La fontana dell’Organo, in origine “del Diluvio” o “della Madre Natura” dalla statua poi spostata sul muro di cinta del giardino, deve il nome agli artifici idraulici e all’organo realizzati dagli esperti francesi Luc Leclerc e Claude Venard, già funzionanti nel 1572 per la visita del papa Gregorio XIII.
Divenne celebre e venne subito imitata nelle ville di Pratolino e del Quirinale.
Il monumentale prospetto costituiva in realtà il frons scenae di uno spettacolo prodotto dall’acqua e dai suoni originati da complessi meccanismi idraulici.
▶️ La fontana u soggetta a rapido deperimento e già agli inizi del XVII sec. il cardinale Alessandro d’Este la fece restaurare. Nell’occasione fece arricchire l’apparato decorativo limitato fino ad allora ai quattro “Telamoni” in travertino scolpiti da Pirrino del Gagliardo. Vennero collocate nelle nicchie al primo ordine le statue in stucco di “Apollo e Orfeo”, al secondo le “Cariatidi sereniformi”, le “Vittorie alate” nei pennacchi in corrispondenza della chiave di volta dell’arcone, e bassorilievi in stucco con scene mitologiche collegate alla musica.
Venne anche realizzato il bacino mistilineo, mentre all’interno del nicchione, spostata la statua della Madre Natura, si realizzò l’edicola ottagonale per l’alloggiamento dell’organo.
▶️ L’Organo che caratterizza la fontana omonima venne realizzato, insieme ad altri artifici idraulici, dagli esperti francesi Luc Leclerc e Claude Venard ed era già funzionanti nel 1572 per la visita del papa Gregorio XIII.
Lo strumento attuale, ripristinato nel restauro del 2003 con materiali non deperibili, riproduce il meccanismo pneumoidraulico originario utilizzando i pochi elementi superstiti (camera eolia e bottino).
Durante la visita è possibile ascoltare la musica che parte ad intervalli regolari.
Негізгі бет La Fontana dell’Organo a Villa d’Este
Пікірлер