La protagonista di questo video è la Nebulosa Aquila distante 5.700 anni luce, visibile nella costellazione della Coda Del Serpente (Serpens Cauda), è nota anche col numero 16 (M16) del celebre catalogo pubblicato da Charles Messier nel 1774.
L'ambiente galattico in cui si trova è ricchissimo di ammassi stellari e di nubi molecolari oscure e ionizzate, come le celebri Nebulose Omega, Laguna, Trifida, NGC 6357, Impronte di Gatto, ecc, tutte facenti parte del braccio galattico a spirale del Sagittario-Carena.
Dallo studio dei dati del telescopio infrarosso Spitzer, sembrerebbe che tutte le nebulose sopra elencate facciano parte di una gigantesca nube molecolare di idrogeno in gran parte oscura, ionizzata qua e là dalla luce delle stelle immerse, in modo tale che risultano illuminate le nebulose ad emissione suddette. Tale nube molecolare gigante avrebbe un'estensione di migliaia di anni luce e si svilupperebbe lungo il Braccio del Sagittario - Carena.
Le particolarità della Nebulosa Aquila sono senz'altro i "Pilastri della Creazione" ; si tratta di colonne di gas incubatrici stellari, al cui apice è in atto la formazione stellare e dove sono presenti protostelle visibili nell'infrarosso. Le colonne sono 5 e sono numerate da est a ovest coi numeri romani (I - V) .
La colonna V è chiamata GUGLIA, al suo apice sono presenti protostelle Herbig-Haro, vale a dire stelle giovanissime in ulteriore accrescimento dai gas nebulari circostanti che emettono getti collimati ai poli. Si tratta di una delle primissime fasi dell'evoluzione stellare, rappresenta l'infanzia delle stelle ed è chiamata fase T TAURI.
Le colonne della nebulosa Aquila sono state formate e modellate dagli intensi venti stellari del vicino ammasso NGC 6611 che tra l'altro ha isolato, in seno alle colonne, dei globuli gassosi molto densi, sedi della formazione stellare. Il processo è chiamato Foto-Evaporazione.
Il telescopio infrarosso Spitzer ha individuato la possibile onda d'urto di una supernova esplosa nella nebulosa attorno all'anno 6000 a.C., la cui luce avrebbe raggiunto la Terra attorno all'anno 1000 d.C. Tali datazioni sono molto incerte e non vanno prese alla lettera. L'onda d'urto che ovviamente viaggia ad una velocità sub-luce, non ha ancora raggiunto le colonne che comunque verranno distrutte dal fronte d'urto entro un millennio.
La bolla e il relativo fronte d'urto individuato da Spitzer, come detto potrebbero essere il risultato di un'esplosione di supernova o in alternativa il risultato dell'intensa radiazione dell'ammasso stellare NGC 6611, costituito da giovani stelle giganti azzurre.
I venti stellari e le esplosioni di supernova hanno una duplice valenza : distruttiva, dal momento che spazzano via la nebulosa ; ma anche costruttiva, dal momento che comprimono ed isolano globuli più densi di gas, favorendo ed intensificando in tal modo la contrazione gravitazionale e la genesi stellare.
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COLONNA SONORA (Epic Music) :
Shockwave Sound _ FATAL FIGHT
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Two Steps From Hell _ SKYWORLD
Two Steps From Hell _ RAPID EYE MOVEMENT
Epic Score _ LIBERATORS
Негізгі бет LA NEBULOSA AQUILA (M16 _ The Eagle Nebula)
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