tu sostieni). Si possono certamente integrare i nomi professionali con gli equivalenti femminili, ma si tratterà sempre di casi particolari (è più una questione di lessico che di grammatica). Per quanto riguarda invece la morfosintassi di base della lingua (e quindi l'uso del maschile plurale come neutro) non la puoi eliminare senza riscrivere tutta la grammatica, cosa che in questo momento storico non si può fare.
@Tiffany__B
4 жыл бұрын
sta comment section è imbarazzante
@martinaf5054
4 жыл бұрын
Secondo me si sono chiamati a vicenda
@ruggerosecondo2417
4 жыл бұрын
Correttezza formale...
@federicoboyer1633
4 жыл бұрын
secondo :-) ah ah ah ah ( non mi interessa di essere primo o secondo ecc ecc ) sembra di ascoltare radio popolare
@sarabuscemi3041
4 жыл бұрын
PRIMA
@ChiccAngel
4 жыл бұрын
Un tema con diverse luci ed ombre, son sempre diffidente sui regolamenti sul come si parla in base alla credenza che va per la maggiore, va tutto benissimo finché non ti viene volontariamente ritorto contro tipo cavillo legale, vedesi Inquisizione e rivoluzione culturale in Cina
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