Questa animazione esemplifica il bottino di stelle nane brune scoperte fino al 2020 dagli oltre 80mila appassionati che partecipano come volontari al progetto Backyard Worlds: Planet 9. Nel corso di molti milioni di anni, questi oggetti trovati vicino al Sole si disperderanno in tutta la Via Lattea.
Il progetto di citizen science si basa sulle osservazioni degli ultimi 14 anni del telescopio Nasa Wise, osservazioni che vengono setacciate dall’occhio umano alla ricerca di piccoli corpi in movimento nelle sequenze di riprese. Un’analisi più lenta ma più accurata di quanto potrebbe fare un software automatico.
Il lavoro dei volontari, assieme a osservazioni apposite di astronomi professionisti, hanno recentemente individuato nell’archivio la stella Wise J1249+36 come una rara sub-nana L iperveloce, una classe di stelle con massa e temperatura molto basse.
E veloce questa sub-nana lo è davvero, attorno ai 600 chilometri al secondo. Una velocità tre volte superiore a quella con cui il nostro Sole orbita attorno al centro galattico, tale da poter sfuggire, un giorno, alla gravità della galassia.
I ricercatori si sono concentrati su due possibili scenari per spiegare l'insolita traiettoria di J1249+36. Nel primo scenario, l’astro era originariamente parte di una coppia di nane bianche, ovvero i nuclei residui di stelle che hanno esaurito il combustibile nucleare e si sono spente.
Se una delle due riesce a raccoglie dall’altra una grande quantità di massa orbitandole vicina, allora può collassare ed esplodere come supernova. L’esplosione fornisce quindi una spintarella, una velocità orbitale aggiuntiva a quel che rimane della nana bianca.
Una seconda ipotesi è che J1249+36 fosse originariamente parte di un ammasso globulare, a un certo punto spinta fuori dall’effetto fionda di un buco nero presente nell’ammasso, a cui la stella si era avvicinata troppo.
Per distinguere quale ipotesi sia vera, secondo i ricercatori occorrono nuove approfondite analisi della composizione chimica della stellina, in modo da trovare tracce dell’ambiente in cui ha vissuto prima di essere proiettata nelle vastità della Via Lattea, e anche oltre.
Servizio di Stefano Parisini
Crediti video: School of Physical Sciences/UC San Diego, Adam Makarenko / W.M. Keck Observatory, J. Gagne (Univ.of Montreal) and J. Faherty (Am. Mus. of Natural History), Northwestern University
Il progetto Backyard Worlds: Planet 9: www.zooniverse...
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Негізгі бет La piccola grande stella scappa di casa
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